Ocean
È scappata via piangendo, senza raccontarmi, senza darmi modo di aiutarla.
Perché sì è questo che ho intenzione di fare. Qualunque cosa sia, in qualsiasi cazzo di guaio si sia cacciata, io la tirerò fuori.
La verità è che non so che cazzo mi stia succedendo. Perché questa ragazza, senza fare assolutamente niente, mi sta stravolgendo la vita.
So solo che odio vederla così. Triste, spaventata, sola.
Odio vederla piangere e odio sapere che c'è qualcosa o qualcuno che la fa sentire così.
E anche se sono un pezzo di merda sono contento di non essere io quella persona.
Mi è bastato terrorizzarla una volta sola e vedere il dolore passare attraverso i suoi occhi, riconoscendo, in esso, il mio.
La mia stessa cazzo di sofferenza. Forse non proprio uguale ma dalla medesima intensità.
Decido di agire, perché stare qui da solo come un coglione a pensare è davvero inutile.
Non porta a niente e mi fa solo perdere tempo.
Mi metto in cammino a passo svelto e decido di andare dritto nel suo dormitorio per capire che cazzo sta succedendo.
Vuole o non vuole, la obbligherò a dirmi cos'ha.
Devo avere gli elementi per proteggerla e se non conosco la situazione non posso fare niente, sono inerme.
Odio sentirmi così. Incapace ad agire.
Per una vita intera mi sono sentito in questo modo ed è la sensazione che più detesto al mondo.
Arrivo nell'edificio del suo dormitorio e scosto malamente chiunque mi si para davanti perché, in questo momento, mi è solo d'intralcio.
Anche ritardare di qualche attimo in più, può essere fatale.
Non so Kayla cos'abbia intenzione di fare ma so che non mi è piaciuto il modo in cui è andata via.
Arrivo alla sua porta e picchietto forte il pugno su di essa.
«Chi è?»
La voce di Kayla, flebile e impaurita, arriva al mio orecchio quasi impercettibilmente.
È terrorizzata da qualcuno. Niente mi toglierà di mente questo pensiero.
«Kayla, sono io, Ocean» rispondo con tono deciso, ma provando a sbollire la rabbia.
Voglio che con me si senta al sicuro non che abbia paura, come dopo che le è vibrato il telefono e vi ha letto qualcosa su quel cazzo di schermo.
Ho visto il suo volto contrirsi in una smorfia di terrore puro e so che c'è molto che non mi dice, a riguardo.
La porta, inaspettatamente, si apre piano, e mi mostra una Kayla palesemente a pezzi.
Gli occhi sono gonfi, come di chi ha appena smesso di piangere; i capelli sono arruffati, l'aria triste ed emaciata.
«Posso entrare?» chiedo gentile e lei annuisce, facendomi spazio.
Quando entro dentro, mi volto e, alla mia sinistra, vedo un letto sfatto con una valigia aperta su di esso e, dentro questa, una marea di vestiti.
«Dove stai andando?» le chiedo, girando il viso per cercare il suo.
Kayla si stringe nelle spalle e si tortura le labbra.
«Via. Via di qui.»
«Perché?»
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Unloved
RomanceROMANZO NEW ADULT / Dark romance Ocean Emerson è il bad boy per eccellenza. Arrogante, tatuato, playboy, col vizio del fumo e dell'alcol. Tutto cambia, suo malgrado, quando conosce Kayla, una nuova studentessa trasferitasi a Miami dal Texas. Capelli...