Ocean
Arrivo di corsa nello spogliatoio della palestra e recupero al volo un cambio dal mio armadietto.
Indosso la tuta, prendo la bottiglietta d'acqua al distributore e scendo nella sala attrezzi, scostando malamente un ragazzetto magrolino che si interpone tra me e il mio obiettivo.
Raggiungo il sacco a grandi falcate, poso la bottiglietta a terra. Inspiro ed espiro lentamente, prima di sfogare tutta la mia rabbia su di esso.
Le botte di papà. Le parole d'odio di mamma.
Un pugno, due pugni, tre, quattro. Un ritmo incessante, cadenzato.
Le umiliazioni di papà. Tutte le volte in cui, davanti ai miei occhi, l'ha violentata.
Cinque pugni, sei pugni, sette, otto, nove, dieci. Il ritmo dei miei movimenti aumenta, il cuore corre nel petto.
Il giorno in cui l'ho ucciso. La disperazione di mamma.
Undici pugni, dodici, tredici, quattordici. Conta, Ocen, conta. Più veloce. Più forte!
Il mio regalo per fare pace. Quelle rose rosse in quel vecchio e malandato vaso, rotto da lui più e più volte e di cui mia mamma aveva rimesso insieme i pezzi, ancora e ancora.
Quindici, sedici, diciassette. Con più grinta. Con più rabbia!
La casa a fuoco, le rose bruciate, mamma impiccata.
Diciotto, diciannove, venti. Forza! Forza!
Il mio grido disumano, le mie urla incessanti. Le mani di quel vigile del fuoco che mi tirano via.
Mi sposto. Raggiungo le pareti e continuo a colpire. Sul duro.
Ventuno, ventidue, ventitre. Le mani fanno male, ma non importa. Lo faccio sempre senza guantoni. Voglio sentire dolore e vedere il sangue sgorgare.
Perché mi hai abbandonato mamma? Perché mi hai fatto questo? Valevo così poco per te? Valevo tanto meno di un uomo che, nella vita, ti ha fatto solo del male?
Ancora, ancora, ancora. Ho perso il conto, ma non mi fermo. Le nocche sanguinano, ma non importa.
La puzza di bruciato...
«Ocean.»
I suoi occhi sbarrati. Vitrei.
«Ocean.»
La casa in fiamme.
«Ocean.»
Il dolore infinito. Quel poco che avevo, della mia vita, andato distrutto.
«Ocean.»
Una mano si posa sulla mia spalla e io mi giro sferrando un pugno, che lui schiva alla perfezione.
«Oh, frena, campione, datti una calmata.»
Sospiro.
«Professor Dendy.» Affanno, lo guardo.
«Quante volte ti ho detto che devi usare i guantoni, Emerson?»
«Preferisco così» ribatto, per l'ennesima volta.
Sarà una vita che quest'uomo mi ricorda come dovrei lavorare, ma la mia risposta è sempre la stessa.
«E non sei autorizzato a colpire il muro. Non fa parte degli attrezzi della palestra e puoi farti male seriamente.»
«Sto bene» mento.
Prendo la bottiglietta e comincio a bere, scolandomela in un secondo.«Un giorno di questi ti farai un danno permanente, Ocean. Non posso più accettarlo. Non volevo arrivare a questo, ma...»
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Unloved
RomanceROMANZO NEW ADULT / Dark romance Ocean Emerson è il bad boy per eccellenza. Arrogante, tatuato, playboy, col vizio del fumo e dell'alcol. Tutto cambia, suo malgrado, quando conosce Kayla, una nuova studentessa trasferitasi a Miami dal Texas. Capelli...