𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓭𝓲𝓬𝓲𝓪𝓼𝓼𝓮𝓽𝓽𝓮

690 53 57
                                    

PUBBLICATO IL 15/08/24

《Che cosa?》chiedo spalancando gli occhi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


《Che cosa?》chiedo spalancando gli occhi.

《Papà aveva dato in eredità il bar a lui. È il primogenito》ogni parola è confusionaria mentre ripenso al volto di tommy e a come non si somigliano per niente.

《Sapeva però che era inaffidabile ma non poteva darlo a me perché avrebbe fatto cattiva figura davanti ai media che si sarebbero chiesti perché un uomo di classe con una famiglia perfetta come la sua abbia dato il locale al figlio minore》

I soldi spesso possono dare alla testa. Come un uomo che preferisce dare il suo locale al figlio meno responsabile piuttosto che al minore.

《Ha messo però una clausola che comprendeva il passaggio ad un ente pubblico del bar se Tommy avesse fatto cose illegali con esso. Era così presuntuoso da non volerlo cedere a me che ha preferito rischiare di darlo in mano a degli estranei. Tommy ha iniziato a svolgere giri illegali all'interno del bar》spiega ancora alzando gli occhi al cielo ripensando, probabilmente, alle stronzate del fratello.

《Non potevo permettere che il bar andasse in mano ad estranei. Ci sono cresciuto e ci tenevo, ci tengo ancora, più di chiunque altro in famiglia. Persino a mio padre non fregava nulla, voleva solo i soldi. Per me non era così. Il locale era un modo per dimostrarmi all'altezza, un modo per essere autonomo e libero. Così io ho agito per vie... poco legali per prenderlo》

Sono senza parole!

Tommy è il fratello!
Byron ha ottenuto il bar illegalmente e se ora dovessi denunciare l'aggressione, si scoprirebbe il motivo dietro tutto ciò e Byron finirebbe in prigione.

《Devi denunciarlo Elektra》mi ordina Byron.

《Sei impazzito? Finirai in prigione Byron》spalanco gli occhi sorpresa.

《Non mi importa. Anche lui avrà ciò che merita》allunga una mano e mi scansa delicatamente una ciocca di capelli finita sulla guancia ferita.

Mi accarezza delicatamente con il pollice i graffi per controllare e stringo leggermente gli occhi sentendola pizzicare.

Allontana subito la mano e lo vedo stringerla a pugno e rilassarla diverse volte come a contenere la rabbia.

《Ti accompagno all'ospedale》mi dice prendendo la giacca e la cravatta dal tavolo.

Spalanco gli occhi.

《Ma non c'è bisogno è solo un graffio》gli dico guardando Silvie in cerca d'aiuto.

Lei alza le spalle in accordo con Byron.

《Potresti avere un trauma cranico per la pressione che ha applicato sulla tua testa》mi informa.

《Lo capisco quando ho un trauma cranico》Scuoto la testa.

Si bloccano tutti e quattro e solo ora mi rendo conto di ciò che ho detto.

sin of lustDove le storie prendono vita. Scoprilo ora