Capitolo 11: Falene

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"Iniziate a fare nuove amicizie"
E così ho fatto, ho conversato a lungo con Dominique, è una ragazza molto solare che sembra di brillare di felicità infinita, fa di cognome: Archman, insieme a Elijah ch'è suo fratello. I loro genitori morirono in un incidente d'auto mentre tornavano a casa da un lungo viaggio lavorativo, lei e Elijah rimasero a casa per tutto il tempo, cosa che ha salvato la loro di vita, sono stati adottati da una coppia benestante di origine svizzera che si occupano di assicurazioni, non sono per nulla pessimi e ci tengono a loro ma, secondo lei, il loro destino è la strada, essere indipendenti e sfoggiare la propria forza su questa città. E per cosa? Solo per divertimento, non sono come noi, non hanno desideri da esaudire, sono solo...vandali...vandali leali e felici
Inoltre Dominique mi ha raccontato di quanto ci tiene a suo fratello, poiché è l'unico rimasto della sua vera famiglia, farebbe di tutto pur di proteggerlo e come possiamo biasimarla?
Le piace il viola, adora raccontare storie macabre e senza insegnamento, mi ha raccontato che una volta a scuola ha picchiato un ragazzo mandandolo in ospedale per aver preso in giro il suo ragazzo per la sua sindrome di tourette, adora il country e l'odore della benzina
Anch'io le ho raccontato molto e mi sembra di esserle piaciuta
Cala la notte, rendendomi conto che questa giornata è volata come non mai, non mi aspettavo di chiaccherare così tanto in un singolo giorno...
È ora di cena e ci raduniamo al centro degli accampamenti dove ci aspetta un lungo tavolo apparecchiato di tutto e di più, il cibo è perlopiù fast-food (constatando le comuni preferenze di noi giovani) la tovaglia è malconcia e a malapena riesce a coprire le estremità del tavolo, le sedie si dividono in sedie di legno, di ferro, pieghevoli e persino pouf, bicchieri tutti di plastica e dell'immancabile vodka dall'aspetto pregiato e ammaliante, non vedo l'ora di provarla!
Ci accomodiamo, candele e lanterne elettriche illuminano la notte che è molto più fredda del solito, cosa che però non ci ferma a stare uniti in quest'atmosfera così familiare ma allo stesso tempo unica
Elijah si dirige verso la sua sedia a capotavola, afferra un bicchiere di vodka e richiama l'attenzione di tutti
Piano piano le voci smettono e ci prepariamo a sentire ciò che ha da dire
«Fratelli miei, non è da me fare discorsi ma ci tengo ad omaggiare delle persone che oggi mi hanno stupito per il loro comportamento, parto da una che ha sacrificato una parte di se stessa per ottenere la mia fiducia, riuscendoci fantasticamente! Fate un applauso a Charlie!»
Indica me col dito
Tutti si mettono ad applaudire, i miei compagni compresi, Deimon fischia facendomi sentire di più in imbarazzo
Per fortuna non arrossisco perché sono di colore ma da un lato mi piace essere onorata, non me l'aspettavo minimamente tra l'altro, mi è sembrato di fare un sacrificio semplice, sarà perché tengo poco a ciò che ho di me stessa, in questo caso i capelli.
«Ora voglio ringraziare Deimon, Ralph e Millie, nonché compagni di Charlie, che oggi si sono offerti ad aiutarci con alcune faccende e hanno svolto un ottimo lavoro! Un applauso anche a loro!»
Per ripicca, applaudisco e fischio anch'io, loro si limitano a salutare il pubblico con mano bassa
«E ovviamente, fratelli miei, non posso non ringraziare la vostra continua partecipazione per rendere questa dimora l'Eden di cui avevamo sempre bisogno! Siamo diventati una famiglia strettissima e possiamo già dire che abbiamo Valirate nelle nostre mani e presto anche più città! La volontà è tutto, fratelli miei! Ora, brindiamo ai nostri impegni! PER I FOREVER DUST!»
«PER I FOREVER DUST!» Urlano tutti alzando i bicchieri di vodka
Noi no, non possiamo farlo, siamo i Dreamlords e non apparteniamo a loro, viviamo semplicemente qui, ciò però significa che presto ce ne dovremo andare di nuovo, perché quando passi molto e molto tempo con un clan è come farne parte totalmente, perché ti ci abitui e i componenti, insieme al leader, se lo aspettano.
Inizia la cena, non ho mai mangiato del cibo così buono! Questo pollo fritto è di una delizia inimmaginabile! Osservo un piatto di gamberi cotti e spellati, mi tornano in mente le volte in cui io e Deimon, da piccoli, ci mettevamo a cercarli presso la riva del mare dove i nostri genitori raccoglievano le telline, ci dicevano sempre che non le avremmo mai trovate perché non si trovano lì ma a noi non ci importava, era così divertente sporcarsi le mani di sabbia bagnate e prendere in giro Deimon perché inciampava improvvisamente ogni 3×2, lui adorava toccarmi le gocce d'acqua in faccia facendo finta di spremere dei pus, io lo schiaffeggiavo sempre e ci divertivamo a picchiarci stesi sulla sabbia finché uno di noi non si arrendeva...più esattamente...finché uno dei nostri genitori non ci separava con tanto di: Fermatevi! La volete finire?!
Sapevano che lo facevamo per scherzare ma sapete come sono: i genitori sono dei cazzo di guastafeste!
No! Troppi pensieri! Torniamo alla realtà che ho ancora fame.
Le patatine sono sempre le indiscusse, credo di averne prese troppe ma non importa, panzerotti? Perché no! Gâteau di patate?! Dio! Assolutamente sì! Non mi aspettavo di trovarmela in tavola, la preparava sempre la nonna di Deimon quando andavo a casa sua-
EDDAI! NON DI NUOVO! VOGLIO MANGIARE!
Osservo però Deimon che degusta un würstel e dice cose senza senso a Millie e Ralph per il boccone
Nella mia infanzia c'è stato solo lui, il mio barlume, ed è grazie a lui che ora sono qui, lontana dai miei genitori, dai problemi, da "Charlie di pietra"
Sono una persona nuova e non posso ringraziarlo abbastanza
Sento la faccia andarmi in fiamme...questa sensazione...così...strana ma dannatamente bella...
Non mi accorgo che la cena è finita e si stanno alzando tutti, i miei compagni compresi, soddisfatti più che mai
«Che fai? Hai ancora fame?» Mi sorprende Elijah mettendosi in seguito a ridire
«Ah io?»
Incomincio a ridere
«Nono, ero solo persa nei miei pensieri, come sempre...»
«In effetti hai la faccia di una pensierosa 24h/24, scommetto che pensi un sacco di cose in pochissimo tempo»
«Stavolta no, mi sono concentrata in uno specifico pensiero: La mia vita è cambiata così velocemente e mi sento finalmente libera»
«Ti capisco, ho pensato la stessa cosa un paio di giorni fa, in effetti, ci lo avrebbe mai detto?!»
Annuisco convinta
«Cazzo! Mi sono dimenticata di ringraziarti per averci ospitati e averci offerto così tanto buon cibo, ti giuro, non ho mai mangiato del cibo così buono...»
Osservo i piatti sporchi e le molliche di pane sparse come semi buttati in un orto
«Sono davvero felice di sentirlo, il tuo coraggio è stato ripagato, ora vieni, voglio mostrarti una cosa»
Spalanco leggermente gli occhi dall'improvvisa curiosità, accetto di seguirlo e ci incamminiamo verso il suo garage, saliamo delle scale che ci portano in una stanza notevolmente oscurata, in fondo alla stanza c'è un portone di vetro scorrevole che porta ad un enorme balcone, ma proprio enorme!
Accediamo sul balcone e vengo accolta da una serie di lanterne accese, appese in alto al muro, che brillano di ogni tipo di colore
Il centro del pavimento è coperto da un enorme coperta di lana con una scritta bianca a carattere elegante: Touch me
Due poltrone di pelle, pouf e decorazioni natalizie a non finire
«È magnifico Elijah...non ho parole...hai fatto tutto da solo per caso?»
«Yep, non è stato complicato, vedi: alla notte di Natale voglio radunare tutti quanti qui, prepareremo cioccolate calde e faremo scoppiare fuochi d'artificio, sarà il momento più bello della nostra vita»
«E gli altri lo sanno?»
«Nope, sei la prima a sapere di questa trovata, ci tenevo a fartelo vedere prima di loro»
«Ci conosciamo solo da questo pomeriggio e già mi trovi simpatica? Non dirmi che l'hai fatto sempre per il mio coraggio sacrificio perché ormai è ripetitivo»
«Ok lo ammetto, un po' era sempre per quello, ma solo un po' perché c'è dell'altro: riesco a percepire in te emozioni bellissime che sciolgono gli animi, i tuoi occhi non mentono e sei tenera come un raggio di sole che illumina il volto di un neonato»
«Elijah...cosa-»
Si avvicina molto, riesco a vedere perfettamente i suoi occhi che iniziano piano piano a brillare
«Non ti spaventare, sono solo complimenti...altri complimenti...ci tenevo a dirteli, sento di dirti molte cose senza paura»
La nostra distanza è così minima che riesco a sentire il suo respiro sulla mia faccia...non ho mai provato questa sensazione...sta succedendo veramente? Sta veramente per succedere quello che ci aspettiamo tutti?
«Che state facendo?!»
Un vocione ci separa di scatto, osservando chi ha parlato
È stato Deimon, con un'occhiataccia sospetta ci guarda
«Deimon non stavamo facendo niente...Elijah mi ha voluto far vedere questo posto...»
«Capito...è tardi, tra poco ci conviene dormire...»
Si allontana senza lasciarmi il tempo di rispondere
«Ti fai comandare da lui?» Domanda Elijah con un tono leggermente severo
«No, assolutamente no, è solo che ha ragione, dovrei andare a letto...scusa Elijah»
«Sta tranquilla, va pure, in effetti domani sarà una lunga giornata ma niente spoiler, lo scoprirai domani di che si tratta»
Mi fa l'occhiolino
Gli sorrido
Mi incammino verso le scale dando un ultimo sguardo ad Elijah che poggia i gomiti sulla ringhiera del balcone ed osserva il cielo, privo di stelle, si accontenta nel vedere il nulla assoluto? Immergendosi in qualche amorevole e nostalgico pensiero? Scovando nel suo archivio di ricordi per rivivere nella testa un momento magico che non dimenticherà mai?

Charlie di ceraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora