~Capitolo 13

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I Giorni trascorsero tranquilli, il mio pancino aumentava sempre di più.

Joseph mi ha spiegato come avverrà il parto, tutto potevo immaginarmi ma non questo.

Sono sempre stata una ragazza, che il padre non la faceva uscire perché troppo geloso. Andavo solo a scuola, e nessuno me l'ha mai detto.

Joseph mi ha detto, che crede che non sarà molto doloroso. E io lo spero non sopporto proprio il dolore. Ma non mi interessa spero solo che il mio bimbo o bimba nasca sano.

Qui è sempre molto tranquillo, io Joseph stiamo sempre attaccati, non ci stacchiamo un secondo.

Non usciamo di casa, e teniamo tutto chiuso. Ma credo che le provviste non bastino. La guerra non termina, io sono al 4 mese e manca poco. Voglio essere libera, anche se non mi dispiace di stare qui con Joseph. Però vorrei poter uscire, andare a fare la spesa. Far vedere al mondo il mio pancino, comprare qualche vestitino per il mio bambino. Cose da mamma.
Voglio semplicemente vivere, chiedo molto?

Improvvisamente bussarono alla porta, avevo paura. Mai nessuno aveva bussato alla porta, nessuno doveva accorgersi di noi. E se sono i soldati? Se ci hanno trovato? Se uccideranno Joseph, me e il nostro angioletto prima di venire al mondo. Joseph arriva subito da me, e mi tiene stretta.

-Joseph chi può essere?

-Non lo.

Vai in stanza, apro io.

Ero nascosta dietro il muretto del salotto, volevo vedere.

Quando aprì la porta vidi una vecchietta.

-Buongiorno signora

Le disse gentilmente Joseph

-Buongiorno

Disse l'anziana signora alla porta.

-Voleva qualcosa signora?

-No scusa il disturbo, sentivo dei rumori. E sapevo che la casa era disabitata.

-Si non ha da molto che sto qui.

-Vabene, arrivederci e scusi il disturbo.

Joseph chiuse la porta alle spalle, e io tirai un sospiro di sollievo.
Andai da Joseph e lo abbracciai.

-Che spavento Joseph.

-Tranquilla, qui non ci trova nessuno.

Volevo credere alle sue parole, alche se avevo un brutto presentimento. Quella vecchietta non mi piaceva.

E se avrebbe raccontato qualcosa a qualcuno? Se avrebbe detto qualcosa ai soldati e ci sarebbero venuti a prendere?

L'ansia saliva un'altra volta, che paura. Dovevo scacciare quei pensieri dalla mia testa. Faceva male sia a me, che al bambino.

Joseph mise la musica, come facevamo ogni volta per alleviare la tensione. E per far passare il tempo. Mi prese per mano, e iniziammo a ballare. Mi rilassavo quando ballavo con lui, inoltre era un bravissimo ballerino.

Ma poco dopo un'altro suono ci disturbò, qualcuno era di nuovo alla porta.

-Tranquilla sarà dinuovo quella vecchietta.

Mi ripeteva, ma io sapevo che questa volta non era cosi.

Prima di aprire stavolta, Guardò dalla serratura. Subito dopo corse verso di me, era pallido. Sapevo chi era dietro la porta.

-Anne qualunque cosa accada, non dire a nessuno che sei incinta va bene? Sono loro Anne.
Ti prometto che vi salverò, in qualsiasi modo. Ma io vi salverò.
Stammi vicina, non ti allontanare va bene? Ti amo amore mio

E mi diede un bacio

Ero terrorizzata, il campanello non smetteva di suonare. Ci avviciniamo alla porta, e l'aprì velocemente.

-Trovati finalmente

Di nuovo lui, quel soldato che aveva ucciso mia mamma che nemmeno ricordavo il nome.
Quanto potevo odiare quell'uomo? La mia anima lo disprezzava così tanto, che avrei voluto sputargli in faccia.

Di lato invece, c'era l'anziana vecchietta. Brutta stronza, è stata lei.

Entrarono tutti c'erano qualche 10 uomini. Buttarono a terra Joseph, e iniziarono a prenderlo a calci, pugni.

Io urlavo piangevo, ma un soldato mi aveva presa.

Joseph urlava di lasciarmi stare, ma 4 soldati lo stavano letteralmente uccidendo.

-Che pensavi Joseph? Di poter fuggire con questa ebrea, buttana? Eh pensavi che non vi avremmo trovati. Traditore, sei un traditore. Scappare con una ebrea. Che schifo, vergognati. Sto ancora pensando a come farvi morire? Vi mando a gasare a tutti e due? O vi faccio fuori con un colpo di  fucile? O vu torturo?
E tu buttana, Guarda che hai fatto.

A quelle parole Joseph si alzò, riuscì a farsi lasciare dai soldati.

-Lei non è una buttana, e tu non la toccherai nemmeno con un dito hai capito?

Iniziò a prenderlo a pugni, calci.

Ma i soldati lo ripresero.

Mentre quell'uomo schifoso si puliva il viso sanguinante diceva.

-Portateli nel camion, sarà il superiore a decidere che fine fargli fare.

Portarono me e Joseph nel furgone, ci buttarono li dentro come immondizia. Per fortuna prima di cadere Joseph mi prese, per evitare di sbattere il mio pancino. Sarebbe stato fatale per il mio bimbo. Mi misi vicina a Joseph, e lo abbracciai fortissimo.

Non so cosa ci sarebbe accaduto, spero solo che dio mi ascolti. Che non faccia morire il mio bimbo ancora non nato, e neanche a Joseph.

Io questa vita, Voglio viverla.

~La mia salvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora