Capitolo tredici

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𝐒 𝐄 𝐎 - 𝐘 𝐔 𝐍

Il weekend ero solita a svegliarmi molto tardi, più o meno verso le undici. Ma quel sabato mattina, quando mi svegliai e volsi uno sguardo alla sveglia, erano ancora le 7.30.

Non che non avessi sonno e per quello mi fossi svegliata, ma perché c'erano schiamazzi nella mia stanza, provocati da due bambine con le codine in testa per raccogliere i capelli biondi.
Quando misi e fuoco quelle due figure, scoprii che erano le mie due cuginette: Taylor e Susannah.

Stavano parlando con Felix, che non riuscii a capire come si trovasse nel mio letto.
<<Mi chiamo Felix.>> lo sentii dire in inglese, dato che le mie due cuginette venivano dall'America.
Taylor si portò una manina sulla bocca, mentre Susannah iniziava a saltellare per la stanza ed esclamava: "Felix ama Seo-Yun!".

Arrossii violentemente, e Taylor fu la prima ad accorgersi che fossi sveglia e che li stessi osservando da una manciata di minuti.
Saltò sul mio letto e mi abbracciò calorosamente.
Taylor era la più grande di qualche anno fra le due, andava già in quarta elementare, mentre Susannah aveva iniziato da poco la prima elementare.

Mentre stringevo fra le braccia la mia cuginetta, guardai Felix che era intento a fermare le urla di Susannah, che non voleva saperne di smetterla.
I miei zii, Alex e Soo-Min, fecero il loro ingresso nella mia stanza accompagnati da mia madre.

Mia zia era di origini coreane, nonché sorella di mia madre, mentre mio zio era americano e sapeva poco il coreano.
Le due bambine, cresciute in America, parlavano solo inglese e per quanto io fossi imbranata in quella materia, mi risultava difficile capirle.
<<Seo-Yun!>> esclamò mia zia, mentre mi alzai dal letto, con ancora Taylor in braccio, che non voleva staccarsi dall'abbraccio.

I miei zii spostarono lo sguardo su Felix, che cercava ancora di zittire la bambina più piccola.
<<Ciao, tu sei?>> chiese mia zia, guardando il biondo.
<<Io sono Felix, sono un compagno di classe di Seo-Yun.>>
Gli adulti si presentarono a Felix, mentre mia madre provvedeva ad aiutarmi con Taylor che non ne voleva sapere di smetterla di stringermi il collo con le sue braccia.

<<TayTay, andiamo a preparare i brownies?>> le dissi quelle poche parole inglesi che sapevo, sperando che capisse. Un sorriso enorme mi adornò il viso quando mi afferrò la mano, segno che aveva capito.

Ci spostammo in cucina, dove regnava la quiete.
Cercai gli ingredienti negli scaffali e la ricetta che teneva mia madre nel suo quaderno.
Iniziai a mescolare gli ingredienti che avevo versato nella ciotola con cura, cercando di non rovesciare l'impasto sulla superficie del tavolo o sul pavimento.

Dopo qualche minuto, ci raggiunsero anche Susannah e Felix.
Guardai i miei zii e mia madre proseguire verso la porta d'ingresso.
<<Non mangiate con noi?>> chiesi, prima che potessero uscire dall'appartamento.
<<Abbiamo già mangiato. Accompagno gli zii a fare una passeggiata.>> spiegò mia madre e io annuii, poi il rumore della porta che si chiudeva mi fece capire che erano usciti di casa.

Taylor e Susannah si misero a giocare con le loro bambole, mentre finivo di creare l'impasto per i brownies.
Felix mi guardò. <<Seo-Yun mette in atto le sue vere doti culinarie oggi?>> sorrise.

Ridacchiai. <<Hai capito bene.>>
Lui si avvicinò a me e mi sfilò la frusta dalle mani.
<<Devi mescolare lentamente o si formeranno i grumi.>> prese a mescolare l'impasto con così tanta lentezza e pensai che si fosse tramutato in un bradipo.

<<Le tue cuginette ti assomigliano molto.>> mi disse. Guardai le due bambine, poi guardai il ragazzo al mio fianco, che schiuse le labbra per parlare. <<Tre rompipalle durante un momento pacifico.>>
<<Felix!>> lo rimproverai, mentre lui rideva. <<Ti sto davvero così antipatica?>> misi su un finto broncio, lui mi solleticò la punta del naso con il dito.

<<Non lo sei mai stata.>>
Sorrisi come un ebete, con lo sguardo fisso sul tavolo.
Passai una teglia a Felix, dove versò l'impasto e la posizionò nel forno.

Osservammo le due bambine che confabulavano fra loro e ridacchiavano.
Il biondo passò una mano sui miei capelli scombinati e ne aggiustò qualche ciocca, poi lo vidi allontanarsi verso la sua stanza, magari per indossare qualcosa di più presentabile del pigiama.

Quando il trillio del timer iniziò a riecheggiare nella cucina, sfornai la teglia di brownies e lasciai che si raffreddassero, poi li tagliai a quadretti e li versai in una confezione di plastica.

Afferrai il cartone del latte dal frigo e lo posizionai sul tavolo vicino ai brownies e a dei bicchieri.
La due bambine si abbuffarono di brownies, lasciandone alcuni anche per me e per Felix, che presto fece il suo rientro in cucina non appena sentì il buon profumino che emanavano quei dolci.

<<Sono buonissimi!>> strepitò Susannah, continuando ad addentare il suo pezzetto. Sorrisi. Bevvi un sorso di latte per mandare giù quel brownies e guardai Felix che era intento a conversare con le bambine.

Aveva le labbra sporche di cioccolato e se ne accorse, perché passò la lingua sul labbro inferiore e alzò lo sguardo di me, che lo portai sul bicchiere di latte che tenevo in mano mentre avvampavo.

Seo-Yun dovresti smetterla di guardargli le labbra.

Sparecchiai la tavola e lavai il materiale che avevamo usato.
Quando tornai in salotto, Taylor stava guardando la televisione, mentre Susannah voleva convincere Felix a farsi truccare da lei.
<<Susannah, lascia in pace Felix.>> lei mi rivolse un broncio e guardò la televisione insieme a sua sorella.

Entrava un sole caldo dall'ampia finestra, perciò decisi di richiamare l'attenzione dei tre seduti sul divano.
<<Che ne dite se andiamo a fare una passeggiata?>> proposi, mentre le due bambine, entusiaste come non mai, si stavano già infilando le scarpe.

Andammo al parco giochi, dove Taylor e Susannah corsero fino allo scivolo, mentre io e Felix ci sedemmo su una panchina.
Tenni lo sguardo fisso sulle bambine, per non perderle di vista.
Felix, invece, aveva in mano una matita e un quaderno, dove ci scarabocchiava sopra.

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