Epilogo.

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E' passato circa un mese dalla battaglia. Non abbiamo perso nessuno, per fortuna, ma ci è mancato poco, abbiamo avuto molti feriti gravi. Non abbiamo più una scuola. Chi aveva una famiglia è tornato a casa. I pochi di noi senza si sono rifugiati fuori città. Più che casa è un magazzino inutilizzato che ci ha fornito Ravi, ma non ci lamentiamo.

Oggi è il giorno di natale, e anche se non c'è proprio niente da festeggiare, dato che abbiamo perso tutto e Nathan e Isaac nessuno sa dove siano ma possiamo immaginare chi li abbia, i professori hanno pensato potesse essere una buona idea fare un albero di natale e radunarci tutti per cena. Tutti i lupi e vampiri sono i benvenuti.

Sarà un'ora che arrivano persone, studenti con le proprie famiglie. Ognuno ha portato qualcosa di cucinato da loro stessi.

Io sinceramente, non esco dalla mia stanza da almeno una settimana. Ci hanno provato, ma non riesco proprio a trovare dentro di me un briciolo di forza per lasciare questo letto.

Ovvero una bradina messa alla bell'e meglio.

"Si, è di sopra. Non vuole saperne di scendere" esclama Jackson dall'ingresso.

Riconoscerei il profumo della persona che è appena entrata anche da questa distanza si.

Il suo profumo è ineguagliabile.

"Ci penso io..." esclama una terza persona.

Quando dei riccioli varcano la porta e il mio campo visivo, sollevo lo sguardo.

Incrociando quelli di Jonathan Black.

Si, ha funzionato. L'ho salvato. All'inizio non l'ha presa benissimo, era scioccato, ma ha imparato ad accettarlo.

Alla prima luna piena è stato terribile. Gli sono stata accanto, ha sofferto parecchio. Ma l'ha superata.

"No no no! Ti prego fallo smettere" sento piacere Jonathan e il mio cuore si spezza, non posso credere di averlo condannato a questa vita.

Le sue parole mi girano in testa ogni volta che lo guardo negli occhi da allora.

"Sono quasi tutti arrivati" si siede accanto a me.

Scuoto la testa.

"Almeno oggi, Aveline, fallo per me" mi afferra la mano "Ho bisogno di te"

Alzo lo sguardo sul suo.

"No, lo so cosa stai pensando" mi afferra il volto "Aveline mi hai salvato la vita, io ti devo tutto. E insieme salveremo quella di Nathan e Isaac, te lo giuro sulla mia vita"

Sospiro ma annuisco, abbracciandolo forte a me.

"So che puoi farcela Aveline, sei forte, e lo hai dimostrato okay. E si so che non la pensi così, ma è la verità. Hai salvato i tuoi amici e non voglio obiezioni.

Lo guardo "Voglio solo smetterla di perdere le persone che ho accanto"

Abbassa lo sguardo per un secondo ma lo risolleva porgendomi un sorriso.

"A me non hai perso, hai salvato, e ora sono a tua disposizione"

"Jonathan... ne abbiamo già parlato, sarà Lucas il tuo capo branco, non posso esserlo io, ecco guarda" tiro fuori i miei occhi azzurri "Non sono neanche rossi"

"Questo perchè non senti di meritarlo, saranno rossi quando lo accetterai"

"Va bene dai, scendo, basta che la smettiamo di nuovo con questo discorso."


"Dammi 5 minuti" esclamo e annuisce.


Quando esce, mi faccio una doccia veloce e mi cambio.

Quando siamo riusciti a spegnere le fiamme e ad allontanare i cacciatori siamo riusciti a salvare poche cose dalle nostre stanze, ma per fortuna io avevo lo zainetto nella jeep.

OMEGA | The Rebel Moon SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora