𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓺𝓾𝓪𝓽𝓽𝓸𝓻𝓭𝓲𝓬𝓲

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PUBBLICATO IL 25/07/24

La serratura del bagno scatta segno che Byron l'ha chiusa

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La serratura del bagno scatta segno che Byron l'ha chiusa.

Smanetto con l'acqua della vasca e la apro aspettando si riempia.

Non faccio mai il bagno, uso sempre il doccino per farmi una doccia veloce ma ora non posso di certo restare nuda davanti a lui.

Non ho neanche la tenda per coprire la vasca quindi mi vedrebbe completamente nuda.

Confido nelle bolle di sapone che mi terranno nascoste le parti che devono restare nascoste.

Quando la vasca è piena e le bolle di sapone ne ricoprono la superficie mi giro verso Byron che trovo poggiato al muro con le mani nelle tasche dei pantaloni ad osservarmi.

《Ehmm... potresti...》gesticolo con la mano per fargli capire di girarsi.

《Che c'è Cleopatra ti ha mangiato la lingua?》Chiede divertito.

《Spiritoso. Non mi guarderai mentre mi spoglio》incrocio le braccia al petto.

《Peccato》lentamente, si volta dandomi la schiena con ancora le mani nelle tasche dei pantaloni.

Inevitabilmente il mio sguardo scende dalle sue spalle ampie al suo culo fasciato dai pantaloni di alta sartoria che sembrano stati cuciti addosso a lui.

《Sento il tuo sguardo sul mio sedere》mi informa con voce giocosa.

《Come se tu non avessi guardato il mio per tutto il tempo》arrossisco iniziando a levarmi la maglia.

《Sono un gentiluomo io Elektra. Imparerai a comprenderlo nel corso del tempo》mi dice mentre mi slaccio il reggiseno e lo lascio cadere a terra.

《Vorresti farmi credere che non hai sbirciato neanche un po?》chiedo dubbiosa levandomi i pantaloni.

《Certo che l'ho fatto. Ma so essere più discreto di te》

Non c'è bisogno che mi guardi allo specchio per vedere che sono arrossita tutta.

Mi levo le mutande e metto tutto nel cesto dei panni sporchi per poi immergermi nella vasca.

Mi assicuro che sia tutto coperto e sospiro per darmi forza.

《Puoi girarti ora》lo informo poggiando le braccia al bordo della vasca.

Byron si volta lentamente e lascia scivolare il suo sguardo su tutta la vasca potendo vedere solo la mia testa e le braccia.

《Non mi sembra equo. Questa mattina tu mi hai visto. Per intero》specifica ammiccando.

《Ho chiuso gli occhi appena ti sei tolto le mutande e dal vetro della doccia vedevo solo le tue... forme》arrossisco.

《E ti sono piaciute le mie... forme?》Chiede inclinando la testa e poggiandosi al muro accanto alla vasca così da vedermi meglio.

Lo squadro e arrossisco ricordando la forma del suo pane dal vetro della doccia.

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