Capitolo 10 - Nuove conoscenze

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Kayla

Dopo un paio di settimane appoggiata a un dormitorio stra pieno, mi hanno finalmente dato una stanza tutta mia che dividerò con due ragazze.

Non vedo l'ora di conoscerle, fare nuove amicizie e continuare questo capitolo della mia vita che ho iniziato con l'entusiasmo di una bambina.

In questi quindici giorni, a parte Amira, non ho conosciuto molte altre ragazze. Post lezioni si sono susseguiti incontri brevi e fugaci, ma ho come avuto l'impressione che nessuna avesse interesse a conoscermi davvero.

Inoltre, mi è bastato un solo sguardo per capire che non tutte le mie coetanee sono disposte ad andare oltre il mio aspetto appariscente.

Insomma, non che io faccia chissà cosa per mettermi in mostra, in realtà. Mi trucco poco, non mi agghindo con bijoutteria vistosa e, il più delle volte, indosso jeans e canottiere. Ho un corpo formoso e se per gli uomini questo è veicolo di stupide battute e di assurde convinzioni che fanno creder loro di potermisi buttare addosso, con le donne... beh, molto spesso, le mie compagne mi squadrano dall'alto verso in basso, come se mi guardassero con una punta di invidia.

Quando vivevo ancora in Texas, i miei capelli biondi mi davano un'aria angelicale, mentre adesso, la mia chioma rossa attira di più l'attenzione, tanto da farmi chiedere se ho preso la scelta giusta.

Quando ho deciso di fuggire dalla mia vecchia vita, utilizzando un gruzzoletto che avevo su un conto intestato ad un'amica (unico modo per non farmi beccare da Luke), ero indecisa se tingermi i capelli di nero o di rosso. Ma non mi ci vedevo bene con una chioma così scura, così, alla fine, ho optato per un rosso naturale.

Sapevo che la cosa mi avrebbe resa più appariscente, ma ero stanca di farmi condizionare sempre dagli altri.

Ho passato una vita intera a nascondermi, fuggire, provare a indossare abiti informi nella speranza che lui non provasse attrazione per me e la smettesse di violentarmi. Ma non è mai servito a niente, comunque, quindi alla fine ho deciso di seguire il mio istinto e i desideri del mio cuore.

Sono qui a Miami grazie a una borsa di studio. Il liceo che frequentavo, mi ha aiutato molto, in questo.
Sapevo che, se fossi scappata, lui mi avrebbe cercato e che, come prima cosa, avrebbe fatto tappa a scuola.

Il comitato dei professori e del nostro consulente scolastico, però, mi hanno dato una mano per ricominciare una nuova vita lontano da quel mostro, così hanno falsificato dei documenti per me, facendo risultare una borsa di studio in un college di Los Angeles anziché qui.

E non lo so se Luke è corso a cercarmi, probabilmente sì, ma almeno... almeno qui non gli sarà facile trovarmi.

A scuola ho raccontato al consulente scolastico degli abusi e delle violenze. Lui ha provato un milione di volte a convincermi, ma io avevo paura e non volevo rivivere l'incubo per anni, affrontare processi su processi e rischiare anche di passare per bugiarda.

Già. Bugiarda. Perché nella mia vecchia scuola una compagna aveva provato a denunciare il suo professore di ripetizioni e, alla fine, aveva anche perso la causa, passando agli occhi di tutti per una ragazzina innamorata che, per vendetta, aveva deciso di rovinare la vita all'onorabile e rispettato Keith Gonzalez, un professore privato che dava ripetizioni a molti studenti e che aveva fatto migliorare parecchi di loro.

Non oso nemmeno pensare come si è dovuta sentire quella povera ragazza, anche se... posso immaginarlo.

Ad ogni modo, il mio consulente scolastico è riuscito a farmi aiutare, coinvolgendo i professori, ma senza entrare con loro nel dettaglio circa la natura della relazione tra me e il mio patrigno.

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