~Capitolo 15

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La sveglia suonò presto, Mi svegliai con i bambini che giocavano e buttavano voci. Le donne erano già alzate che preparavano la colazione, invece gli uomini erano ancora a letto.
Dopo aver dato un bacio a Joseph, mi alzai. Ho dormito bene, stretta stretta a Joseph. Non desideravo altro.

-Buongiorno

Salutai le altre ragazza.

-Vai a dormire un altro po Anne, hai bisogno di riposare.

-Sto bene Nancy grazie, avete bisogno di aiuto?

Nancy era la mamma di Joe e Lily due meravigliosi bambini.
Era una donna molto bella, Alta e un fisico perfetto anche dopo due gravidanze.

-Se vuoi aiutarci pulisci le fragole, i bambini li adorano.

Inizia a pulire le fragole, e mentre pulivo di nascosto ne mangiavo qualcuna. Qui non rischio, anche se mi vedono. :)

Mi sentì afferrare di dietro da due braccia possenti, le sue mani si appoggiarono subito nel mio pancino.

-Basta mangiona, così li mangi tutte.

Era Joseph, Quanto potevo amare quest'uomo. ?

-Io mangiona? Tu invece sei un dormiglione.

Dopo aver finito di pulire le fragole, lo abbraccia mettendomi in punta di piedi. Anche dopo averlo tenuto fra le mie braccia tutta la notte, lo volevo ancora qui vicino a me. Non ne avevo mai abbastanza di lui.

-Che bella coppia che siete

Si mise ad urlare Nancy saltellando.

Io e lui in cominciammo a ridere.

-Grazie Nancy

Anche se in quel posto mancava la luce e il sole di fuori, di certo non mancava l'allegria. Si stava benissimo. Siamo stati fortunati a trovare queste persone.

Dopo aver fatto colazione, iniziammo a pulire e rassettare la "casa" non avendo le finestre. Non arieggiava, quindi per evitare il brutto odore ogni giorno si puliva. E io facevo quello che potevo, dato che non mi lasciavano fare quasi niente a causa della mia gravidanza.

Mentre pranzavamo, la signora che all'inizio non ci voleva Doroti, si alzò dal tavolo e disse.

-Lo sapevo che non dovevamo farli venire qui, dobbiamo ucciderlo. È un tedesco. Ho trovato i suoi documenti nella loro borsa. È un tedesco, un assassino che lavorava nei campi di concentramento. Uccidiamolo, e buttiamolo fuori. A lei teniamola, sicuramente sta con lui perché la obbliga!
Perché sei qui tedesco, vuoi ucciderci tutti ehh?

Doroti butto i documenti di Joseph sul tavolo e tutti come una mollo si alzarono dal tavolo, come se ci fosse un topo nella zuppa. I maschi presero i fucili e minacciavano Joseph. Mi sentivo debole, stavo per cadere a terra. Ma dovevo essere forte per salvare Joseph, ci alzammo anche noi. E mi misi davanti a Joseph per proteggerlo.
I bambini iniziarono a piangere, vedendo quei fucili. E si nascondevano ognuno dietro le proprie madri.

Non so da dove presi la forza, ma iniziai a parlare.

-Noo, non sparate. Abbassate i fucili per favore. Io non sto con lui perché mi minaccia, sto con lui perché lo amo. Per favore ascoltateci, vi racconteremo la nostra storia e poi sarete voi a decidere. Però per favore, se uccidete lui. Uccidete pure me e il bambino che porto in grembo. Perché io non posso vivere senza di lui, e se adesso lui è ne guai e si trova qui con noi anche se è tedesco, non è perché vuole farvi deportare nei campi. Ma per me, perché lui mi ama. Perché si, io e lui ci siamo innamorati. Quindi abbassate i fucili, sediamoci e ne parliamo.

Uno di loro disse

-Sedetevi, e tu assassino parla.

Ci sedemmo come ordinato. Joseph iniziò a parlare.

-Allora ragazzi, Scusatemi se non vi ho rivelato la mia vera identità. Ma non lo fatto per la persona che amo, e per mio figlio. Sono un Comandante delle SS, il mio lavoro era di uccidere e deportare gli ebrei nei campi. Ma io non sono mai stato a favore di queste cose, ma dovevo farlo per forza. Sia per mio zio, e anche perché se non venivo qui mi uccidevano. Ma ho sempre cercato di salvare ebrei, voi non lo sapete ma lo fatto anche con voi. Quando sono venuto qui con gli altri soldati, mi sono subito accorto di quel l'armadio. Ma non lo fatto notare a nessuno. Per questo sono venuto qui, quando vidi Anne per la prima volta, mi innamorai subito di lei. Fu un'amore a prima vista. La portai con me, nella mia casa del campo facendo credere a tutti che la violentato giorno e notte. Ma non era proprio così.
Siamo stati li un po di mesi, ma quando Anne mi ha detto che aspettava un bambino siamo per forza dovuti scappare dal campo. Con il tempo se ne sarebbero accorti, e saremo morti tutti e tre. Siamo andati in una casa che mi lasciò mia nonna, che era ebrea. Nessuno sapeva di quella casa, e potevamo restare li ma una anziana signora ci venne a bussare un giorno, e insospettendosi perché non uscivano mai di casa chiamò i soldati che ci trovarono. E poi sapete cosa è successo. Io non ho mai pensato che voi ebrei foste una minaccia, non ho mai accettato di uccidere gli ebrei. Per fortuna sono riuscito a salvarne molti. Ma se che dio non mi perdonerà mai, per tutti quelli uccisi. Adesso fate come volete, volete uccidermi fatelo. Basta che fate vivere, la mia unica ragione di vita.

~La mia salvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora