-Oh no. Tu non hai capito. Hai fatto anche troppo ed ora è arrivato il momento di ricambiare- disse il biondo beffardo.
Charlie, che era sotto cercò di liberarsi. Inutile dire che il tutto risultò inutile, Niall era più grande e più forte di lei.
Afferrò saldamente la maglia della ragazza e gliela strappò di dosso.
L'inglesina arrossì ancora di più e si portò una mano al petto per coprirsi il più possibile dagli occhi attenti di Niall. Infatti quest'ultimo era rimasto paralizzato, non credeva che la sua piccolina avesse un corpo così grazioso e perfetto. Nella sua testa usò questi due aggettivi per non pensare al provocante e al sensuale. Percorse millimetro per millimetro di pelle fin quando i suoi occhi non si imbatterono nella poca stoffa che le copriva il seno.
-Carino il reggiseno - scherzò alludendo al capo intimo della giovane. Aveva infatti una stampa molto redicola, degli orsetti su tutta la superficie con uno sfondo azzurro chiaro.
-Ah bhe sentì chi parla. Non sono sicura che i tuoi boxer siano tanto meglio-
Il biondo la guardò divertito per poi alzarsi parzialmente sulle ginocchia. Si slacciò i bottoni dei pantaloni e li lasciò scivolare mostrando un normalissimo paio di boxer neri con la scritta Calvin Klein sull'elastico.
Oltre alla vista 'paradisiaca' che aveva già la ragazza del busto di Niall ora ci si metteva pure il rigonfiamento dei suoi boxer. Lo stava guardando con occhi sbarrati e mordendosi il labbro inferiore quando il giovane scoppiò a ridere.
-Se lo continui a guardare non uscirà-
Al che l'inglese arrossì il triplo e, se il suo colore fosse stato confrontato con un altro sarebbe stato della stessa tonalità del pomodoro. Deglutì rumorosamente portando lo sguardo sulla parete della sua stanza. In quel momento la tinta azzurra le sembrava incredibilmente interessante.
Era talmente concentrata sulla parete che non si accorse, o per lo meno fin quando i due corpi non furono a contatto, che il petto di Niall faceva una pressione alquanto piacevole sul suo seno.
Il biondo non era ancora contento.
Voleva sfinirla senza usarla. Sapeva che era ancora vergine e, per quanto gli sarebbe piaciuto scoparla non poteva fare a meno di pensare che la prima volta di Charlie sarebbe avvenuta con la persona amata. E di certo l'inglese non provava quei sentimenti nei suoi confronti. Non che lui li provasse, ma le voleva un bene dell'anima e il suo cuore ci rimase un po male a quei pensieri. Così portò la testa nell'incavo del collo iniziando a dare una certa attenzione ad un pezzo di pelle biancastra.
Charlie boccheggiò un paio di volte prima di lasciare nell'aria un gemito strozzato. Niall sorrise nella sua pelle.
- N-Niall- disse tutto d'un fiato -Sono vergine- gli ricordò infine.
-Lo so- la sua voce era roca e tremendamente sensuale a tal punto che fece venire i brividi alla ragazza.
-Stai tranquilla. Non ho intenzione di scopare - disse non staccando la sua bocca dalla pelle. Aveva un sapore così buono che l'avrebbe succhiata per tutta la vita. Si staccò solamente quando quella zona di pelle era di un rosso tendente al viola. Guardò il succhiotto un paio di secondi pensando che era un capolavoro.
Charlie stava riprendendo fiato ad occhi chiusi. Durante la procedura
aveva ansimato e boccheggiato come una demente stringendo con le sue mani i ciuffi biondi del ragazzo. Ma nonostante ciò pensava che era stata la cosa più bella della sua vita.
Fece per alzarsi ma Niall la rispinse verso il pavimento e continuò la sua tortura. Iniziò dalla macchia violacea a baciare ogni centimetro di carne esposta. Bacio dopo bacio arrivò vicino all'ombelico della giovane. Prese il barattolo che non aveva ancora usato. Immerse il dito per poi tirarlo fuori con una montagnola di crema. Accuratamente disegnò un cerchio attorno all'ombelico per poi metterne anche anche al suo interno. Iniziò a leccare lentamente e sensualmente la Nutella dalla pelle per poi passare al resto. Mise la lingua all'interno della piccola cavità facendo movimenti studiati ai quali la piccola non poté fare a meno di inarcare la schina dal piacere. Appena i due ebbeno finito si acasciarono sul pavimento facendo respiri profondi per calmarsi. Niall pensò che se questo gli era piaciuto non aveva idea di come gli sarebbe piaciuto farlo per la prima volta. Si maledì mentalmente per aver pensato una cosa del genere, anche perché lui non l'avrebbe mai sentita gemere per merito delle sue spinte.
Girò la testa nella sua direzione e la vide con gli occhi chiusi che faceva dei respiri profondi. Doveva ancora calmarsi. Ma era stesa su un pavimento. Così si alzò in piedi mettendole una mano sulla vita e l'altra sotto le ginocchia.
-Ma che?- chiese ancora con il fiato corto la giovane sentendo il contatto con quelle mani per poi lanciare un piccolo urletto di spavento non appena fu alzata da terra.
Subito si aggrappò al collo di Niall ed appoggiò la testa sul suo petto.
-Riposati, va bene- disse il biondo distendendola sul letto ancora senza maglia.
Fece per andarsene ma la tenera voce di Charlie lo fermò.
-Niall- lo chiamò lei. Il biondo si girò per guardarla, sembrava una bambina piccola. Ma era bellissima con quei ciuffetti castani leggermente scompigliati che le ricadevano sulle spalle. Si fermò alle spalle perchè sapeva che se avrebbe posato il suo sguardo sul resto del corpo non lo avrebbe più tolto.
-Dove vai?- chiese debolmente.
-Torno da Liam, ci vediamo domani piccola mia -e le regalò l'ultimo sorriso di quel giorno.Spazio autrice :
Ahah, lo so sono cattiva ma non volevo che il tutto succedesse così in fretta e senza passione. Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto perchè se non è così non posso farci nulla.
Nella foto sopra fate finta che il ragazzo sia biondo. Giuro non ho trovato altre immagini.
Prima di tornare in Nialland volevo ringraziare tutti quelli che commentano, votano e leggono.
Grazie :)
A presto.
La scrittrice.
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The Correspondent|| Niall Horan
Fanfiction-Allora- la ragazza appoggiò i gomiti sulla superficie di plastica nera e sporgendosi in avanti -come mai sei venuto in Inghilterra? - -Da noi era vacanza - disse alzando le spalle. A quelle parole Charlie si rattristò un pochino, sperava che il...