Mentre salgo, uno dopo l'altro, i gradini che conducono alla stanza del signor White, mi rendo conto di essere più nervoso per l'imminente pranzo con mia madre, che per l'incontro con lui.
«Milly.» La voce flebile del nonno di Emily, coricato nel suo letto, mi riporta in fretta al presente.
Emily corre da lui e gli avvolge le braccia intorno al collo, in un delicato abbraccio.
«Nonno!» Esclama, la voce che le trema. «Come stai?» Chiede, senza riuscire a celare la sua preoccupazione.
L'anziano ha un aspetto sciupato, stanco, ma grazie a Dio ha ripreso un po' di colore. Se Emily l'avesse visto il giorno in cui sono stato qui da solo... Diamine, non so davvero come avrebbe reagito.
Lui le sorride dolcemente. «Bene ora che ti vedo, bambina.» Le accarezza una guancia con quell'affetto che solo un genitore è in grado di dimostrare. E assistere a quella scena mi fa comprendere le motivazioni di Emily fino al midollo.
«Sei venuta con lui.» Gli sento dire a un certo punto, e subito mi raddrizzo, colto da un'improvvisa ondata di panico.
Emily fa di sì con la testa, più nervosa di me. «So che vi siete già conosciuti.» Lo informa a bassa voce.
Il signor White annuisce senza distogliere lo sguardo da lei.
«Sarò onesto, non me l'aspettavo.» Ammette. «Ma sono felice che tu abbia compreso che Brad non era quello giusto.»
Gli occhi di Emily si sgranano per la sorpresa.
«T-tu lo sapevi?» Esordisce, attonita. E non è l'unica, cazzo.
«Certo, bambina.» Le dà conferma il nonno come se nulla fosse. «Ero preoccupato che se non ti avessi dato una spintarella, non ti saresti mai resa conto che non eri più innamorata di quel ragazzo già da tempo.» Sorride soddisfatto, mentre sia io che Emily restiamo con la bocca spalancata. «Ovviamente non mi sarei mai immaginato di vederti sposare sul serio, ma sono felice di sapere che lascerò il mio posto al ragazzo che ami e che sono sicuro saprà prendersi cura di te quando io non ci sarò più.»
Resto di stucco davanti a quella rivelazione, Emily che scoppia in lacrime e si stringe a suo nonno come se non lo volesse più lasciare andare.
Credo di non essere in grado di esprimere a parole la stima che provo verso questo uomo. L'unico che si sia accorto davvero delle vere necessità di sua nipote.
Okay, per certi versi potrebbe averci messo i bastoni fra le ruote, ma alla fine ha anche contribuito a farmi prendere la decisione migliore della mia vita: chiedere a Emily di sposarmi.
Anche adesso che ho scoperto la verità, che l'intento di suo nonno era quello di aprirle gli occhi, non ho la minima intenzione di ritirare la mia proposta. Voglio sposarla, questa ragazza, lo voglio per davvero.
La osservo, tra le braccia del nonno, e l'unica cosa che vedo è lei che cammina verso di me in abito bianco, con un mazzo di margherite tra le mani, mentre mi sorride e mi guarda con i suoi occhioni color nocciola, pronta a legarsi a me per il resto della vita.
«Evan?»
Quasi sobbalzo quando sento la voce di Emily chiamarmi.
«Mmh?»
«Ti siedi qui con noi?» Chiede timidamente la mia piccola, indicandomi una delle due sedie accanto al letto, che neanche mi ero accorto avesse spostato.
Annuisco e li raggiungo, facendo per lo più da spettatore ai loro discorsi intimi. Emily che non smette di fare domande a suo nonno, combattuta tra l'arrestarsi per farlo riposare e il proseguire perché consapevole che questi saranno gli ultimi momenti con lui e li vuole sfruttare fino alla fine.
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PIANETA ERRANTE - CONQUISTA DI UNA STELLA
Storie d'amoreEvan - La guardo e tutto ciò a cui riesco a pensare è quanto sia perfetta. Stringo le mani e cerco di trattenere l'emozione, ma non vi dico quant'è difficile. In pochi secondi mi passa davanti la nostra storia: incasinata, forse un po' sbagliata...