Ormai la scuola è iniziata sa giorni, ma mi sembra appena iniziata. Non ci hanno ancora dato compiti, i professori sono comprensivi. Cosa sta succedendo? Inoltre, Cesar sembra strano. Ogni giorno esce di casa e torna la sera, penso si stia sentendo con qualche ragazzo. Quando vado il camera sua è sempre ansioso, e non vuole mai che io guardo nell' armadio. Fa niente, mi accontenterò di un' amicizia.
In questi giorni sono emozionato, tra poco è il mio compleanno e non so proprio cosa aspettarmi! Io sono nato il 20 settembre 2006, e tutti gli anni non mi è stato regalato niente. Probabilmente perché non avevo amici. Ma quest'anno ne ho un sacco, magari qualcosa potrà cambiare! E poi penso di voler dire a Cesar i miei sentimenti per lui, ma la paura prevale.Per divertimento, io e Cesar abbiamo invitato Venice, Ash e Xavier a casa nostra quando Arya non c'è per fare una serata pizza. Tutti vengono fortunatamente.
I primi ad arrivare sono i due fratelli, poi arriva Xavier in modo qualche minuto dopo.
Le pizze sono arrivate, ma Ash e Xavier mancano.
«Vado a vedere dove sono i due cretini.» Cesar dà un morso alla pizza, per poi andare a cercarli. Guarda al primo piano, nelle camere da letto. Ma niente. Finché non và a vedere in balcone. Ci sono loro due che si baciano. E per fortuna che si odiano, eh? Gli scatta una foto, per poi scendere da noi.
«Non ci crederete.» scoppia a ridere, mandandoci la foto.
Vado su e busso alla porta del balcone. «potete non limonare sul mio balcone? Grazie.» apro la porta.
Ash è imbarazzato, invece Xavier è semplicemente scosso della mia presenza. «abbiamo finito le pizze, mi dispiace ragazzi.»
«vaffanculo.» dicono insieme, mentre Mister maschera da diavolo porta al piano di sotto il mio povero amico.Le cose continuano, ma forse nel modo sbagliato. Cesar tira fuori la vodka, e tutti iniziamo ad ubriacarci. Tutti tranne Venice, che rimane sobria. Tutti ormai eravamo fuori da noi, il mio biondino mi porta a me in camera, mentre Xavier porta in camera Ash.
«Oh, ricciolino.» inizia ad accarezzarmi i capelli, per poi accarezzarmi il viso.
Mi bacia. Ma non un bacio normale, un bacio passionale. Come quelli dei film d'amore. Non so cosa fare, però non andiamo avanti. Mi vergogno troppo. Poiché nella stanza accanto ci sono già rumori strani da parte di Ash e Xavier.
«Cesar, ma... Perché non mi lasci mai guardare in camera tua?» chiedo, mentre mi sistemo i capelli.
Sembra imbarazzato, non vuole rispondermi. Ma lo convinco. «niente, c'è solo... Un regalo per una persona.»
Faccio una risatina malinconica. «oh, vedi che ti sei trovato la ragazza. Sbaglio?»
Mi guarda come per dire "ma sei fuori?" .
«Elliot, io sono gay. Lo sai bene.»
Cazzo vero. Idiota. Sono un' idiota. Però quindi ho delle speranze in più.
Forse.
Qualcuno bussa alla porta. «avete finito? Ormai è tardi sono stata tre ore fuori ad aspettarvi!» Era Venice, a quanto pare era fuori con Yume. Spero non abbiano fatto niente di male.
«Si, arriviamo. Quei due stanno ancora producendo?» mi metto ad ascoltare, speriamo che si stiano divertendo almeno. Cioè, XVier di sicuro, ma Ash non so. Bisogna solo sperare.
Cesar va da Venice, io resto un' attimo in camera. Per andare a vedere sto "regalo" di Cesar per non si sa chi. Apro l'armadio. C'è una scatola con de tro un' anello, un' anello con uno smeraldo verde sopra. E 50 dollari con un biglietto vicino con scritto "× fiori da dare a lui." È un lui, perfetto. Il problema è che lo sento tornare. Chiudo l'armadio e mi siedo sul letto.
«Elliot, puoi uscire dalla camera? Grazie.» mi abbraccia forte e mi accompagna fuori, per poi chiudermi la porta alle spalle. Vado sul divano, mentre penso a tutto quello che è successo. Ma aspetta, sono già le 03:55!? Com'è possibile? Beh, per fortuna domani è sabato. Posso dormire. Dopo poco Cesar esce, ha iniziato mano i 50 dollari ed è vestito elegante. Sì, stava andando ad un appuntamento secondo me. I miei occhi si riempiono di lacrime. Non deve saperlo nessuno però, non voglio che mi diano del piagnucolone come faceva il nonno. Scoppio a piangere. L'unica a soccorrermi è Venice. «Elly, che hai?»
Ormai è la mia migliore amica, posso fidarmi di lei. «Cesar... Ho paura che si sia innamorato.» mi asciugo le lacrime, lei mi avvolge tra le sue braccia. «lui non sa cosa provo per lui, ma ho paura che starà male. Gli piace un ragazzo che di certo non sono io e ho paura. E se resterò solo a vita?»
Lei mi capisce sempre. «Elliot, dai, lo sai che lui è perso di un' ragazzo buono. Non gli succederà niente. E poi che ne sai, magari sei tu quel ragazzo! Pensa al lato positivo. Non sai chi è.» è vero, potrei essere io! Però no, non lo so. Siamo sicuri che io sia pronto per una relazione? E se poi le cose finiscono male? Non ho mai avuto un ragazzo... Solo ragazze. Ma quando ero piccolo. L'ultima è stata quando avevo 8 anni, si chiamava Janet Claire. Solo che poi si è trasferita e non so che fine abbia fatto. Ma c'è sempre una prima volta, devo provarci.
Il solo pensare a lui mi fa venire le farfalle nello stomaco. E per fortuna indosso sempre sei pantaloni larghi. (Chi capisce capisce.) Me ne vado in camera, provando a pensare cos'era meglio fare: gli rivelò i miei sentimenti oppure aspetto?
Meglio aspettare. Dopo qualche ora torna Cesar, con gli occhi pieni di lacrime e una scatola pesantissima.
«Dove sei stato?» chiedo.
«Al cimitero, volevo vedere mamma e papà.» si asciuga le lacrime e va in camera. Sento che apre l'armadio. Mette qualcosa avvolto dalla carta e lo chiude. Poi apre la scatola, e mette qualcosa sul letto. Entro in camera sua, provando a guardare.
«ricciolino, eccoti. Vieni pure. Vai sul letto. Riposati.» mi accoglie con un grande sorriso, e sento di sottofondo un piccolo miagolio. Guardo per tutta la stanza, e da dietro un cuscino spunta un gatto! Un micetto piccolissimo, con il pelo giallastro.
«oddio!» salto sul letto, prendendo quella Pallotta di pelo in braccio. «come si chiama? Quando l'hai preso? Per chi è?»
Fa una piccola risata. «l'hompreso poso essere andato al cimitero, come vuoi chiamarlo?»
Penso un attimo, e poi ripenso al mio vecchio gattino. Era uguale. È morto pochi anni fa, quando vivevo in Italia. «voglio chiamarlo, Ares. Come il mio vecchio gatto.» continuo a coccolarlo. «vieni qui, Cesar!» lo obbligo a venire nel letto, e inizio ad abbracciarlo. A volte pure qualche bacio. Non so il perché, ma mi piace. Mi sento un ragazzo libero baciandolo, come se potessi scalare l'Everest senza imbracatura. Mi sento felice. Ed è da anni che non succeede. Cesar continua a guardarmi, e io guardo lui. Sempre imbarazzato.
«Cosa stavi facendo prima?»chiedo.
«niebtw di che, stavo semplicemente scrivendo una lettera. Per un ragazzo.» sarà quello stesso "lui" dei fiori? MUOIO dalla voglia di sapere chi sia. E se fosse Xavier? O ancora peggio, Ash? Speriamo di no.-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-
Ciao di nuovo‼️
Beh, in un giorno ho scritto due capitoli<3
Sappiate che nel prossimo capitolo succederanno un sacco di cose🫢
La storia tra Cesar ed Elliot diventerà più forte, e forse succederanno delle cose tra Xavier e Ash. Ma chi lo sa ?
Vi ricordo, che se volete leggere la storia su Ash e Xavier si chiama "our love behind a Mask", di Kyle. La mia migliore amica 🤎
Più avanti forse ci saranno pure scene spicy, ma non prometto niente 🌶️
Vi ringrazio per star leggendo tutta questa storia, facendomi molto felice💗
⚠️SPOILER!!⚠️
Nel prossimo capitolo, si tratterà del compleanno di Elliot. E anche del famosissimo regalo del "lui" di Cesar💐💍.
Chissà, magari la loro storia diventerà da amicizia ad amore? Vedremo🫶🏼Come sempre, mi metto i nostri account su IG 💞
Io➡️ sky_kolajj
Elliot➡️ ellyw._alker🥕
Cesar➡️ Cesar_.volkov🥀Buone vacanze, al prossimo capitolo💞🫶🏼
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Il modo in cui ti ho iniziato ad amare
Teen FictionCompleta💿 ESTRATTO☄️ «Se mai tu avessi una figlia, come la chiameresti» Che domanda strana, sinceramente non ci ho mai pensato, ma la risposta mi esce automaticamente. «Evelyn.» Mi guarda stranito. «Perché?» «è il nome di mia mamma, è per ricordarm...