Charlie di cera

Capitolo 6: Un intero cuore visibile

Non mi aspettavo di svegliarmi così male, ho la testa che mi gira e gli occhi rossi, non ricordo di aver fatto qualcosa che possa aver provocato tali effetti, mi alzo barcollante ed osservo la luce dell'alba penetrata dalla finestra, è un calore così innaturale, avvolgente e delicata, mi stendo per terra sotto tale luce, occhi socchiusi per la troppa luminosità ma riesco a percepirla, riesco a sentire la pelle ammorbidirsi, una sensazione che non ho mai provato prima, potrei rimanere sotto quello stato per l'eternità ma mi rialzo ed esco
Vedo Ralph farsi un altro tiro mentre osserva l'orizzonte
«Ti ricordo che devi rispettare la promessa di Millie» lo sorprendo da dietro
Si gira, non del tutto sorpreso, ha anch'egli una brutta cera
«Si...hai ragione»
Butta la sigaretta per terra e la schiaccia col piede
«Dio!» continua improvvisamente scoraggiato «Ho perso il conto di quante volte ho sgarrato...»
«Succede, basta che però ti rimbocchi le maniche e incominci a prendere la cosa seriamente, pensa a quanto sarebbe fiera Millie»
«Parli tu che te ne sei sbattuta dei rischi del fumo e ti sei fumata la tua prima sigaretta...o meglio, hai cercato di fumarsela»
«Sta tranquillo, non ho intenzione di ripetere anche se è andata male, mi sono resa conto che ste robe non fanno per me»
Sorride, sistemandosi un po' la felpona color indaco e dice: Fai bene a pensarla così, non diventare come io e Deimon, siamo due poveri coglioni
Al sentire il nome "Deimon" mi si ferma il cuore, realizzando che in effetti anche lui ha un grosso problema col fumo e magari altro, la cosa mi rattristisce leggermente, pure per la situazione di Ralph che gli voglio anch'egli molto bene
«Non posso darti torto, anch'egli dovrà rimboccarsi le maniche, magari costringendolo a promettere di smettere come ha fatto Millie con te»
Ralph ridacchia ma colpi di tosse improvvisi rovinano il momento
«Senti, parlami di come vi siete conosciuti tu e Millie, vi conoscete prima dell'arrivo di Deimon, no?»
Si schiarisce la gola
«Si, esatto, ci siamo conosciuti in un nightclub, prendendo qualche shot e dicendoci cazzate, ella mi raccontò delle sue esperienze da pornostar e del suo desiderio di mandare la sua famiglia rimasta a fanculo, tranne suo nonno, poi improvvisamente tutto buio, abbiamo evidentemente bevuto troppo e siamo crollati come salami, ci siamo ritrovati nello stesso nightclub qualche giorno dopo e conversato tantissimo e bam! Nuova cot-»
Si ferma improvvisamente ma io lo rassicuro con una mano sulla spalla
«Tranquillo, sappiamo che ti piace, Deimon è me l'abbiamo affermato »
«Quel coglione non si fa mai i cazzi suoi» alza gli occhi al cielo scherzosamente
«Deimon è Deimon e poi era evidente, si vede, siete proprio affini, sareste una bella coppia»
La sua faccia si fa improvvisamente rossa, cosa più che normale e che sono lieta di assistere
«Ok ora smettiamola o mi farai cagare il cazzo»
«Come vuoi, pomodoro»
Ralph spalanca improvvisamente gli occhi, mi sa che mi vuole dire qualcosa
«Vieni con me, ho bisogno di un consiglio»
Lo seguo, rientrando al covo verso un angolino oscurato dove c'è uno zainetto dai colori insoliti alla sua personalità
Incomincia a scovarci, cercando di fare meno rumore possibile, allungo il collo stra-impaziente di vedere cosa tirerà fuori
Finalmente si alza con un pacchetto avvolto in una bustina di plastica, la toglie e...wooo... è un anello, dovrebbe essere di fidanzamento, ha un aspetto meraviglioso, brilla come una stella, la stella più fulgida di qualsiasi sistema solare
«Che te ne pare? Le piacerà? È un anello di fidanzamento comunque, ovviamente, sposarci sarebbe troppo presto suvvia!»
Continuo a fissare l'anello, rimanendone ipnotizzata dalla pura bellezza, si sarà fatto sicuramente un culo così per procurarsene, Millie non può non rimanere emozionata e accettarlo
«Ralph...è bellissimo, ne rimarrà sconcertata dalla gioia, sono più che sicura»
Gli sorrido, rinvigorendo le mie parole per far si che sappia che sono onesta
Abbassa lo sguardo verso l'anello, compiaciuto della mia risposta
«Grazie Charlie, ti voglio bene»