La fiera

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Speciale 2k:

'Dai Charlie! Alza gli occhi e guardalo '
'Sì per poi fare la figura della cretina'
'E se reagisce male?'
'Infondo ha fatto anche lui una parte'

Nella testa della ragazza era in scena una guerra. Voleva alzare lo sguardo per vedere gli occhi del suo amico, ma si vergognava visto l'accaduto del giorno precedente.
Insomma non avevano fatto nulla di male se non leccarsi la pelle, giusto?
Eppure Charlie aveva paura per la sua reazione.
Tutte le sue paure furono cancellate da un paio di braccia confortanti che la ragazza aveva già provato. C'era una piccola differenza. Quella volta le sembrarono stranamente piacevoli.
E si, quello era la cosa che aveva sognato durante tutta la notte.
Niall le diede anche un lieve bacio sulla guancia destra. A quel contatto, che suo malgrado aveva ricevuto solo una volta, arrossii pensando che quelle labbra il pomeriggio precedente avevano fatto un giro per il suo corpo.
-Cosa avete intenzione di fare oggi?- chiese Margò appena anche gli ultimi arrivati furono arrivati.
-Avete qualcosa in città?- chiese Liam.
-Beh, abbiamo qualche museo- rispose Charlie ancora stretta tra le braccia di Niall che a quelle parole storse la bocca inorridito.
-Non c'è n..-
-La fiera!- esclamò Harry mettendo una mano nella tasca del cappotto alla ricerca di qualcosa. Tirò fuori un volantino che aveva trovato due giorni prima, appena lo aveva trovato non ci aveva fatto molto caso ma ora risultava una cosa perfetta.
-Potrebbe andare- disse il pakistano aspirando una boccata di fumo dalla sua sigaretta.
-Ehi Margò. Invita anche Sophy, oggi è il suo giorno libero- le disse Harry facendo riferimento alla loro amica del locale.
La mente di Liam andò un attimo sulla ragazza conosciuta al bar, si chiamava anche lei Sophia.
Margò mosse la testa su e gi dando il suo consenso per poi afferrare il telefono e mandare un veloce messaggio all'amica che rispose subito positivamente.
Si incamminarono tutti verso l'altro lato della città, dove si tenevano le fiere e le varie manifestazioni. Nel tragitto si formarono pressoché due gruppetti con due esclusi.
Liam stava parlando e raccontando un sacco di figure di merda dell'irlandese all'inglesina mentre Niall cercava invano di non farlo parlare sbuffando ogni tanto e facendo commenti poco carini nei confronti del moro.
Harry parlava con un sorriso sulle labbra a Louis. Stranamente il mattino si erano svegliati ancora abbracciati e si erano scambiati qualche bacetto, tutto sembrava normale.
I due esclusi erano ovviamente Margò e Zayn che ogni tanto cercavano di intromettersi in qualche conversazione ma il tutto risultava invano. Margò sperava in una loro chiaccherata, ma questa non sarebbe mai avvenuta. Insomma lui era troppo sexy per lei. Non che fosse brutta, anzi i suoi occhi color nero come la pece facevano una vera e propria strage ma lei non si sentiva 'degna' neanche di una semplice chiaccherata. E il che era tutto dire, era sempre stata una ragazza solare ed amichevole, dalla parlantina facile. Al moro invece semplicemente non importava un cazzo di lei. Era una semplice ragazzina.
Dopo un quarto d'ora abbondate di chiacchiere arrivarono finalmente davanti all'entrata della fiera che già gremiva di gente e di attrazioni. Se ne potevano ammirare tante tra le quali una ruota panoramica, il tiro al bersaglio, la casa della paura e la giostra delle tazze. Le avrebbero provate tutte.
Sophia arrivò pochi minuti più tardi e non appena salutò tutti i suoi occhi si soffermarono su Liam soghignando.
-Payne mi stai forse seguendo?- chiese guardandolo con sufficienza non tanto perchè lo stesse snobbando ma perchè voleva prenderlo in giro.
-Non sapevo che 'Sophy' fossi proprio tu- rise leggermente.
Intanto il resto della comitiva che conosceva Sophia li stava guardando con occhi spalancati. Insomma come facevano quei due a conoscersi.
-Vi conoscete?- chiese Margò stupita .
-Si, ci siamo re-incontrati ieri dopo diversi anni. Veniamo dalla stessa città ed eravamo nello stesso corso di musica alla scuola primaria- rispose semplicemente la ragazza.
I ragazzi annuirono comprensivi e si avviarono verso l'entrata della fiera. Subito Louis e Harry si dirigerono verso la casa della paura per volontà del più grande infatti l'altro non ne era per niente entusiasta.
Lou pagò i due biglietti e corse all'interno dell'abitazione con la mano di Harry intrecciata alla sua. Si diressero verso la prima stanza dove si trovavano delle mummie.
-Ma come siamo belli quest'oggi Amon Ra, quasi quasi ti invito a bere un caffè- scherzò Louis appoggiando un braccio ad una spalla della mummia ricevendo un'occhiataccia da parte del riccio.
-Che c'è non ci verresti fuori con me?- chiese facendo una faccia da finto offeso sentendo che la statua non rispondeva.
-Scusa caro ma non sei il mio tipo- disse ad un certo punto l'essere su cui louis era appoggiato facendolo così sobbalzare dallo spavento. Harry aveva già intuito che dentro quel costume c'era una persona, aveva spostato lentamente un braccio verso destra.
-Ah, sono Cheope- disse infine togliendo con una mano il braccio dell'inglese dagli occhi azzurri.
Styles prese sotto braccio il suo amico per trascinarlo in un altra stanza. Dopotutto non era poi così male, se la ricordava molto più spaventosa. Arrivarono così in un'altra sala, molto più grande della precedente. Questa non presentava un ambiente poi così spaventoso, anzi sembrava un normale salotto di una casa abbandonata. I muri e il tutto era rovinato.
-cosa dovrebbe esserci quì?- chiese Louis guardandosi intorno.
-La tua prossima conquista? No, quella è rimasta nell'antico egitto- sorrise beffardo il riccio.
-Stronzo- borbottò in risposta l'altro -Vedo che però ti lamenti solo quando ti fa comodo. Ieri non mi sembravi poi così spavaldo anzi stavi pure bene sotto-
Harry avvampò a quelle parole e al ricordo di ciò che era successo il pomeriggio. Era stato più bello di tutte le volte precedenti, e questo solo perchè c'era Louis.

The Correspondent|| Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora