Le settimane erano passate, e con esse anche i vari litigi. Margò aveva ripreso a parlare con Charlie e finalmente il fantomatico trio si era riunito. Con il tempo anche le cose in casa Wilson sembravano essersi migliorate, Charlie e sua madre avevano ripreso le loro abitudini e si ignoravano, forse un po di meno. Ma era una cosa normale, le due non avevano mai avuto un buon rapporto, anzi si potrebbe dire che questo fosse il loro periodo migliore. Con Elsa le cose erano andate sempre meglio. Le due, almeno una volta alla settimana si ritrovavano nel letto di una e iniziavano a spettegolare e a raccontarsi gli avvenimenti delle loro vite. Da quando la piccola Wilson aveva trovato la sorella in lacrime si era sentita tremendamente in colpa perchè sapeva che per lei non c'era stata, così aveva deciso di far cambiare le cose. Ora più che sorelle sembravano migliori amiche, e la cosa non poteva farle più felici di così.L'unica cosa che il passare dei giorni non era riuscito a riportare era un irlandese biondo che faceva impazzire il mondo. Ovviamente l'unica ad essere impazzita era lei che quando la sua mente non era occupata a studiare pensava sempre al suo amico. Alla sua pelle bianca come il latte e a quelle guance che erano leggermente colorate di rosso. A quegli occhi azzurri che le ricordavano il cielo ma allo stesso tempo il mare, due cose completamente diverse ma allo stesso tempo perfette. E poi quei suoi capelli biondi, anche se tinti che erano perfetti e morbidi al tatto.
Le settimane erano passate anche per gli esami, e quello era il fatidico giorno dell'orale. Circa una settimana prima aveva fatto tutti i vari scritti e le sembrava che fossero andati anche fin troppo bene. Ma l'ultima parola doveva ancora essere detta. Infatti quello stesso giorno avrebbe dovuto esporre tutti i vari argomento davanti ad una serie di professori. Inutile dire che l'agitazione non le aveva fatto chiudere occhio la notte precedente ed ora aveva delle leggere occhiaie sotto gli occhi, quelle che il correttore non era riuscito a coprire.
Era nel piccolo cortile davanti alla scuola con la sua bella combriccola formata dai suoi due migliori amici e dai loro rispettivi fidanzati. Eh si, alla fine anche Margò aveva trovato una persona capace di sopportare i suoi scleri a qualsiasi ora. Certo l'unica cosa che le aveva fatto un certo effetto era LA persona; ed essa era proprio Zayn Malik in carne ed ossa. Ma finché lui la trattava con rispetto e non la faceva soffrire a lei sarebbe andata bene.
L'altra coppia, quella formata da Harry e Louis era più affiatata che mai. Ora si facevano vedere per le strade di Londra mano nella mano a scambiarsi qualche rapido bacetto davanti alle vetrine dei negozi. Ovviamente le critiche sulla loro relazione non erano mancate ma altrettanta gente si era complimentata con la coppia, insomma si veda va lontano un miglio che i due erano innamorati.
Anche Louis era diventato amico di Charlie, non uno di quelli a cui confidi tutto ma uno di quelli a cui basta uno sguardo per capire cosa senti. Infatti Louis si era presentato alcune volte a casa di Charlie con un buon gelato al cioccolato e un film strappa lacrime solo per farla sentire meglio. E lei lo adorava.-Charlie cerca di calmarti - le disse Harry vedendo che l'amica continuava a fare avanti indietro per il cortile borbottando parole poco carine.
-E se va male?- chiese unendo le due mani tramanti cercando di farle smettere. Era tutto il mattino che si lamentava, aveva paura che l'esame sarebbe stato un fiasco totale.
-Andrà benissimo Charlie - le sorrise Margò alzandosi dal muretto per abbracciarla.
Stettero alcuni secondi così, l'una nelle braccia dell'amica fin quando una voce richiamò la più piccola.
-Signorina Wilson, la stiamo aspettando- disse duramente la professoressa di matematica.
Tutti la guardarono staccarsi impacciatamente e sorridere a tutti prima di girarsi.
-Forza Charlie, vai li e spacca i culi!- gli disse Louis prima che la giovane sparisse dietro le porte di vetro con l'insegnante.Era appena uscita dall'aula. L'esame era andato benissimo e non vedeva l'ora di sapere il risultato finale. Si diresse verso l'uscita principale, voleva raggiungere i suoi amici il prima possibile e lasciarsi alle spalle quella scuola.
Però quando fu nelle vicinanze della segreteria si fermò incuriosita da una voce maschile che stava litigando con la segretaria di turno.
-Mi risponda la prego. Voglio solo sapere se ha già fatto l'esame. Nulla di più- si lamentò la voce maschile.
Doveva amettere che aveva un certo che di familiare, forse era il fidanzato di qualche sua compagna di classe. Scartò ben presto l'idea ragionando, se fosse stato un fidanzato avrebbe saputo l'orario e il giorno. Ma alla fine decise di farsi i cavoli suoi continuando per la sua strada. Aveva finalmente finito tutto e non vedeva l'ora di uscire da quel manicomio.
Ma, mentre si diresse verso l'uscita non poté non notare il ragazzo biondo ed alto di spalle a cui apparteneva la voce appena sentita.Le sue mani ripresero a tremare come prima dell'esame.
Il cuore a scalpitare, quasi volesse uscire per rinchiudersi in uno stanzino buio e non uscirne mai più.
Si diede mentalmente della stupida, non era possibile una cosa del genere. Perché, cazzo non era fottutamente impossibile, lui era in Irlanda, non in Inghilterra. Fece un respiro profondo pensando che fosse solo una sua impressione e che quello in verità non era altro che un amico di qualche sua compagna. Ma nell'esatto istante in cui il ragazzo si girò le si formarono delle calde lacrime sugli occhi e la sua bocca si schiuse leggermente per la sorpresa. Lui si limitò a sorriderle e correrle in contro per stringerla al suo petto dopo tanto, troppo, tempo.
La mente della ragazza però continuava a ripetere solo una cosa 'non abbracciarlo'.
Non poteva farsi una cosa del genere dopo che lui l'aveva fatta soffrire per più di un mese. Non poteva permettersi di usare i suoi semtimenti e farne ciò che voleva come se fossero creta da plasmare con le mani. Non dopo quelle cose che le aveva detto per messaggio. Non dopo averle detto che era solo una fottuta ragazzina viziata. Semplicemente non sarebbe stato giusto.
Ma fanculo tutto. In quel momento un suo abbraccio era tutto ciò che le serviva. Voleva sentire il suo profumo dolce accarezzarle la pelle fino a nauserla. Voleva sentire le sue braccia sulla sua vita che la stringevano come se non ci fosse stato un domani.
Perchè per quanto possesse ammetterlo la piccola Charlie aveva bisogno di lui. E questo perchè è fottutamente innamorata di Niall Horan.Spazio d'autrice :
Okay, non odiatemi per l'enorme ritardo ma ho avuto poco tempo tra gli esami di recupero e monate varie. Ora sono libera *finalmente* se non fosse per il fatto che mercoledì ri inizia la scuola.
Mi credete se vi dico che sono già stanca?
Anyway, che ne pensate del capitolo? Io trovo l'ultima parte dolciosa, insomma Charlie capisce finalmente i suoi sentimenti per Nello.Lo so che non vi fregherà nulla ma ho finalmente un corrispondente dall'America .
ROSICATE.Ah, prima di lasciarvi volevo ringraziarvi perchè ho visto che la storia è arrivata ad oltre 7k.
Non so come ringraziarvi.Ora vi lascio, tanto lo so che nessuno sarà arrivato fin quì infondo perchè è una palla.
Adios amigassss.
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The Correspondent|| Niall Horan
Fanfic-Allora- la ragazza appoggiò i gomiti sulla superficie di plastica nera e sporgendosi in avanti -come mai sei venuto in Inghilterra? - -Da noi era vacanza - disse alzando le spalle. A quelle parole Charlie si rattristò un pochino, sperava che il...