Ok, calmati Cesar. Domani è il compleanno di Elliot, e non so come cazzo dirglielo.
La fortuna e una: Venice mi entra in casa (senza il mio permesso.).
Entra in camera mia, chiude la porta a chiave e tira fuori dallo zaino della carta.
«ok, Cesar. Ho tutto per domani.» tutta sul letto tutto, e io butto sul letto l'anello e i tulipani. «Allora, questa carta la metti attorno ai fiori, invece l'anello lo metti sullo stelo di un tulipano.»
Come prima cosa metto l'anello, poi prendo quella carta verde pastello fantastica e la metti attorno al mazzo di fiori. Intanto mi preparo pure un discorso, facendo finta che Venice sia Elliot. Peccato che, il mio ricciolino è triste, perché tutti gli hanno detto che non sarebbero venuti qua di un realtà sarebbero tutti nascosti per vedere la scena. Poi abbiamo preso una torta gelato alla vaniglia con i frutti di bosco per fare la festa. E tutti gli hanno preso un regalo: Ash e Xavier gli hanno preso una collana con sopra il sole, Venice e io come regalo abbiamo fatto i fiori e l'anello. Intanto la mia nuova amica mi aiuta a trovare dei vestiti per rendermi presentabile. E ovviamente anche con stile.Il pezzo peggiore arriva la notte, non riesco a chiudere occhio. Per fortuna, Elliot viene in camera mia con il gattino Ares. Senza neanche chiedere, si mette nel letto e inizia ad abbracciarmi. Ma le paranoie crescono, sempre di più.
E se non ricambia?
E se è innamorato di Arya?
E se Dimitri gli fa del male?
Alle 02:15 di sera riesco a chiudere occhio, ma mi sveglio alle 7. Dormire per più tempo no Cesar, eh? Quindi inizio a prepararmi. Metto dei cargo a vita bassa, una camicia a maniche corte che mi arriva all'ombelico, delle Adidas nere e la felpa dei "The black wings" alla vita. e già solo così, si sono fatte le 8:15. Ash, Xavier e Vemice arrivano a casa, i due piccioncini si nascondono sotto il letto di Elliot, Venice nell'armadio e io vado a svegliarlo.
«Elliot, cristo. Vai in camera tua e prendimi il libro di algebra, ieri l'ho dimenticato da te.» lo scuoto, facendolo svegliare .
Lui indossa i boxer e una semplice maglietta, non si aspetta niente. Sa che non so dove cercare in camera sua, quindi non si fa problemi. Entra in camera. Si immobilizza. Io lo guardo. Lui mi guarda. Ci guardiamo. Prendo l'anello dal tulipano e mi inginocchio, mentre tutti escono dai nascondigli.
«Elliot Walker, vuoi diventare il mio ragazzo?» i suoi occhi si riempiono di lacrime, annuisce con la testa e ci basta. Gli prendo la mano e gli metto l'anello . Mi alzo in piedi, lo prendo per i fianchi e lo avvicino a me. Il suo viso è ricoperto da lacrime. «Buon compleanno, ricciolino.» prima di farlo parlare, lo bacio.
Venice ci scatta delle foto, e poi la cosa più strana accade: Anche Xavier e Ash si baciano. Anche loro due si sono messi insieme!
Prendo in braccio Elliot. Il mio nuovo ragazzo. sussurro un "ti amo", per poi stringerlo a me. Ci sono voluti cinque anni, cinque anni per conquistarlo, ma ne valsa la pena. Lo faccio scendere, e lo prendo per mano. faccio un respiro profondo e mi incammino verso la cucina. Questo, potrebbe essere un lieto fine per me. Da questo momento, la mia vita è perfetta. arriviamo in cucina, dove c'è Arya che ci aspetta con il suo ragazzo, Mirko.
«Arya, ho una notizia bellissima. Io e Cesar... Non siamo più solo amici.» per fargli capire, lo bacio. È felicissima di questo, ma anche lei deve darci una notizia straordinaria.
«Beh, io invece devo dirvi che, io e Mirko andiamo a vivere insieme in Italia, vi lascio la casa e vi lascio la mia camera. Buona fortuna.» La sua camera è la più spaziosa: ha il letto matrimoniale, una sorta di "divanetto" davanti alla finestra e una televisione grande come un cinema davanti al letto. Quella è la camera mia e di Elliot. è deciso. Così si rimedia il fatto di far stare qui pure Venice e pure Xavier, che è stato cacciato di casa perché è gay. e ora quella era una casa tra soli amici.
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Il modo in cui ti ho iniziato ad amare
Dla nastolatkówCompleta💿 ESTRATTO☄️ «Se mai tu avessi una figlia, come la chiameresti» Che domanda strana, sinceramente non ci ho mai pensato, ma la risposta mi esce automaticamente. «Evelyn.» Mi guarda stranito. «Perché?» «è il nome di mia mamma, è per ricordarm...