Capitolo 19: Ritorno a sopravvivere

8 2 0
                                    

Mi sveglio su un lettino, apro lentamente gli occhi venendo quasi accecata dalla luminosità del giorno che traspare nelle quattro mura in cui mi trovo, ho il corpo che mi fa decisamente meno male, alcune minuscole ciocche sono sul mio viso quindi le scaccio soffiando
Mi alzo lentamente, noto meravigliata la presenza di Dominique, di spalle, che sta frugando dentro un kit di pronto soccorso
«Dominique!»
Si volta di scatto e mi sorride
«Finalmente sei sveglia, bentornata al quartier generale amica mia!»
Si avvicina con delle garze in mano
Guardandomi il corpo mi rendo conto di avere garze avvolte ovunque: polpacci, gomiti, stomaco...
Si siede su una sediolina vicino a me
Dove sono gli altri? Ralph, Deimon, Millie...
«Ralph è stato portato in isolamento in una stanza chiusa, ieri ha del tutto perso la testa e lo sai, oggi verifichiamo le sue condizioni»
Abbasso lo sguardo ripensando a quello che mi ha fatto ieri, il lancio della sedia e di come abbia voluto...uccidermi
«Deimon lo abbiamo soccorso prima di te, ci ha detto di aver trovato un bigliettino su uno dei vostri motorini dove Millie spiegava di essere andata dal nonno per sapere come stava ma che sarebbe tornata...»
«Di punto in bianco ha deciso così?» Domando stranita, non so perché ma un po' mi puzza...
«Evidentemente si ma tornerà molto presto e non c'è motivo di preoccuparcene, pensa a rimetterti, ah! Quasi dimenticavo...»
Tira fuori dalla tasca dei suoi jeans un antidolorifico
«Le ferite ti staranno facendo ancora male, prendi questo, sperando che funzioni...»
Va a prendere una bottiglia d'acqua e me la porge
Ingerisco la pillola e bevo un lungo sorso d'acqua
«Grazie...ma Deimon al momento dov'è?»
«È andato a fare colazione con i nostri, che cucciolo che era prima, voleva a tutti i costi vederti ma non potevamo lasciarglielo fare perché necessitavi di riposare e beh...anche perché eri ancora svenuta...»
Immagino in questo istante Deimon che spintona continuamente e invano quei Foreverdust pur di vedermi, prova un'empatia inimmaginabile per me, come se fossimo una cosa sola...saremo mai...una cosa sola?
«Grazie a Dio la notizia dell'uomo che hai sconquassato con una bottiglia di champagne ci ha aiutato a trovarvi»
«L'avete saputo?!»
La cosa mi sorprende
«Le voci girano sempre troppo velocemente ma ciò è stato un bene, per trovarvi intendo»
«Già...però Dio, è andato tutto a puttane così velocemente! Ho iniziato io!»
«Non essere troppo dura con te stessa, sei entrata in uno stato di cleptomania e sete improvvisa di sangue, siamo adolescenti e troppo vulnerabili a queste cose, veniamo eccitati da fattori e trasformati in esseri inimmaginabili, se dovesse risuccedere cerca con tutta te stessa di controllarti, penso di poterti consigliare solo questo...»
Il fatto che potrebbe risuccede mi preoccupa parecchio e la cosa peggiore e che non mi sento sicura di riuscire a controllarmi, ho davvero esagerato, mi sono sentita davvero diversa e completamente distaccata dalla modalità, e se la prossima volta dovesse essere ben peggiore?
«Va bene, grazie mille Dominique...»
«Di nulla, ora ti consiglio di aspettare 5 minuti per far si che l'antibiotico faccia effetto, dopodiché suppongo riusciresti a camminare verso il giardino e fare colazione con noi»
Detto ciò se ne va, lasciandomi sola nella stanza, nei miei innumerevoli pensieri e preoccupazioni, cos'ho?! Un alter ego del cazzo?
Passano cinque minuti...no...dieci...o venti? Ho perso il conto dei minuti a furia di pensare di tutto e di più
Il corpo non mi fa più male come prima, solo leggermente ma è facilmente sopportabile, mentre avevo il brainstorming supponevo che sarei stata meglio soltanto abbuffandomi di antidolorifici e antibiotici, menomale che non evidentemente non sarà così
Scendo dal letto lentamente, si, sempre lentamente, mi sento una tartaruga, però da un lato le tartarughe sono carine quindi bene
Sento improvvisamente una sensazione...una voglia...da quanto non utilizzo un vibratore?
Merda sto ricominciando a pensare! BASTA!
Mi aggiusto il maglione arancione che indosso dal giorno in cui ho ritrovato Deimon, si lo so, puzzo come la merda ma a chi importa? Se ci fosse una vasca qui non avrei comunque i ricambi!
Apro la porta ed esco, inizio a camminare per un lungo corridoio, incomincio a sentire le urla di Ralph che ordina di essere liberato
Risparmia le energie, amico mio
Il corridoio finisce ed apro la porta che mi dirige verso l'esterno, nel giardino, ci sono pochi Foreverdust, gli altri avranno già finito e sparecchiato le loro cose
Noto meravigliata e improvvisamente raggiante la presenza di Deimon, poggia la testa sulle sue braccia incrociate sul tavolo, osserva pensieroso un piatto di molliche di pane e fette di Galbanino
Accelero il passo, sono troppo felice di rivederlo!
Gli vengo dietro e gli tocco i fianchi facendolo muovere per il solletico
«Ma che cazz-»
Si volta e mi vede
Chi mai potevo essere brutto coglione?!
Incomincio a ridere
Incomincia a ridere pure lui, si alza velocemente e mi abbraccia strettamente
Ne avevo davvero bisogno, è così bello avvolgere le braccia dietro il suo collo
Si stacca dall'abbraccio per analizzare il mio corpo, nota le garze e mi chiede se ti fanno ancora male le ferite
«Con l'antidolorifico di Dominique sto meglio, mi fanno meno male, infatti sono venuto a trovarti perché altrimenti sarei ancora spiaccicata sul letto come una foca spiaggiata»
Ricomincia a ridere
«Oh beh, tu hai dei tratta da foca d'altronde»
Gli tiro un pugno al braccio che gli aumentano soltanto il volume delle risate
Diventa improvvisamente serio
«Dominique ti avrà detto del bigliettino di Millie, giusto?»
«Si, non so perché, un po' mi puzza la cosa, forse sono solo paranoica per tutto il casino che ci è successo...»
«Probabile ma ritengo comunque che Millie tornerà al più presto e non dobbiamo preoccuparcene»
«Va bene...»
«Che sia un volere degli dei quello che ci è successo ieri?»
«Sono atea e quello che è successo ieri rimane passato e chiuso, preferisco pensare ad altro ora, no, in verità dovrei smetterla di pensare...»
«Allora facciamo delle cose insieme, cose che ci distolgano dal pensare, stiamo un po' insieme, come quando abbiamo fatto colazione insieme!»
«Che hai in mente?»
In effetti devo distrarmi, fare qualcosa di "sano" per una volta, farlo con la persona che vorrei fosse vicino a me per l'eternità, senza separarci più...oh Deimon...
Deimon tira fuori una scatola dalla sua tracolla
«Fang mi ha regalato questa scatola di tarocchi, sai, quelle carte che dovrebbero predire il futuro secondo vecchie truffatrici e incompetenti in altri lavori, che ne dici di darci un occhiata e vedere che futuro "ci attende"?»
Mi aspettavo di tutto ma non questo, adoro tantissimo l'idea!
«Va benissimo, iniziamo!»
Ci sediamo in un angolino in disparte da tutti, sul prato freddo, spero non mi si congeli il culo...
«Inizio io!» Esclama impaziente Deimon
Pesca una carta dal mazzo, la butta sul prato davanti a me e dice: Forza: ti attende un futuro difficile che però riuscirai a superare con coraggio e determinazione...credo significhi questo...
Giustamente non sappiamo un cazzo di tarocchi, improvvisiamo guardando le immagini e riflettiamo sulle parole
«Ma che merda, volevo un futuro tranquillo!»
«Godo come un riccio appena arricciato»
Mi sfotte col suo lungo dito medio e un'irritante linguaccia
«Appena pesco la carta te la metto nel culo»
Pesco la carta, inizio ad immaginare Deimon che viene inculato malissimo e mi scappa una risata
«Allora sono nei tuoi pensieri eh?»
«Solo perché lì ti capitano brutte cose, anche nella vita reale se continui a crederti Leonardo di Caprio»
Guardo la carta e la butto davanti a lui, c'è come immagine uno scheletro con una falce e la scritta: Il tredici
«Tredici è il numero della sfortuna...credo...e osservando lo scheletro direi che ti accadrà UNA CALAMITÀ! GODOOOOOO!»
Mi alzo e inizio a saltellare come una lepre attorno a lui, il quale si limita a starsene seduto a lanciarmi occhiatacce
«Straculata del cazzo»
«L'invidia è una brutta cosa, amore»
Inizio a soffiarmi le unghie come segno di supremazia
Mi afferra le unghie e me le tira facendomi un pochino male
«Ah! Figlio di puttana!»
«Ha-ha-ha-ha, così siamo pari»
Gli lancio una carta dal mazzo in faccia
Deimon prende tutto il mazzo e me lo tira
«COGLIONE! ORA DOBBIAMO SISTEMARE TUTTO!»
«Sei femmina è il tuo lavoro sistemare le cose!»
Incomincia a ridere a crepapelle
Gli salto addosso con un mucchietto di carte di mano, cercando di infilargliele in bocca
«MANGIA CH'È BUONO! MANGIA»
«LEVATI CHE PESI!»
Mi scaraventa via alla sua destra, si sistema il maglione bianco della Western Winchester dalle carte, la sua squadra di basket preferita, chissà quanto l'ha pagato...
Rimango distesa a terra in posizione supina, non riesco a smettere di ridere!
Ho le lacrime agli occhi e la mano sinistra in faccia ad asciugarli
Da questa posizione mi sembra di avere le tette più grandi, spero che a Deimon piacciano
«Hai profanato il mio maglione!»
«Sai quanto cazzo me ne frega?!»
Ricomincio a ridere
Vedo gli occhi di Deimon sulle mie poppe
Mi alzo in ginocchio coprendo letteralmente il mio seno con le mani
«Che fai? Mi guardi porco?»
Tolgo le mani da esso e lo faccio scuotere un po' attirando ancora di più la sua attenzione
Continua a fissarle, mi aspettavo che fosse ormai abituato a vederle, ha un lato malizioso che scommettevo avesse con qualunque altra ragazza
«Guarda che se vuoi puoi toccarle»
Gli faccio un occhiolino che sembra farlo entrare ancora di più in estasi
Si avvicina a me, sempre di più, sento il suo respiro sul mio collo, abbassa lo sguardo e inizia a sorreggerle
Oh...cos'è questa sensazione?!
«Troppo? Se vuoi la smetto»
«Nono! Continua...non ti fermare»
Continua a toccarle, incomincia ad accarezzarle, cerco di trattenere il più possibile i gemiti, ho una voglia matta di farmi sbattere da lui
«Ok basta così altrimenti esagero» Constata Deimon
Mi libera il seno
«Però è stato bello, molto bello, ovviamente»
«Sono felice che ti sia piaciuto, ho perlomeno un asso nella manica»
«Dici questo perché pensi di essere un cesso?»
«.....si»
«Beh pensi malissimo, ma proprio male, sei la rumana più bonazza che io abbia mai visto!»
«Oh ma smettila! Ti ho sentito quel giorno mentre fantasticavi su una pistolera rumena in un videogioco con Fang! Dicevi: Oh che sexy! È l'amore della mia vita e bla bla bla»
«Quello è solo un fottuto videogioco, tu esisti realmente e perciò ritengo che sei meravigliosa»
Sento di nuovo quel calore sulla mia faccia
«Se insisti allora ok»
«Deimon, Ralph vorrebbe parlare con te» afferma Elijah improvvisamente, non ce n'eravamo accorti del suo arrivo
Ci alziamo entrambi, sorpresi dell'evidente ritorno della lucidità di Ralph
«Si è calmato finalmente?» Domanda Deimon
«Sembra di si, ti consiglio di affrettarti a sapere che vuole» afferma Elijah
«Posso venire anch'io?» Chiedo
«Meglio di no, vedendoti gli verrebbero in mente i danni che ti ha fatto e si sentirebbe troppo in colpa o si impanicherebbe» Ritiene Elijah
«Ha ragione, potrebbe andare così, resta qui Nutella, non credo ci metterò molto»
Se ne va, seguito da Elijah
Mi ritrovo di nuovo sola, in piedi, con il culo sporco d'erba e congelato
I tarocchi sono ancora sparpagliati per terra, mi conviene riordinarli
E così faccio...

Charlie di ceraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora