Capitolo 12 - Spiegazioni

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Kayla

Stamattina mi sono svegliata con un cerchio alla testa. Ho chiesto a Denise cosa fosse accaduto ieri sera, al party, e mi ha raccontato tutto.

Cazzo, ma che avevo nel cervello? Come mi è venuto in mente di baciare Ocean?

Devo assolutamente parargli e chiedergli scusa. Devo chiarire questa cosa tra noi.

Attraverso i dormitori, dopo aver chiesto a un tizio se conosceva la stanza di Ocean Emerson.

Mi ha squadrata, facendosi una risatina, e mi ha detto che tutti conoscono il super attico con vista sul parco del college in cui vive Emerson.

Poi, mi ha indicato la strada, augurandomi buon divertimento.

Ho soprasseduto sulla cosa; non mi andava di litigare!

Arrivo alla porta nera, così mi ha spiegato il tizio, e busso con decisione col pugno della mano.

«Chi cazzo è che rompe i coglioni?»

Sento la sua voce arrabbiata strillare da dentro.

«Ocean, sono Kayla. Puoi aprire, per favore?» chiedo con voce mesta.

Sento un movimento e quando la porta si apre, ne viene fuori lui, a petto nudo e in pantaloncini.

Scosto lo sguardo dal suo corpo e cerco di concentrarmi per fissare solo i suoi occhi.

«Ciao» sussurro.

«Entra» ordina e io obbedisco, cheta come un agnellino.

Non so perché lo faccio. Perché la sua voce mi fa questo effetto. Inoltre è la prima volta che mi succede.

Che cazzo avrà combinato quello stupido bacio?

Ad ogni modo, non voglio pensarci.

Voglio mettere in chiaro questa situazione una volta per tutte.

«Io... ehm... ascolta... riguardo a ieri...»

Mi sento totalmente in imbarazzo. Non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi.

«Bella festa, eh?» dice con tono ironico.

Alzo gli occhi su di lui per guardare la sua espressione.

Sorride divertito e ammicca con lo sguardo.

«Volevo... Sono qui per darti spiegazioni rispetto a quanto successo tra noi ieri. E per scusarmi» aggiungo e lui scoppia a ridere.

«Scusarti? Davvero? Pensi che quel bacio sia stato qualcosa di cui scusarti?»

«Ero ubriaca e ho agito stupidamente. Non so perché l'ho fatto. Forse, nella follia dell'alcol, è stato il mio sciocco modo per ringraziarti. Denise mi ha detto che hai allontanato un tipo che voleva fare l'idiota con me.»

«Beh, se questi sono i premi, bambolina, credo proprio che continuerò a difenderti fino alla fine dei miei giorni.»

Non riesco a trattenere un sorriso e mi mangio le labbra per far sì che esso non venga completamente fuori.

«Ad ogni modo... spero accetti le mie scuse» concludo, schiarendomi la voce.

«No.»

«Cosa?»

«Non accetto le scuse, Kayla. Ti ho detto che non c'è motivo per cui tu ti debba scusare. Qualsiasi uomo pagherebbe per un tuo bacio. Quindi non capisco di che cazzo ti devo scusare!» ringhia, passando, lascivo, lo sguardo sul mio corpo.

Mi stringo a me e lui sembra accorgersene.

Mi fissa intensamente. Sospira.

«Ti infastidisce il modo in cui ti guardo?»

«Mi infastidisce il fatto che la maggior parte dell'universo maschile veda in me solo un bel corpo da fottere» dico diretta e lui sembra trasalire a questa mia rivelazione.

«Ma tu sei un bel corpo da fottere, Kayla.»

«Beh... qualsiasi bella ragazza o bel ragazzo può di sicuro risultare attraente al punto da desiderare di portare il rapporto a un livello più intimo, però... siamo tutti molto più che un bel corpo da fottere.»

«Io non ho mai detto che tu fossi solo questo.»

«No, ma il modo in cui mi guardi mi fa sentire così.»

Si zittisce, mette le mani in tasca e china il capo, fissando il pavimento.

«Mi spiace di averti fatto sentire così.»

Annuisco, ringraziandolo tacitamente.

«Ad ogni modo, sono contenta di aver chiarito. Ci si vede in giro, Ocean.»

Faccio per andarmene, ma la sua voce mi ferma.

«Al prossimo bacio, bambolina.»

«Non ce ne saranno altri.» Mi volto di scatto, rispondendo impavida alla sua provocazione.

«Questo lo vedremo!» dice, con l'aria di chi vuole avere l'ultima parola.

«Sì, lo vedremo» ribatto, sicura di me.

E me ne vado, ma non sono poi così convinta che sarà davvero così. Che la mia ultima parola sia quella più vera.

Perché, anche se non ricordo praticamente nulla di quello stupido bacio a fior di labbra, sento che mi ha lasciato qualcosa di strano dentro.

Qualcosa che so di non voler provare.

Non per uno come lui.

Ocean Emerson è l'ultimo ragazzo al mondo a cui avvicinarmi. Rappresenta tutto ciò da cui dovrei fuggire. Rappresenta tutto ciò che odio.

E anche se è palese, ai miei occhi, che è un ragazzo spezzato, ferito dalla vita, questo non cambia le cose. Sono spezzata anch'io, ma il dolore non mi ha cambiata, non mi ha peggiorata, non mi ha reso cattiva.

E una come me e uno come lui non potranno mai combaciare.

E una come me e uno come lui non potranno mai combaciare

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