OMEGA | The Rebel Moon Saga

10.

Sono in agitazione? Ovvio che lo sono. Ho passato una nottata insonne? Si, è andata proprio così.
Sono rimasta con Nathan finchè non è crollato e allora gli ho dato un bacio sulla guancia rimboccandogli le coperte prima di lasciare la sua stanza, e cercare qualcosa d'altro da fare. Ma oltre ad un giretto notturno, l'unica cosa che ho fatto è stata leggere e fissare il soffitto aspettando di riuscire a prendere sonno. Ieri pomeriggio ho parlato con Crystal, era davvero molto stanca, ma ha trovato un modo per placare il mio lupo più a lungo. È una sorta di oggetto incantato, più o meno come facevano i vampiri contro la luce prima di evolversi. Usavano un anello che gli permetteva di uscire alla luce del sole senza bruciarsi.

Il mio invece è un ciondolo, con raffigurato un sole e una luna, in ricordo della mia scuola, per ricordarmi chi sono. Ovviamente rigorosamente in argento perchè guai a far dubitare di me, già che mi hanno riconosciuta come una traditrice, è un problema. Comunque, finchè lo avrò al collo, andrà tutto bene, il mio lupo sarà addormentato e quell'Alexander non avrà modo di fiutarmi. Maledetto cacciatore, cosa mi tocca fare per colpa tua, non ti conosco ma già sento un odio profondo nei tuoi confronti. Hai rapito dei lupi, dei ragazzi giovani, e chissà che diavolo gli stai facendo per rubarci la nostra essenza vitale.

La rabbia monta dentro di me mentre stringo le lenzuola nelle mie mani e mi volto su un lato, mantenendo lo sguardo fisso su un punto indefinito.

Mi sbollentisco solo quando la mia sveglia scuola segnando le 8, segno che è ora di prepararmi per andare. Oggi è il mio primo giorno di scuola alla Silver, le lezioni inizieranno fra un paio di giorni, perciò per oggi, mi sistemerò e farò un giro per iniziare a vedere se... non so neanche io in realtà, se trovo qualche pista su dove possano trovarsi. Crystal ha anche rifatto l'incantesimo in questi giorni per localizzarli e confermare che sono ancora lì e più importante, ancora vivi.

Mi alzo dal letto dando una manata alla sveglia facendola cadere sul comodino per farla smettere. Mi dirigo in bagno e mi faccio una doccia veloce, per quanto voglia restare più tempo possibile qui, prima dirò addio a questo posto, meglio sarà.

Appena finisco torno in stanza per indossare i vestiti che ho scelto per oggi, e dato che sarò umana e inizia a fare freschetto, ho optando per dei jeans lunghi scuri e una maglietta con le maniche a tre quarti, ho scoperto che la me umana è molto freddolosa. Probabilmente dal prossimo mese avrò già i felponi di questo passo.

Afferro le mie valigie e ci metto le ultime cose, ovviamente non potrò portare tutto, sarebbero troppo riconoscibili. Mi hanno vietato anche di portare il mio diario e Jackson sapendo quanto ne sono affezionata, me ne ha regalato un altro, sempre nero. Ho preso il mio acchiappasogni in ricordo di Nathan, ma mi è stato vietato di portare gli ultimi ricordi della mia famiglia, le nostre fotografie che ho incorniciato, ma ovviamente ne ho presa una, solo la fotografia e l'ho nascosta nel mio diario nuovo. Per il resto non avevo molto da mettere in valigia, gli incensi, le candele, qualche libro e i vestiti. Ah si, mi hanno dato anche il mio falso telefono, dove hanno inserito solo le cose poco sospette. Ovvero meno della metà della mia galleria, qualche appunto del block notes e numeri a caso, ovvero in realtà quello di Nathan e del professor Isaac sotto il nome di Dad. Cosa che mi fa male... Poi invece per emergenza ci sono i numeri del professor Jackson, Crystal ed Henry sotto falso nome, oh anche quello di Lucas, anche se non ne capisco il motivo. Mi ha dato abbastanza fastidio che guardassero nel mio telefono, ma Josh era quello più capace fra tutti a fare i trasferimenti in poco tempo, certo non c'è niente di che nel mio telefono, ma è sempre il MIO telefono.

Guardo un' ultima volta la stanza mentre sono in piedi vicino alla porta, con la maniglia della valigia in mano... ciao, casa...

Sospiro abbassando lo sguardo, e lasciare la stanza.