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E' passato poco più di un mese da quando i miei amici sono stati rapiti, e io ancora non li ho trovati. Ho passato tutta la domenica, ovvero ieri, a cercare delle possibili stanze segrete, origliare conversazioni, creare piani mentali su come farmi dare le informazioni, alle parole di Kyler sulla sua famiglia e la mia... ma anche su come rivedere Kyler senza deprimermi.

Ma quest'ultimo piano non l'ho ancora messo bene in atto, tant'è che ho saltato le lezioni e me ne sono stata chiusa in camera, a pensare a che cazzo posso fare ancora per aiutare i miei amici.

Mi sono fatta una doccia, ho indossato la divisa scolastica, e poi sono sprofondata nel letto a sgranocchiare delle barrette che avevo lasciato nel primo cassetto e a vedere serie tv.

Avevo bisogno di un po' di conforto.

Sono le 13:12 quando sento bussare alla mia porta, ho bloccato la serie e guardato l'ora.

Chi potrà essere? Probabilmente Kaylee, o Raffael, quasi quasi anche Black.

Mi alzo svogliatamente e faccio girare la chiave per aprire la porta.

Quando la spalanco, i miei occhi si allargano dallo stupore.

"C-cosa ci fai qui?" domando e deglutisco.

"Non ti sei presentata a lezione" sbuffa l'ultima persona che pensavo potesse bussare.

"E allora? Sei venuto qui per questo?" domando portando una mano sul fianco.

"Ci hanno assegnato una ricerca di Storia della specie"

"non siamo nello stesso corso" sospiro.

" Il professor Silver e il signor Brown hanno acconsentito a metterti nell'avanzato. Lo avresti scoperto, se solo ti fossi presentata a lezione" porta le braccia incrociate al petto "Inoltre troverai i compiti da recuperare sulla tua email scolastica"

"Sai niente per scienze della specie? Ho fatto domanda anche per quello"

Sbuffa.

Ma cosa sbuffi?

"Non sono il tuo portavoce" Alza gli occhi al cielo "Comunque, lo stanno valutando, hai già due corsi da recuperare, se ti riuscirai a mettere al passo vedranno di farti passare di corso anche scienze".

Annuisco spostando lo sguardo su un punto indefinito per ragionare.

"A proposito," si schiarisce la gola "Dov'è che studiavi prima di iscriverti qui?"

Sicuramente non gli rispondo in una scuola di lupi e vampiri.

"Be', a proposito" porto anche io le braccia incrociate al petto come segno di sfida "Da quand'è che ti importa così tanto della mia vita?" sollevo un sopracciglio.

"Mi importa" accenna un sorrisino "Eccome" si passa la lingua sulle labbra "cara Rose"

Il mio battito accelera, e sospiro, senza distogliere lo sguardo dal suo.

"Come ho detto" fa un passo avanti "Voglio scoprire il più possibile di te"

"Perchè non ti fidi di me dico bene?" invece che indietreggiare faccio anche io un passo avanti verso di lui.

Quasi ci sfioriamo.

"Dici bene" si sporge in avanti con il busto facendo più vicini i nostri visi.

Non so più cosa ribattere perciò non dico niente, e rimaniamo lì per un tempo indefinito.

Fa scorrere lo sguardo lungo tutto il mio corpo facendomi sentire momentaneamente a disagio, poi fa per andarsene, ma ho bisogno di chiederglielo.

"Per quanto riguarda sabato ser-" mi sporgo oltre la porta per avvicinarmi a lui ma in risposta si volta di colpo avvicinandosi pericolosamente a me.

"Non è successo niente, sabato sera, intesi?" Mi intima con sguardo fisso e intenso.

Annuisco.

Poi lo guardo andarsene.

"Ci vediamo Mercoledì, in biblioteca dopo pranzo, per la ricerca. Vedi di non tardare" sono le sue ultime parole.

Chiudo la porta sbattendola e mi butto sul letto affranta.

Non faccio solo schifo a crearmi la mia vita vera, faccio schifo a crearmene pure una finta.

Guardo l'ora sul mio comodino e decido che è arrivato il momento di pranzare.

Ma non voglio vedere i ragazzi. Perciò...

Vado dall'unica persona che ora potrebbe darmi conforto in questa scuola.

Corro in mensa a prendere un sacchetto del pranzo e poi esco.

Sorrido quando in lontananza lo vedo su una panchina a leggere e pranzare.

Mi avvicino a lui con un sorriso sulle labbra e ricambia appena si accorge di me.

"Quel posto è occupato?" domando indicando lo spazio dietro di lui.

Si volta a guardarlo e annuisce "Si, c'è il mio amico, non lo vedi? Lui è Casper" scherza e allargo il mio sorriso.

"Chiedo scusa Casper, molto piacere" ridacchiamo.

"Scherzo, ovviamente, nessun Casper, il posto è libero" si volta "Ma solo perchè sei tu"

Sorrido di nuovo spontaneamente e mi siedo accanto a lui.

"Ho scoperto che sei passata nel nostro corso" esclama e il mio sorriso scompare, ma cerco di mascherarlo mangiando un po' di pasta.

Non ci avevo pensato, sarò con Kyler, ma anche con Jonathan.

Questo mi rende le cose più difficili, non voglio che sappia quello che sto facendo con Kyler, suo cugino tra parentesi, soprattutto non dopo che mi aveva offerto di passare il tempo con lui. Non voglio si faccia un'idea sbagliata di me, proprio lui.

"Che c'è non sei contenta?" domanda e mi sbrigo a scuotere la testa.

"Lo sono eccome" annuisco e gli sorrido.

"Mi spiace ti abbiano messo con Kyler in coppia per la ricerca, nel caso tu lo sappia, mi ero proposto" cerca di consolarmi.

Ma essere con Kyler mi aiuterà con i miei piani, per quanto avrei scelto Jonathan, avessi potuto.

"Ti ringrazio comunque" appoggio la mano sulla sua spalla.

"Che dici" mi guarda "mi merito almeno un altro bacio sulla guancia?" mi domanda e lo guardo stupita.

"Assolutamente si" ridacchio mentre mi sporge la guancia.

Avvicino la mano e l'appoggio sul suo viso per poi appoggiare le mie labbra sulla sua guancia con un po' di imbarazzo, non sono solita ad assumere questo comportamento, ma con lui è abbastanza spontaneo.

"Ora si che è una bella giornata!" esclama e distolgo lo sguardo arrossendo.

"Che cosa stai leggendo?" domando per cambiare discorso.

"Uno dei migliori libri al mondo!" esclama e dopodichè inizia a raccontarmi la storia.

Passiamo così il resto della giornata, insieme, a girare e raccontarci fatti su libri e arte.

Non smetterò mai di ripetere che quando sto con lui, mi sento in pace qui all'inferno.

OMEGA | The Rebel Moon SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora