26.

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Oggi devo consegnare il tema al quale ho lavorato con Kyler. Lavorato per modo di dire, ci siamo visti solo una volta per questo compito, per il resto abbiamo lavorato ognuno per conto proprio.

Mentre entro in classe di storia della specie, il mio umore è a terra. E la cosa peggiora quando entrando in classe, dopo aver consegnato il compito al professore, uno sguardo è dritto verso di me.

Quello di Nathan.

Ma la cosa peggiore è che quello di Kyler alle sue spalle è puntato verso di lui.

Sospiro e mi vado a sedere accanto al mio amico.

"Buongiorno principessa" esclama ironico lui "Allora, quali informazioni abbiamo che possono tornarci utili riguardo alla missione?"

"Sta zitto Nat, Alexander non ti stacco gli occhi di dosso, scommetto che ci può sentire" sussurro.

Lo guardo voltarsi verso quest'ultimo e sgrano gli occhi.

"Hey amico, non credo ci abbiano ancora presentati, Nathan Ryes" esclama facendogli un cenno.

Mi volto preoccupata verso Kyler, e mi sorprendo di trovare i suoi occhi alla ricerca dei miei.

"E' inutile Nat, Kyler non sa cosa vuol dire socializzare" sbuffo per sdrammatizzare voltandomi nuovamente avanti.

Poi, lo sento alzarsi alla mie spalle. Mantengo lo sguardo dritto mentre con la coda dell'occhio noto che sta venendo a posizionarsi esattamente di fronte a me. Posa le mani ai lati del mio banco ma non ricambio il suo sguardo, faccio finta di niente afferrando la matita e scarabocchiando sul mio quadernino.

Lo intravedo voltarsi verso Nathan.

"Kyler Alexander, cacciatore di antica stirpe" risponde "E se ci tieni a sopravvivere, ti conviene essere tanto simpatico quanto la tua cara amica Aveline Rose"

"Aa-ahm, certo, recepito" borbotta in risposta.

"Non dargli corda Nat, can che abbaia non morde" azzardo io, fin troppo, facendo veramente incazzare quest'ultimo.

"Ne sei proprio sicura Rose? Vogliamo riprovare quel combattimento dell'altra volta Rose? Ci ero andato leggero in effetti, vogliamo vedere come va stavolta?"

Alzo lentamente lo sguardo sul suo, ma a salvarmi è la campanella e l'arrivo di Jake.

"Amico vieni" esclama Price posandogli una mano sulla spalla ma lui non si muove.

"Attenta Rose, la prossima volta non riuscirai neanche a finire la frase"

Cerco di rimanere composta mentre si allontana tornando al suo posto dietro di noi.

"Meno male che ero io quello che se le cercava" mi sussurra Nathan.

Gli lancio un'occhiataccia per poi chiudere il quaderno con un tonfo e cercare di dimenticare cos'è appena successo.

Le ore successive di lezione passano in fretta e quando penso finalmente di poter andare a pranzo con Black, mi ricordo che era ho il lupo da tenere d'occhio.

"Ci dobbiamo sedere al loro tavolo, è l'unico modo per non insospettirli, dovrai fingere al meglio delle tue qualità Nat, è chiaro?"

"Si" gli esce più come un lamento.

Sollevo il mio vassoio e mi avvio al tavolo dove siedo sempre con Kaylee e gli altri.

Appena poso il vassaio, le risate si bloccano e tutti gli occhi si posano accanto a me, su Nathan che posa il suo accanto al mio.

"Ciao" accenna un sorriso il mio amico.

"Nathan, ma che piacere rivederti" esclama Kaylee spostando Jake e prendendo posto accanto al mio amico.

"Anche per me" risponde lui sedendosi. Poi aggiunge "Sono molto curioso di conoscere i nuovi amici della mia cara sorellina Avy"

Sorellina?

"Siete fratelli?" domanda Price ma a rispondere è sempre Nathan, sicuro di sè "No ma è come se lo fosse. Da quando i miei genitori sono spariti a causa di un branco di lupi mannari, Aveline e Isaac sono diventati la mia famiglia"

Irrigidisco alle sue parole e inizio a mangiare la mia pasta per passare inosservata.

"Un lupo eh?" esclama Cole "Beh, mi dispiace amico, qui sappiamo tutti molto bene che significa, vero Kyler?" dà una spallata al suo amico che ricambia con uno sguardo truce.

"Arriviamo alle cose importanti" Kaylee chiude il discorso "Verrai alla festa di venerdì sera non è vero?"

"Ma certo, come potrei mancare" risponde di rimando con non-chalance.

Direi che ha capito cosa volevo dire, fin troppo.

Sta flirtando con Kaylee?

"Devo andare" sospiro alzandomi e afferrando la mia borsa.

"Dove stai andando?" chiede il mio amico ma a rispondergli è Jake.

"Da Jonathan Black non è così?" sorride lui relagandomi uno sguardo con i suoi bellissimi occhi azzurri.

"Ah non so cosa ci trovi. Nathan tu che ne pensi nel nostro caro Black?" chiede Kaylee appoggiandosi alla sua spalla.

Fa uno sbuffo "Bah, penso sia uno sfigato, si insomma, basta uno sguardo per capire che qui dentro non ci azzecca nulla. Come è stato reclutato?"

"Black è uno dei migliori cacciatori a dire il vero" continua lei.

Ma non voglio più stare a sentire. Non mi piace questa situazione, sembra andare sempre peggio, e Black, in questi casi, è come la mia ancora di salvezza.

E mi sorprende dirlo, perchè una volta era Nathan, ma ormai non lo riconosco più.

Mi sbrigo ad allontanarmi dal tavolo e uscire fuori in giardino.

Sorrido trovandolo al solito posto con un sandwich e un libro.

Mi avvicino prendendo posto accanto a lui.

"Ma chi abbiamo qui, e il tuo amico dove lo hai lasciato?" domanda sorridendomi.

"Ha scelto il gruppo sbagliato" esclamo con un sorriso.

"Beh, peggio per lui" cerca di rassicurarmi.

Mi spiace ammetterlo, ma Jonathan sta prendendo posto nel mio cuore, mi sta facendo sentire accettata e capita. Cosa che non capitava da molto tempo.

N.a.

Ciao! Come state? Ora che Lo Specchio di Rose e Ossidiana è disponibile su Amazon inizierò a pubblicare regolarmente questa storia. Ammetto che il capitolo 26 non mi fa impazzire com'è uscito, è un capitolo di transito ma sicuramente più avanti migliorerò, intanto sono contenta di essere di nuovo qui a parlare con voi. Ci vediamo col prossimo capitolo, la festa!

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