Capitolo diciannove

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𝐒 𝐄 𝐎 - 𝐘 𝐔 𝐍

Uscii dal negozio con due buste e a stento riuscii a prendere il cellulare dalla borsa senza farlo cadere sul pavimento.
Felix mi aveva appena mandato una foto che ritraeva due stecchi di zucchero filato.

Lix 🩵
Muoviti o finisco per mangiarli entrambi.
Inviato, 11.30.

Vagai per il centro commerciale e raggiunsi il piccolo stand di zucchero filato. Notai Felix guardarsi intorno e quando mi vide, sorrise felice.

Mi avvicinai e mi allungò uno stecco di zucchero filato.
<<Grazie.>> mi sorrise e mangiammo quelle nuvole di zucchero soffice.
<<Cosa hai comprato?>> mi chiese, sbirciando nelle buste.
<<Qualche felpa e dei jeans. Tu?>>
<<Un nuovo sketch-book e delle matite.>> spiegò, gettando lo stecco di plastica, ormai vuoto, nel cestino.

Poco dopo, vidi nostra madre raggiungerci con le buste stracolme di cose per il suo ufficio.
Felix si propose di aiutarla e prese alcune buste, mentre io finivo di mangiare lo zucchero filato nel tragitto verso la macchina.

Tornammo a casa e io misi i miei nuovi vestiti nella lavatrice, avviandola successivamente.
Raggiungevo la mia stanza con un piccolo broncio, ripensando a quanto fosse stato bello avere quel vestito.
Mi sedetti sul letto e fissai il soffitto.
A volte, il destino era proprio uno stronzo. C'erano delle ragazze con un corpo perfetto e io, invece, avevo le cosce che bastava poco per sfiorarsi fra loro, i capelli rossi sempre disordinati e delle occhiaie a contornare gli occhi.

Afferrai il libro dal comodino e cercai di distrarmi leggendo.
Qualcuno bussò alla porta, era mia madre.
Entrò nella stanza con la vaschetta dei miei vestiti.
<<Bella questa felpa.>> disse, indicando una felpa nella vaschetta.
<<Mamma, non usare i complimenti per rubare le mie felpe.>> continuai a tenere lo sguardo fisso sulle pagine ricoperte di lettere, mentre la sentii ridacchiare e sedersi accanto a me sul letto.

<<Speravo comprassi qualche bel vestitino.>> ed eccola, Kim Ji-Yun, detective professionista dei fatti altrui.
<<Sai come mi sento quando ne indosso uno.>>
<<L'ultima volta che ti ho vista con un vestito è stata alla cena di Natale di un anno fa.>>
<<Perché mi avevi costretta tu.>> chiusi il libro e lo lasciai sul letto. <<"Seo-Yun, indossa qualcosa di più carino delle tue solite felpe", mi avevi detto.>>
Lei mi accarezzò i capelli e sorrise. <<Sei una ragazza bellissima, tesoro. Anche se hai qualche chilo in più rimani sempre la mia bambina sdentata nella foto di famiglia. Non devi paragonare il tuo fisico alle altre ragazze, ognuno ha un DNA diverso, nel corpo.>>

Sorrisi, anche se mia madre era impicciona, mi faceva sempre tornare quella motivazione che mi mancava.
<<Vedo che tu e Felix siete molto intimi.>> cambiò argomento e io arrossii.
<<Mamma!>> esclamai, mentre rideva.
<<Va bene, va bene! Devo farmi gli affari miei.>>
<<Fosse la volta buona.>> lei mi fulminò con lo sguardo, ma quel secondo di serietà durò poco, perché riprese a ridacchiare.
Si alzò dal mio letto dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte, poi la osservai uscire.

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