4.

368 24 8
                                    

<<Piccola Avy corri, so che ce la puoi fare vai, non preoccuparti per me va tutto bene, corri! Non guardanti indietro va!>> queste sono le paroleche continua ad urlarmi quella giovane ragazza, mentre corriamo nella foresta.

Corro ma mi volto, dalle sue mani esce una strana luce blu, che diventa quasi trasparente, creando come uno scudo, per me e lei.

Si volta a guardarmi e mi sorride <<Sei libera ora, piccola Avy, va. Jackson ti aspetta, fidati soltanto di lui>> annuisco per poi voltarmi.

Riprendo a correre ma la mia gambetta cede, un urlo di dolore lascia le mie labbra mentre cado a terra, è come se si fosse rotta. Poi, anche l'altra, poi la schiena. La mia testa cade all'indietro, facendo illuminare il mio viso dai raggi della luna, mentre continuo ad urlare per il dolore. Ricado in avanti, terrorizzata. Ero solo una bambina... Le lacrime rigano il mio viso, mentre spero che questo dolore finisca il prima possibile. E quando cessa, io sono a terra; ma non sento più l'erba sotto al mio tocco, sotto alla mia pelle, un morbido manto ricopre ora il mio corpo, guardo quelle che ora sono le mie zampe essere di un color nero come la pece. Cerco di respirare aprendo la bocca, che ora è un muso da lupo. Sono, sono un lupo mannaro?!

Spingo un paio di volte prima di tirarmi su ma mugolo quando sento un suono irrompere nei miei timpani <<Ora va!>> ma la verità è che fu stato solo sussurrato.

Poi un altro <<Vieni da me Aveline>> la voce è calma, dolce. Cerco di orientarmi continuando ad ascoltarla mentre mi attira a sè, e riprendo a correre. È così bello ora, un ululato spontaneo lascia le mie labbra per la gioia del momento, di correre veloce fra gli alberi di questa foresta.

<<Ciao Aveline>> un uomo compare davanti a me, non so come abbia fatto, è stato più veloce della luce, più veloce di me. Che cosa è?

Freno portando le zampe anteriori vicine fra loro, poi alzo il muso verso di lui che si china alla mia altezza, per quel che può.

<<Sono il professor Jackson, ricordi? Te ne ha parlato Crystal, la tua amica, sono qui per aiutarti, vieni con me?>> mi porge la mano lentamente e un po' timorosa annuisco posandoci sopra la mia zampa.

Chiudo gli occhi per poi ritrovarmi, una volta riaperti, di nuovo umana.

Una lacrima lascia il mio occhio destro mentre la guardo dritta negli occhi, mi porge un sorriso rassicuramente.

<<Va tutto bene, ricordi?>> annuisco, prima di asciugarmi la lacrima e avvicinarmi a lei.

Mi fermo quando sono a pochi centimetri.

E sgrano gli occhi quando all'improvviso, mi abbraccia.

Lei mi ha salvato la vita.

Lentamente alzo le mani per ricambiare l'abbraccio.

<<Pensavo che tu...>> tento di dire mentre i miei occhi si fanno lucidi ,inizio a vedere sfocato per le lacrime che minacciano di uscire <<Credevo che non ti avrei mai più rivista>>

Si stacca dall'abbraccio asciugandosi anche lei una lacrima prima di voltarsi e afferrare due tazze di the. Una che porge a me, e una a Nathan.

<<Sedetevi, ditemi che succede>> dice andando a prendere le tazze anche per gli altri.

Mi siedo sul divano sotto richiesta solo di Nat ma poso il the, ho lo stomaco chiuso. Inizio invece a giocare nervosa con l' anello che avvolge il mio indice destro.

<<Voi, state insieme?>> domando voltandomi a guardare Henry che sorseggia del the in piedi appoggiato ad un caminetto.

<<Cosa no, noi, viviamo insieme, con Ravi>> spiega subito.

<<Quindi, per tutto questo tempo sapevi cos'eravamo e non hai detto niente?>> mi volto verso l'indiano che mi sorride, prima di chiudere gli occhi e poi riaprirli, rivelando un colore rosso accesso.

<<Un alfa>> rispondo e annuisce, prima di far tornare il colore marrone scuro dei suoi occhi umani.

<<Ravy ha fatto con me ed Henry come io ho fatto con te>> mi spiega Crystal.

<<Non vorrei sembrare indiscreto, ma si può sapere ti cosa state parlando?>> esclama poi Nat, che sicuramente ci sta capendo niente della situazione, lui sa parte del mio passato, ma non tutto.

<<Vedi Nathan>> esclama poi lei richiamando la sua attenzione <<Io e Aveline veniamo dalla stessa casa, una specie di casa famiglia, ma non era come le altre, loro, sapevano cosa eravamo, e poi immaginare quanto potessero essere gentili con noi una volta trovati>> dice ironicamente, ma per andarci leggera <<Io vivevo lì ormai da anni, perchè sapevo come difendermi>>

<<Era una paladina della giustizia per farla breve>> sospiro io ma lei va comunque avanti porgendomi un sorriso.

Odio sentir parlare di questa storia, raccontare del mio passato, ho cercato per anni di rimuoverlo dalla mia mente.

<<Come dicevo, sapevo proteggermi. Perciò ogni volta che arrivava qualche bambino 'speciale' lo aiutavo a scappare. Era il mio compito, quando agli inizi nella scuola c'erano ancora le streghe, li portavo al professor Jackson, che insegna ancora lì, per accoglierli, salvarli, dargli la possibilità di avere una vita>>

<<Ma eri solo una bambina>> sussurra lui.

<<Una bambina con un dono, e non andava sprecato>> ribatte.

<<E poi cosa successe?>> chiede Nat veramente interessato alla storia, io continuo a torturare il mio anello.

<<Riuscimmo a chiudere quella casa, i proprietari vennero, insomma, la casa chiuse, così tornai alla scuola. Ma solo l'anno successivo ci furono litigi, che portarono le streghe alla decisione di andarsene. Alcune si aggregarono ai cacciatori, altre, come me, hanno abbandonato tutto>>

<<E poi abbiamo incontrato Ravy>> interviene Henry con un sorriso.

<<Esattamente, lui ci ha accolto a casa sua, ci ha cresciuti. Come ha fatto con altri prima di noi, li ha addestrati per poi un giorno andarsene, in giro per il mondo, all'avventura>> continua Crystal, guardando un punto fisso, incantata.

<<Bene, ora che sapete la storia di come mai oggi ci troviamo qui, ditemi, di cosa avete bisogno?>> riporto lo sguardo su di lei mentre si sporge in avanti dalla poltrona su cui è.

<<Hanno rapito tre ragazzi della scuola, tre lupi>> parla Henry avvicinandosi e sedendosi accanto a Ravi sull'altro divanetto.

<<Pensiamo siano stati i cacciatori>> continua Nathan <<Pensavamo, Aveline in realtà, ha pensato che tu magari, potessi rintracciarli con la magia?>> chiede ma lei continua ad osservarmi.

So che sperava fossi io a parlare, avrei voluto dimostrarle come sono diventata forte, autonoma, proprio come lei desiderava, ma non ci riesco.

<<Molto bene, lo farò>> annuncia <<Se... sarà Aveline a chiedermelo e dimostrarmi che vale la pena farvi questo favore>> mezzo sorriso sul suo volto.

Prendo un bel respiro mentre la guardo dritto negli occhi, decido si alzarmi e di raggiungerla. Alza la testa tirandosi su con la schiena per poter continuare a guardarmi.

Infilo una mano nella mia borsa per poi estrarre il ciondolo che ero tornata a prendere. Poi afferro la sua mano, la apro, e ce lo poso sopra.

Un sorriso sincero compare sul suo volto mentre posa lo sguardo sul ciondolo dell'amicizia che mi regalò da piccole. Lo realizzò lei, con la sua magia. Una semplice margherita, resa eterna, inserita in un ciondolo molto vecchio, ma sempre bellissimo.

<<Molto bene>> torna a guardarmi sorridendomi.

<<Lo farò, però mi servirebbero degli oggetti appartenenti a questi tre lupi, più sarà qualcosa di molto importante per loro, più facile sarà rintracciarli, perciò, trovateli e poi chiamatemi. Sarò io a venire da voi>> si alza guardandoci uno per uno.

<<E stato bello rivederti Avy>> esclama prima di voltarsi e andarsene.

N.a.

Nuova capitolo! Ecco un po' spiegato il passato della nostra protagonista :)

OMEGA | The Rebel Moon SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora