Il campanello di casa Horan suonò per la seconda volta in quella giornata.
Una testolina bionda corse ad aprire la porta trovandosi di fronte due figure imponenti e due più piccole.-Zio Harry!- urlò catapultandosi tra le braccia dell'uomo che gli stava di fronte.
-Ometto!- lo salutò calorosamente stringendo a se il piccolo dagli occhi verdi.-Ah si? Lucas, mi offendi nel profondo! Credevo di essere io il più bello- disse il suo compagno.
Il bambino si staccò per andare ad abbracciare il liscio mormorandogli sull'orecchio: -Sei tu il mio preferito, ma se lo scopre zio Harry rinizia a farmi i regali come quelli dell'anno scorso. E lo sai pure tu che odio i brillantini sulle scarpe- fece riferimento al paio di stivaletti che gli erano stati regalati. Erano carini tutto sommato, o almeno era quello che aveva pensato non appena li aveva venduti, ci aveva fatto un bel gruzzoletto.-Piccolo, io ci convivo da 17 anni ormai- gli strizzò l'occhio ed entrò con la sua piccolina al seguito.
La chiamava piccolina anche se Marie aveva ormai 11 anni, come Jackson suo gemello. Louis ed Harry li avevano adottati quando i due avevano ancora 7 anni e all'epoca erano due teneri bimbi innocenti. Ora erano due pesti che presto sarebbero entrati nell'adolescenza.Marie a quel punto si staccò ed andò a salutare le sue zie acquisite.
-Posso aiutarvi in qualcosa? - chiese mettendo in mostra quei dentini bianchi. Subito si procurò le occhiate delle tre donne presenti nella stanza.-Mary!- urlò la piccola coetanea di casa Horan. Le corse in contro per poi abbracciarla calorosamente. Era una sua mania abbracciare tutte le persone, l'aveva ereditata dal padre.
Vanessa sciolse l'abbraccio puntando i suoi fanali azzurri in quelli castani della migliore amica.-Allora, venite ad aiutarci? - chiese la padrona di casa sorridendo complice all'amica. Le due sarebbero diventate come loro, non c'erano dubbi.
-Si mamma- rispose la bruna.
-Allora, Marie e Margò si occuperanno di quello mentre tu, mostriciattolo, vai a prendere i piatti nel salotto- ordinò la donna dagli occhi verdi le varie postazioni da occupare.
La bimba mosse il capo in un segno positivo e si incamminò nella stanza gremita di persone. C'erano quasi tutti, mancava solo la famiglia Payne.-Hai bisogno di aiuto Vane?- le chiese premuroso il padre che era seduto con la figlia minore sulla poltrona.
La bimba in tutta risposta scosse la testa facendo oscillare i numerosi ricci di un castano chiaro.
-La mamma ha chiesto a me, non a te- gli fece una linguaccia prima di prendere il materiale che le serviva e scappare nella cucina.Nel frattempo tutti gli uomini erano riuniti nel grande salone della casa. Chi teneva in braccio i propri figli, come Niall con la piccola Hayley; chi a conversare o a giocare come i piccoli Jackson, Lucas e Thomas. Chi a ricordare i vecchi tempi come Zayn, Louis ed Harry con l'aggiunta occasionale di Niall.
Dopo pochi attimi risuonò per l'ultima volta il campanello, dovevano essere i Payne. Niall si alzò con la piccola ancora in braccio ed andò ad aprire, come avrebbe fatto un buon padrone di casa.
Alla porta trovò Liam con la sua bella famigliola composta dalla moglie Claudia e dalla piccola Lysa di appena due anni.
-Amico, da quanto tempo - scherzò Niall trovandosi di fronte il vecchio compagno di avventure visto solo poche ore prima.
Lo fece entrare e si scambiarono un abbraccio veloce per poi salutare Claudia, una donna molto bella e dai tratti vagamente asiatici anche se non lo era. Erano sposati da ormai cinque anni e i due si stavano costruendo una solida famiglia.
Sentirono la voce di Charlie provenire dalla cucina che annunciava che il banchetto sarebbe iniziato a breve.Si iniziarono a sedere tutti e quindici i presenti nei loro posti, contrassegnati da un bigliettino con il nome.
Iniziarono tutti a mangiare e a parlare ricordando i vecchi tempi e tutte le cazzate fatte in quei quindici anni della loro comitiva. Tutti avevano trovato il loro compagno, chi prima come Louis ed Harry e chi dopo, come Liam che aveva ricevuto diversi due di picche dalle ragazze, soprattutto da Sophia che lo aveva tradito con un suo collega. Ma ora erano tutti felici e contenti con la propria famiglia.Charlie guardò con un sorriso fiero tutta la tavolata, aveva una vita da favola con amici e parenti.
Si chiese per la prima volta in quindici anni cosa sarebbe successo se quel giorno di scuola avesse accettato la proposta di Harry e quindi avesse scambiato il suo indirizzo con quello dell'amico. Molto probabilmente le cose alla fine sarebbero finite nello stesso modo perchè lei avrebbe presentato Harry a Louis e Zayn a Margò. Ma non era tanto sicura che l'irlandese, che ora aveva al suo fianco, avrebbe raggiunto l'Inghilterra per Harry. Capiva che al riccio piaceva il pene ma al biondo piaceva qualcos'altro, ed i suoi figli ne erano la conferma.
Una mano fredda si appoggiò sul suo ginocchio e la fece rabbrividire nonostante la donna portasse dei pantoloni lunghi. Guardò con un soppracciglio alzato il marito che le mimò un 'Ti amo'.
Sorrise per le parole che le ripeteva almeno due o tre volte al giorno prima di dire 'Anch'io'.
E non pensò più ai se o ai ma, ma solo alla loro felicità. E la sua comprendeva tre marmocchi in giro per casa e il suo biondo tinto.The end.
Spazio d'autrice :
Ed eccomi qui per l'ultima volta in questa storia. Mi duole il cuore sapere che tutto ciò che ho costruito è finito, spero che vi sia piaciuta nel complesso. Ammetto che questa è stata la mia prima fan fiction e non riesco neancora a credere che io abbia messo un punto a tutto questo. Non farò un capitolo con i ringraziamenti anche se non saranno mai abbastanza visto che avete fatto arrivare la storia a 23 k e, lo so che non è molto ma per una semplice ragazza è anche troppo.
Io continuerò a scrivere e, ho pubblicato anche una cosuccia su Michael Clifford. È una one shot abbastanza intensa visto che supera le 7500 parole e, niente. Ora la smetto di farmi pubblicità.
Spero di risentirvi tutte in qualche modo e che Charlie e Niall vi abbiano lasciato un segno.Ora vado.
Adios chicasss.Ve se ama
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The Correspondent|| Niall Horan
Fiksi Penggemar-Allora- la ragazza appoggiò i gomiti sulla superficie di plastica nera e sporgendosi in avanti -come mai sei venuto in Inghilterra? - -Da noi era vacanza - disse alzando le spalle. A quelle parole Charlie si rattristò un pochino, sperava che il...