Capitolo 2: Il covo

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Ci dirigiamo verso la "baraccopoli" attraverso una stradina, ho ancora dei ripensamenti sulla realtà del posto e della realizzazione dei desideri ma da un lato voglio credergli, ora che rifletto perché no? Conoscendo Deimon più dei suoi genitori non mi mentirebbe mai, è un ragazzo leale, simpatico e responsabile
«Eccitata a vedere il mio impero? Ah e io sono il leader sai? È stata mia l'idea di creare una "baraccopoli" dove possiamo radunarci e stare lontano dai nostri genitori, ah e ovviamente realizzare i nostri sogni!»
«È l'ennesima volta che dici "realizzare i nostri sogni", dovrei preoccuparmi?»
«Nah, non dovresti, inizialmente troverai i nostri desideri molto inusuali...non pensare male, non sono desideri perversi, sono solo ambizioni criticabili per dirla tutta, anche tu hai degli obbiettivi del genere no? Oltre all'affetto e volere i tuoi genitori vicini»
«Te lo ricordi ancora? Dopo tutto questo tempo?»
«Io non dimentico nulla, specialmente da persone che ho nel cuore»
La cosa mi fa sorridere un sacco, sento un leggero calore sulla mia faccia
«Ah e comunque no...non ho altri obbiettivi, né inusuali... però più in là li avrò sicuramente»
«È ciò che volevo sentire da te, avere obbiettivi è sempre bello, si coltiva la speranza e mettendocela tutta qualsiasi cosa è possibile»
Questo lato filosofico di Deimon mi è nuovo, è evidentemente cambiato abbastanza, cambiato in meglio, il tono della sua voce è piena di ispirazione, convinzione e allegria
«Hai perfettamente ragione Deimon»
Gli faccio un grosso sorriso, rivelandogli totale ammirazione per le sue parole sagge, sono cose che avrei voluto sentire molto prima...
«Ora basta scendere queste scale e saremo alla "baraccopoli"»
Iniziamo la discesa, l'aria sì fa sempre più fredda, il buio incomincia a diffondersi gradualmente, sembra di entrare in un magazzino abbandonato
Noto però delle luci, una serie di lampadine appese ad un filo
Intravedo ombre e finalmente delle sagome, sono 2 ragazzi, credo della mia stessa età, un maschio e una femmina, devono essere gli amici di Deimon...
«Nutella, ti presento i miei broski!»
«Piacere di conoscerti, sono Ralph Durbon»
«Charlie, Charlie Swallow»
Mi porge la mano e ricambio
«Io sono Millie Evident»
Mi porge anche lei la mano e ricambio
«Ora ragazzi, mostriamo a Nutella quanti e quali sogni abbiamo realizzato fin'ora»
Mi accompagnano verso una stanza, la porta è di un legno sporco come la merda, Deimon la apre e...non posso credere ai miei occhi!
«COME AVETE FATTO AD AVERE TUTTI QUESTI GIOIELLI?!»
«Shhhhh a bassa voce, le persone in questo vicinato non si fanno mai i cazzi loro quindi non attirare l'attenzione»
«Si ma come avete fatto?! Sono tantissimi!»
Sgrano improvvisamente gli occhi e mi volto verso Deimon
«Deimon...non mi dire che li avete rubati?»
Deimon alza improvvisamente le braccia al cielo (di nuovo) esultando
«INDOVINATO!»
Gli altri incominciano ad applaudire e fischiare
«Senti» continua Deimon «capisco che non è assolutamente una cosa da tutti i giorni, ma vedi, così realizziamo i nostri sogni, tutti noi qui dentro viviamo una vita di merda ok? I nostri genitori non ci capiscono, veniamo visti come spazzatura, non veniamo invitati nelle feste e col cazzo se i nostri coetanei ci salutano la mattina prima di entrare a scuola, questo è un nostro modo per ottenere la felicità, stando uniti e facendo ciò che vogliamo, perché ce lo meritiamo, Charlie, te lo meriti pure tu»
«Ti ricordi pure della mia situazione familiare?»
«Te l'ho detto, io non dimentico nulla e poi scommetto che hai anche dei compagni di classe pessimi»
Cazzo, ma come fa? È un fottuto mago!
«È vero...Dio, vivo proprio un inferno...»
«Ed è per questo che devi stare con noi, qui ti troverai bene, lontana dai tuoi problemi!»
«Aspetta! Mi stai chiedendo di vivere con voi?»
«ESATTO!»
Rialza le mani al cielo e i suoi compagni ricominciano ad applaudire e fischiare
«Deimon...non so...io-»
«Charlie, non vedo perché ritornare alla tua solita vita...»
Rifletto, le sue parole sono così dannatamente convincenti, i suoi compagni sembrano tipi apposto ed è vero: perché ritornare alla mia solita vita quando non né vale per nulla la pena?
Alzo lo sguardo verso di lui e affermo decisa: Va bene, resterò con voi!
Nonostante il fatto che loro abbiano rubato per avere tutti quei gioielli non m'importa, anch'io l'ho fatto certe volte e da un lato è così dannatamente divertente
«Perfetto, ora che sei dei nostri, voglio darti il privilegio di scegliere il nome di questo team, non abbiamo avuto ispirazione e quindi speriamo che tu possa illuminarci con una tua idea!» Dichiara Deimon schiarendosi la gola
«Sembra fatto tutto apposta...» affermo onestamente
«Nah, il caso ha voluto che avessimo poca immaginazione, tutto qui»
Osservo le pareti e il pavimento sudicio, le lampadine che sembrano esaurirsi da un momento all'altro e infine il volto di Deimon, non so perché l'ho voluto guardare, forse attraverso il suo viso mi si accenderà una lampadina...
All'improvviso mi viene un'idea
«Ragazzi...che ne dite di chiamarci Dreamlords?»
«Signori dei sogni...» riflette Ralph «è fighissimo che ne pensate?»
Pure gli altri riflettono e alla fine annuisco soddisfatti
«Nutella è il nome più cazzuto che io abbia mai sentito!» Dichiara Deimon
Sento un leggero calore sulla mia faccia, i complimenti di Deimon sono così...particolari...
«Concordo»
Sussegue Millie
«Non avevo idea vi piacesse così tanto»
Ridacchio meravigliata
«Diciamo che hai superato le nostre aspettative»
Incomincia a ridere pure lui
«Ora» si schiarisce di nuovo la gola «Parliamo del piano di domani notte: realizzeremo il secondo desiderio di Ralph, c'è una drogheria presso la St. Jekey, vende pure sigarette, ci intrufoleremo verso mezzanotte e mezzo e le ruberemo tutte, state tranquilli che quel negozio è così povero da non avere un sistema di allarme...ma le sigarette dovrebbero essere di qualità a quanto si dice in giro»
«Non pretendo chissà quali sigarette, a me basta fumarle, devo tenere a bada il parassita di merda che ho in me, mi sta tormentando da troppo tempo»
«Ralph, ricordati che mi hai promesso che dopo questa avresti cercato di smetterla!» Afferma Millie con un tono severo ma allo stesso tempo preoccupato
Ralph sbuffa ma annuisce
Si vogliono evidentemente così bene che uno deve rispettare la promessa dell'altro, che cosa carina, le promesse sono sempre state di grande importanza per me
«Ci sono domande?» Chiede Deimon
Nessuno risponde
«Perfetto, ora e notte, che ne dite di uscire e vedere se ci sono stelle?»
«Non credo ci saranno, c'erano delle fitte nubi questo pomeriggio non so se se ne siano andate...» Ipotizzo
Deimon è già sulle scale, osserva il cielo e contento urla: Non pensi mai in positivo eh? Ragazzi guardate che roba!
Saliamo le scale ed osserviamo la meraviglia: ci sono un sacco di stelle, niente nubi, la freschezza della notte che si fa sentire egemonicamente, non sembra di stare affatto a Valirate...
Ralph sale gli ultimi gradini per arrivare sul terreno della stradina, osserva più a fondo le stelle, rimanendone inaspettatamente ipnotizzato
Io e Deimon lo osserviamo stupiti senza dirgli niente ma Millie, percependo i nostri sguardi, risponde alla nostra domanda: Vedete, Ralph ha sempre voluto osservare il cielo stellato, prima d'ora non ci era mai riuscito, sembra un bambino non vi pare?
Lo osserviamo ancora ed incominciamo a ridere piano
«Si, sembra proprio un bambino felice» Concordo allegra, rendendomi conto poi, di aver assistito al primo sogno appena realizzato di qualcuno...

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