Capitolo 4: Crepuscolo

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Ritorniamo al covo, Millie e Ralph hanno lo zucchero sulle labbra e sulle guance per essersi avventati sulla colazione e non hanno intenzione di toglierselo perché sono loro li rende fighi...sì, esatto...
Millie poggia una mappa su un tavolino illuminato dalle lampadine "anziane", indica un punto e dice: Questa è una pompa di benzina abbandonata, il suo bar è perfetto per stabilirci, che ne dite?
Deimon e Ralph riflettono, io sono d'accordo a qualsiasi cambiamento basta che sto con loro
Alla fine accettano e iniziamo a prepararci delle robe, appena pronti iniziamo a dirigerci, le abitazioni si fanno meno presenti man mano che camminiamo, Millie si è scelta decisamente un posto lontano dalla società...
Inizia ad alzarsi del forte vento, tengo gli occhi socchiusi e mi sa di aver intravisto il posto, finalmente siamo arrivati cazzo!
Millie ha ragione, il bar è veramente perfetto per starci, nonostante l'assenza di elettricità si sta bene, tanto spazio, finestre e cosa migliore: È COSTRUITA IN LEGNO! Adoro il legno
«Complimenti Millie, questo posto è una figata!» Confessa Ralph
«Lo so, su queste cose sono Einstein
Anche se sarebbe stato più comodo un posto più vicino, sai...per il piano di stasera» dichiara Deimon
«Facciamone una ragione» fa spallucce
«Ok, visto che la giornata è ancora lunga, andiamo a cazzeggiare per conto nostro e ritroviamoci qui alle 22 per prepararci prima del piano» enuncia Deimon
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Questo tempo penso che lo passerò da sola, Deimon è occupato con il suo lavoretto part-time, che non ho la ben che minima idea di cosa sia, Ralph sembra meditare nel nostro nuovo covo, non vorrei disturbarlo e di Millie non vedo l'ombra, ci siamo congedati da pochissimo e pare strano sia sparita così velocemente dalle vicinanze
Non pensandoci troppo mi decido a girovagare per Valirate, più precisamente per la zona del vecchio covo, ha un fascino indescrivibile, sarà per il bel momento che ho passato lì con Deimon e i miei nuovi amici...
Mentre cammino sento però delle urla, continue urla, due tipi che discutono al secondo piano di un palazzo, una voce maschile e una femminile...Millie? Cazzo! Quella è la voce di Millie!
«TI HO DETTO CHE NON LAVORERÒ MAI PIÙ CON TE, PEZZO DI MERDA!»
«TU NON CAPISCI! HAI QUALCOSA CHE NESSUNO HA, LA GENTE TI AMA, SEI LA PUTTANA PIÙ CAZZUTA DI TUTTA INTERNET, PORN HUB PAGHEREBBE MILIONI PER UNA COME TE!»
«NON VOGLIO PIÙ SPOGLIARMI SOTTO IL RIFLETTORE DELLA TUA TELECAMERA, MI SENTO UNA MERDA! VOGLIO RITORNARE AD ESSERE UNA PERSONA NORMALE»
La sento singhiozzare e, presa da un'improvvisa rabbia, mi decido a fare qualcosa
Percorro le scale antincendio e sbatto ripetutamente il pugno sul vetro della finestra, alternando con colpi a mano stesa, cercando di attirare la loro attenzione
«HEY! NON COSTRINGERLA A FARE QUALCOSA CHE NON VUOLE! RISPETTA LA SUA SCELTA BASTARDO! TROVATI UN'ALTRA RAGAZZA!»
I miei colpi continuano finché non vedo un ragazzo aprire improvvisamente la finestrella, mi guarda con un'occhiataccia ma in seguito cambia totalmente sguardo in uno...malizioso?
La sua espressione è così perversa che mi sento nuda dentro
«Cazzo guardi?! Dov'è Ellie?! Sta bene?!»
Inizia a ridacchiare come una iena, i vestiti che indossa sono scombinati, sudati e sporchi di macchie simili alla merda, chi cazzo è questo depravato?
«Si...sta bene, vieni a vedere»
Nonostante sia una scelta principalmente incauta non me lo faccio dire due volte e mi affretto ad entrare e cercarla
La vedo, con le mani poggiate sul tavolo, in piedi, mentre continua a piangere
«Bugiardo del cazzo!» Mi volto verso il tipo
Mi precipito verso Millie, poggiando le mie mani sulle sue spalle
«Millie hey, non starlo a sentire ok? È solo un bastardo, tu sei la protagonista della tua vita, non è lui a decidere per te»
Singhiozza ancora ma la sento dire un debole: Andiamo via
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Il bastardo non ha osato ostacolarci, ha fatto benissimo altrimenti se la sarebbe vista bruttissima
«Hey, basta piangere, siamo noi la tua nuova famiglia ricordi?»
«È vero...hai ragione...Dio, quel pezzo di merda di mio fratello...»
«Era tuo fratello quello?!»
«Si...ero tornata a casa per rivedere mio nonno, sta male e volevo fargli compagnia...ma poi è arrivato lui e mi ha fatto la solita ramanzina del: Dovresti ritornare a lavorare per me, senza di me non riusciresti a sopravvivere e altre minchiate, è un fottuto forno di minchiate!»
Calcia improvvisamente un bidone della spazzatura dalla rabbia, che viene scaraventato a tutta potenza da una parte
«Stavolta ha superato il limite e sono scoppiata, ed è una cosa che odio in assoluto, non voglio farmi vedere debole»
«Anch'io odio essere vista debole, il mio caratterino è ciò che mi salva, è dalle medie che ce l'ho ma ultimamente, stando in vostra compagnia, sta vacillando ed infatti nei vostri confronti sono tornata com'ero alle elementari...ed è grazie a voi che sto cambiando, mi avete dato la fiducia che desideravo da tempo»
«Non vogliamo prenderci tutto il merito, onestamente dobbiamo ringraziarti pure noi per esserti rivelata così dolce...e così in fretta l'altro»
Sgrana improvvisamente gli occhi e continua: Senti, non dire agli altri ok? Non vogliono che sappiano quello ch'è successo con mio fratello qualche istante fa, sto provando sempre più vergogna...
«Tranquilla, è comprensibile, acqua in bocca!»
Simulo una cerniera che si chiude sulla mia bocca
Millie sorride, sta per ringraziarmi attraverso un batti-cinque ma si ferma all'improvviso oscurando di nuovo il suo volto
«Millie che-»
«Scusa, penso di andare, ci vediamo stanotte per il piano.»
Si allontana a passo veloce, braccia incrociate e sguardo per terra
Cosa avrà pensato o...ripensato? È sempre per via di suo fratello?

Charlie di ceraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora