Kayla
Cammino lentamente, godendomi ogni soffio d'aria pura che mi entra nei polmoni.
Oggi è un altro giorno. Sto bene. Mi sento bene.
Il peggio è passato, la paura è scivolata via e avverto dentro di me tutta la forza che ho di mangiarmi a morsi questa vita.
Ho appuntamento con Tanner, di nuovo. Stavolta, però, deve solo consegnarmi del materiale e poi lasciarmi andare.
Raggiungo l'aula in cui ci siamo dati appuntamento e lo trovo lì, intento a riordinare delle scartoffie.
«Si può?» chiedo, bussando alla porta. Tanner alza il capo e mi vede.
«Vieni, Kayla.» Mi fa cenno con la mano e io lo raggiungo. Mi invita a sedere e io lo faccio, mentre lui recupera ciò che deve darmi da un cassetto.
«Ecco, qui c'è tutto. La mappa dell'università, la brochure con le attività, il calendario con l'orario dei corsi e dei pass per delle lezioni esclusive tenute da grandi luminari che hanno studiato qui economia, finanzia e marketing. Di qualsiasi altra cosa dovessi avere bisogno, per una domanda, un chiarimento, un consiglio... sono qui. Il mio numero ce l'hai.»
«Perfetto, Tanner, grazie.»
È tutto, quindi mi alzo per andare via, ma prima che possa fare un solo passo, lui mi ferma.
«E, Kayla, scusami per l'altro giorno, con Ocean. Lui... non è cattivo, solo... spesso si comporta come uno stronzo, è vero.»
Ridacchio infastidita, scuotendo il capo.
«Minimizzi perché è tuo amico. È molto più di uno che, ogni tanto, si comporta da stronzo.»
«Non ha avuto una vita facile. Insomma... non so molto di lui, Ocean non parla mai del suo passato, ma qualche notizia è trapelata. È stato adottato quando era un ragazzino da una famiglia ricca. Ha perso entrambi i genitori e la madre è morta in un incendio. Non so altro, ma... credo che la sua vita precedente lo abbia segnato. Così ha messo su una sorta di corazza, innalzando con tutti un muro altissimo, impossibile da valicare. Anche con noi, che siamo suoi amici, spesso si comporta da coglione, ma nei rari momenti in cui riesce ad essere genuino è un tipo a posto, uno con cui è piacevole stare.»
Un senso di compassione si impossessa delle mie membra e mi chiedo quante cose nasconde dentro di sé quel ragazzo pieno di tatuaggi.
«E voi gli siete amici solo per quei "rari momenti"?» domando incredula.
Tanner fa spallucce.
«Se non gli dai fastidio non ti rompe il cazzo. E poi... la sua famiglia è la più influente della The U, quindi averlo dalla nostra parte è fondamentale. Inoltre, a parte feste e momenti post studio insieme, non condividiamo molto altro. Gli piace scopare un mucchio di ragazze, ma non toccherebbe mai la donna di un amico e tanto ci basta» spiega.
Annuisco ma poi lo guardo torva.
«Dici che se nessuno gli dà fastidio lui non rompe le palle, eppure con me ha fatto esattamente il contrario. Non mi sono mai avvicinata a lui, non gli ho mai dato modo di credere che tra noi potesse esserci un rapporto di qualsivoglia natura eppure mi ha importunata da quando ho messo piede qui dentro e i suoi occhi hanno incontrato i miei.»
Mi confronto con lui, spiegandogli le mie remore. Mi spiace per quanto ha passato quel ragazzo, anche se non so esattamente cosa sia, ma ciò non lo giustifica.
«Tu hai perfettamente ragione e non so perché abbia fatto così lo stronzo. Insomma, ha sempre avuto un approccio rozzo con le ragazze, ma non l'ho mai visto impazzire così. Ma forse è perché non ha mai ricevuto un no mentre tu sei stata la prima a dargli un due di picche. E poi lo hai sfidato, rispondendogli in quel modo, e forse lui non è abituato ad essere sfidato così. O, magari, è stato trattato così di merda, in passato, che ha giurato di non farsi più mettere i piedi in testa» spiega, con l'aria di chi sta solo facendo congetture.
STAI LEGGENDO
Unloved
RomanceROMANZO NEW ADULT / Dark romance Ocean Emerson è il bad boy per eccellenza. Arrogante, tatuato, playboy, col vizio del fumo e dell'alcol. Tutto cambia, suo malgrado, quando conosce Kayla, una nuova studentessa trasferitasi a Miami dal Texas. Capelli...