Era già passata una settimana da quando Charlie era scappata da casa Styles. Ed era una settimana che viaggiava per la città con un volto spento.
I suoi amici avevano cercato di farla parlare ma lei si limitava a rispondere sempre con la solita bugia 'Va tutto bene'. Margò era diventata talmente disperata da chiedere alla madre della ragazza se le fosse successo qualcosa. Ma anche quel tentativo fu vano. Harry invece le aveva parlato ma lei rispondeva a monosillabi per poi andare via con la sua camminata da morto vivente. In poche parole la loro Charlie non esisteva più.-Dobbiamo fare qualcosa e al più presto. Gli esami si stanno avvicinando e se lei continua ad essere così non avrà nemmeno la forza di presentarsi agli scritti- sentenziò Margò sedendosi al tavolo della mensa già popolato da Harry.
-E secondo te cosa? Abbiamo già provato tutto!- le rispose.
-C'è un ultimo fronte - lo guardò negli occhi per fargli capire chi intendeva.
-Siamo sicuri? Insomma lui è a casa sua, non accetterà mai di dirci qualcosa soprattutto se hanno litigato -
-E allora? Io non voglio quella ragazza! Voglio la vecchia Charlie! - esclamò alterata.
-Va bene, ma come facciamo a contattarlo? Insomma io non ho nulla- si passò una mano tra i capelli che gli ricadevano sulle spalle.
-Nemmeno io, ma è proprio per questo che dobbiamo attuare il mio piano - spiegò tirando fuori un pezzo di carta dalla tasca dei jeans.
Harry lo guardò interrogativo per alcuni secondi cercando di decifrare quei disegnini stilizzati che erano stati fatti sul foglio.
-Spiegami una cosa. Da quanto ci lavori Margò? - chiese con un sorrisetto divertito.
-Tutta la mattina -sorrise soddisfatta della sua creazione.
-Me lo spieghi?- le chiese.
-Certo ma prima troviamo un nome adatto al piano-.
I due iniziarono a pensare a vari nomi fin quando Harry non batté la mano sul tavolo esultando come un bambino.
-Allora? Come lo chiamiamo? -
-The Irish project -.> > > >
Dall'altra parte della scuola, in biblioteca Charlie era rifugiata tra vari volumi di scienze alla ricerca di qualcosa che ispirasse la sua tesina. Ma anche se lei ci metteva una buona dose di impegno la sua testa non le permetteva di concentrarsi su altro che non fossero un paio di occhi azzurri ed un ciuffo biondo. Si sentiva tremendamente una stupida. Lei li su un tavolo a pensarlo mentre lui sicuramente a farsi la bella vita non ricordando già più il suo nome. Potrebbe sembrare deprimente come cosa ma, si era decisamente deprimente.
Una voce conosciuta la risvegliò dai suoi pensieri facendole così alzare lo sguardo.
-Come?- chiese al giovane che le era difronte con un volume di storia in mano.
-Posso sedermi? - chiese sorridendole.
Lei annuì semplicemente osservandolo. Era proprio un bel ragazzo, questo non lo si peteva mettere in dubbio.
-Come mai sei qui? Nel senso l'università non ha una biblioteca?- chiese mettendo in chiaro la domanda.
-Si ma è poco fornita ed Harry mi ha dato la sua tessera consigliandomi di venire in questa -spiegò .
-Tu invece? Perché sei qui?- chiese dopo qualche secondo.
-Studio - alzò le spalle.
-Nell'ora di pranzo? - tirò su un sopracciglio.
-Non ho fame- rispose. Ed era tremendamente vero. Charlie Wilson era a una settimana che non aveva appetito. In più certi alimenti gli ricordavano troppo il biondo. Come la pizza, suo piatto preferito o la nutella che gli faceva venire in mente quel pomeriggio alternativo . E lei prontamente li evitava come la peste.
-Charlie, lo so che noi due non siamo tanto amici ma vedo che stai male. Forse ti sto pure antipatico ma non vorrei mai che la colpa sia del mio fidanzamento con..-
-Non dire stronzate Louis. Tu non mi stai antipatico, anzi sei un bravo ragazzo e sono molto contenta che Harry abbia trovato un campano come te. L'unica cosa che mi ha infastidito è che Harry non me ne ha parlato prima, in fin dei conti sono pur sempre la a sua migliore amica-.
-Aveva paura che lo giudicassi -.
Charlie alzò lo sguardo -Non mi sarei mai permessa - rispose atona. Come aveva potuto pensare che lei lo avrebbe giudicato?
-Comunque sono molto contenta per voi. Siete carini assieme- sforzò un sorriso.
-Wow. Siamo carini con quella faccia?-ne fece una buffa anche lui che la fece sorridere veramente.
-Quella faccia non era per voi- sospirò infine abbassando lo sguardo.
-Niall? - chiese.
-Niall - biascicò.
-Forse Niall diventerà il nostro sempre - disse il ragazzo con voce mielosa citando una frase di un libro.
-No, ti prego basta- piagnucolò lei.
-Allora? Cosa ha combinato l'irlandese? - chiese avvicinandosi alla giovane e mettendosi comodo per il racconto.
Charlie sorrise intenerita da quella scena, infondo era un bravo ragazzo e magari un buon amico.Spazio autrice:
IL VIDEO DI SKH
DRAG ME DOWN
HARRY CON DUE CHIGNON
CREPO MALE.
Comunque sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia. Che ve ne pare? Spero che vi piaccia anche se non c'è tanta azione.
Vorrei ringraziarvi ancora perchè la storia è arrivata a 4.96 k. Lo so che non è molto ma per me è un traguardo enorme.
Se volete potete passare anche da un altra mia storia che ho iniziato su Luke Hemmings. Non è come le solite, comunque se volete passare e magari lasciare una stellina o un commento mi farebbe molto piacere.
A presto.
Adios chicas.
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The Correspondent|| Niall Horan
Fanfiction-Allora- la ragazza appoggiò i gomiti sulla superficie di plastica nera e sporgendosi in avanti -come mai sei venuto in Inghilterra? - -Da noi era vacanza - disse alzando le spalle. A quelle parole Charlie si rattristò un pochino, sperava che il...