Margò era impaziente.
Era distesa nel letto della sua camera che aspettava il ragazzo. Si erano dati appuntamento per le sette e mezza a casa della giovane.Si alzò per sbollire un po dell'agitazione, le mani le sudavano e le gambe tremavano. Andò verso il grande specchio attaccato alla parete per controllarsi.
Per quanto riguardava l'abbigliamento aveva optato per una maglietta a maniche corte bianca davanti e grigia dietro infilata dentro ad una gonna a vita alta nera non attilata che le fasciava in modo perfetto la vita. Ai piedi portava delle semplici ballerine nere con un fiocco bianco sulla punta. Mentre i capelli erano fermati da alcune mollette in modo tale che ricadessero morbidi su un unica spalla. Il trucco invece era un semplice rossetto color carne per le labbra e un ombretto dai toni scuri per risaltare gli occhi azzurri.Poteva andare bene per un uscita amichevole?
Una parte di lei continuava a ripetere che era troppo. Troppo con la gonna. Troppo con il trucco. Troppo con quell'acconciatura. Insomma era troppo con tutto.
Mentre l'altra parte le diceva che era poco e che avrebbe dovuto osare di più. Con un rossetto rosso. Con un abito, magari che le metesse in mostra qualcosa di più. Con i colori, che ora erano poco appariscenti. E con delle scarpe alte.
Ma qualsiasi altro abbigliamento non le sarebbe donato per un occasione del genere. In fin dei conti quella era Margò Leslyn e non un altra persona. E in più non aveva il tempo materiale per cambiare il tutto.Il campanello suonò qualche istante più tardi, come se il suo accompagnatore avesse sentito i suoi pensieri e si fosse catapultato per interromperli. Scese le scale di corsa per non far aspettare molto all'amico.
Impugnò il pomello della porta e prese un respiro profondo prima di giralo e spalancarla.
Appena i suoi occhi incontrarono la figura maschile che le stava di fronte il fiato le si mozzo.
Indossava un paio di jeans neri e attillati con una maglietta bianca con scollo a V con una stampa di una band americana poco conosciuta.
Era bello da far paura, ma come poteva non esserlo essendo Zayn Malik?
Dal canto suo anche il ragazzo spese qualche istante per ammirare la ragazza. E, avrebbe giurato su qualsiasi dio dell'Olimpo che qualcosa ai piani bassi aveva fatto un apprezzamento poco fine ma di sicuro ben gradito.
-Margò -le sorrise dolcemente.
-Ciao Zayn- lo salutò lei chiudendo la porta di casa -Allora, dove andiamo - chiese poi.
-Io avevo pensato ad una pizza - ammise.
-Oh, saggia decisione - disse prendendo a braccetto l'ormai amico.Una decina di minuti più tardi arrivarono all'unica pizzeria italiana della città.
-Margò! -la salutò Tyler, non che cameriere del locale.
-Ty! Da quanto tempo- lo abbracciò lasciando un Zayn alquanto scocciato sull'entrata.
-Vi serve un tavolo?- chiese dopo essersi staccato dall'amica ed aver notato il moro in sua compagnia.
-Vedi un po te, testolina- ridacchiò la ragazza.
-Due?- chiese conferma.
-Due- rispose il suo cavaliere nero.
Con un rapido cenno del capo li condusse in un tavolino sul lato sinistro attaccato alla vetrata principale per poi lasciarli soli.
Zayn si offrì subito per farla sedere e la ragazza lo ringrazio subito.
Iniziarono titubanti una conversazione, non sapevano di che parlare mentre Tyler doveva ancora portare i menu.
Appena il giovane se ne andò via con le loro ordinazioni Zayn se ne saltò fuori con una domanda che gli frullava in testa da quando avevano messo piede in quel ristorante.
-Ma chi è quel tipo?-
-Chi? Tyler?- chiese prendendo un po d'acqua.
Accennò un 'si' con la testa.
-È un amico. Era il vicino di casa di Harry e quando io e Charlie andavamo a casa sua per giocare lui si univa sempre a noi. È un bravo ragazzo, ha finito la scuola due anni fa ed è stato subito assunto nel ristorante di suo zio, alias questo- spiegò quasi l'intera vita del giovane. Nella testa di Zayn si ripeteva un unica domanda 'ma a te piace?' ma sinceramente non aveva il coraggio di porgergliela. Avrebbe fatto la figura dello sciocco, era la sua vita.
Così il moro cambiò argomento creando così una conversazione che durò tutta la cena e venne interrotta dalla ragazza.
Margò infatti stava parlando guardando fuori vetrata a cui erano vicini quando ad un certo punto lasciò una parola in sospeso.
-Margò? -chiese il ragazzo volendo sapere come finiva la storia.
-Ma cos? Sono loro? Che diamine? - farfugliò parole senza senso continuando a guardare interessata dal vetro.
-Margò, cosa sta succedendo? - chiese non capendo la situazione.
-Vieni - disse la mora alzandosi e poi dirigendosi verso la cassa pagando sia il suo che quello dell'amico in breve tempo.
Zayn ci rimase di sasso. Ad un uscita pagava sempre il ragazzo. Non si accorse di essersi imbambolato davanti alla cassa e che la giovane era già all'uscita.
-Cazzo Zayn! Datti una mossa!- lo riprese la ragazza .
Subito la seguì fuori dal locale iniziando a chiederle il perché del suo comportamento ricevendo solo dei 'shh' e dei 'statti buono' in risposta.La osservò un attimo.
Era veramente bella con quei capelli raccolti su una spalla che le incorniciavano il viso concentrato. Si abbassò per nascondersi dietro un auto e involontariamente mise il fondo schina a qualche centimetro dai gioielli di famiglia del pakistano. Dovette metterci tutto il suo auto controllo per non alzarla e sbatterla su quell'auto.
La osservò ancora un po sorridendo al pensiero di una Margò nelle vesti di investigatore, perchè anche se non capiva bene la situazione poteva intuire che la giovane stesse cercando di non farsi vedere da qualcuno.
-Che fai li impalato! Nasconditi! - gli disse piano tirandolo in basso.
Si sistemò meglio al suo fianco ed osservò la scena. Dall'altra parte della strada ci stavano due ragazzi a mano che on i tanto si cambiavano qualche bacio poco casto.
Uno dei due, il più alto aveva una folta chioma forse castana ma la poca luce della sera non permetteva di vedere bene. La cosa che si riusciva a vedere benissimo erano invece le sue scarpe che anche con poca luce erano tanto appariscenti. Degli stivaletti argentati con, ai lati, delle zone azzurre brillante. Il più basso invece sembrava essere un normale ragazzo. Skinny jeans neri e delle scarpe basse stile convers o vans.
Zayn non capì subito di chi si trattasse. La luce rendeva tutto più difficile e poi erano girati di spalle.
-Che c'è? Ora ti sei messa a seguire le coppie? -
- Guarda meglio- gli bisbigliò non staccando i propri occhi dai due innamorati.
Come se i ragazzi avessero sentito le parole di Margò, si misero in una posizione tale che i due riuscissero ad individuare i tratti principali del volto.
-Ma quelli sono Louis e Harry!-disse a voce forse un po troppo altra visto che l'amico basso si girò nella loro direzione. Prontamente la giovane inglese spinse più in basso il moro, che se lo ritrovò con il viso a qualche centimetro di distanza.
I due si scrutarono negli occhi per un lasso di tempo che sembrò infinito. I loro occhi si specchiavano in quelli dell'altro come se riuscissero a leggersi dentro.
Lo sguardo della mora si spostò sulle labbra del ragazzo che accolse quel gesto come un invito e si fiondò sulle sue labbra baciandole ardemente, come aveva desiderato per tutta la serata.Ma infondo, loro erano sol amici.
E gli amici non si baciano.
Giusto?
Spazio d'autrice:
Allora ragazzuole. Che ne pensate del capitolo? Spero che vi piaccia anche se *come altri* non è incentrato sui due protagonisti.
Non so voi ma sto fangirlando un sacco al solo pensiero dei Larry a manina.
Vi ringrazio infinitamente perchè ho appena visto che la storia ha sorpassato le 3 k di visite e i 300 voti. Ve se ama.
Non ho parole, è veramente tanto.
Grazie di cuore.
E per ora è tutto.
La scrittrice.
STAI LEGGENDO
The Correspondent|| Niall Horan
Fanfiction-Allora- la ragazza appoggiò i gomiti sulla superficie di plastica nera e sporgendosi in avanti -come mai sei venuto in Inghilterra? - -Da noi era vacanza - disse alzando le spalle. A quelle parole Charlie si rattristò un pochino, sperava che il...