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《Non è possibile》

Flashback

"Metti quello nero!" esclama Michael.

"Te l'ho già detto, Michael, non mi travestirò per Halloween" alzo gli occhi al cielo andandomi a stendere sul letto.

"Perchè no, io sarò il tuo el diablo e tu la mia santa muerte" sorride salendo sul letto.

Lentamente sale su di me fino ad arrivare con il suo viso sul mio. Ammiro i suoi occhi grigi, li amo. Con il dito faccio il contorno dello scheletro che si è disegnato sul volto, ma solo su metà del viso.

Oggi

Lascio scivolare il vestito nero che ho scelto lungo il mio corpo. Poi afferro la matita e disegno quello che è uno scheletro su metà del mio volto. Infine, aggiungo un rossetto bordeaux dall'altra parte.

Afferro gli stivali neri con i lacci e mi siedo sul letto per indossarli. Inevitabilmente ripenso a Michael, a quella sera.

"Michael..." sussurro mentre mi lascia una scia di baci lungo il collo.

Sospiro mentre scende e afferra i miei stivali. Mi fa segno di sedermi e fa scivolare una mano lungo il mio polpaccio, fino a salire alla coscia. Ci lascia un dolce bacio per poi aiutarmi a indossare gli stivali.

Raggiungo lo specchio e guardo il mio riflesso. La festa dev'essere già iniziata, ma io ho voluto prendermi un po' di tempo in più.

Il suono del telefono cattura la mia attenzione. Mi avvio alla scrivania e lo afferro, leggendo il messaggio.

Divertiti stasera alla festa stellina,

papà

Questo era il messaggio in codice dal professor Rivera, ovvero il mio finto padre Isaac.

Significa che si sono parcheggiati poco lontano dall'istituto, quindi io e Nathan dobbiamo entrare in azione.

Prendo un bel respiro e afferro la chiave della stanza e il giacchetto in pelle.

Michael, ragazzi, arriviamo a salvarvi, penso chiudendo a chiave la stanza.

Scendo le scale fino ad arrivare al piano delle aule. Mentre attraverso il lungo corridoio, sento già la musica arrivare dalla stanza in fondo e intravedo luci colorate muoversi per la stanza tramite la porta lasciata aperta.

Nathan dev'essere già dentro, ha detto che aveva appuntamento con Jake mezz'ora prima per andare a prendere Kaylee e correggere il punch.

Mi avvio tra la calca di studenti, ovvero, di cacciatori per raggiungere i divanetti, dove mi sono data appuntamento con Nathan, ma quando arrivo, lui non c'è. Ma al suo posto ci sono Jake, Kayle e Cole. Ma lui dov'è?

Mi faccio coraggio e li raggiungo.

Ma prima di arrivare, qualcosa cattura la mia attenzione. O meglio, qualcuno.

Lo osservo mentre in lontanza, tra la folla, si fa strada voltandosi nella mia direzione. E a rallentato vedo la figura di Michael di fronte a me.

No... non è Michael.

Ricci scuri, un completo nero, muscoli, è Kyler.

Mi scruta da lontano, facendo passare lo sguardo lungo tutto il mio corpo fino a fermarsi sullo scheletro sul mio volto, come il suo, solo sul lato opposto.

Sono pietrificata mentre lentamente mi raggiunge senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.

In sottofondo parte What Is Love di Haddaway e gli studenti ai miei lati iniziano a spingermi un po' troppo. Così il mio polso viene catturato dalla presa di Kyler che mi avvicina a se per raggiungere il mio orecchio.

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