𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓭𝓲𝓬𝓲𝓪𝓷𝓷𝓸𝓿𝓮

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PUBBLICATO IL 29/08/24

Tutto torna normale il giorno dopo quando la mattina mi riaccompagna a casa

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Tutto torna normale il giorno dopo quando la mattina mi riaccompagna a casa.

Mamma era sul divano a bersi l'ennesima birra a giudicare dalle bottiglie vuote sparse per il salotto.

Appena sono rientrata non si è sprecata con gli insulti.

Ha insinuato mi fossi scopata qualcuno ignorando il fatto che avessi la divisa da lavoro e la guancia graffiata.

Mentre mi inveiva contro ho sistemato il macello che aveva fatto per poi andare velocemente in camera a controllare i cuccioli e prepararmi per il turno pomeridiano a lavoro.

Ora infatti mi trovo qui a servire i tavoli mentre una Silvie alquanto lunatica inveisce contro tutti i clienti che la importunano mentre fanno le loro ordinazioni.

Motivo per cui mi trovo a correre da una parte all'altra del locale a servire i tavoli da sola per evitare che Silvie appicchi qualche incendio.

Per fortuna i clienti sono pazienti avendo capito la situazione e attendono tranquilli.

《Per chi cazzo mi hai preso la tua schiava?》sento Silvie urlare al telefono del locale attaccato alla parete dietro il bancone.

《Non me ne frega un cazzo che sono la tua dipendente alza il tuo culo firmato e prenditelo da solo》detto ciò attacca il telefono in faccia a quello che ho capito essere Byron.

《Ti lascia rispondergli così?》chiedo sorpresa tornando dietro il bancone con il vassoio pieno di ciotoline e bicchieri vuoti.

《Quando Silvie ha il ciclo Byron sa che non è il caso tirate troppo la corda》è la risposta che mi arriva da Andrew appena entrato con Nicholas.

Quest'ultimo indossa gli occhiali da sole e con il suo completo elegante sembra un bodyguard.

《Ti stacco il cazzo e te lo appiccico in fronte se mi nomini ancora》silvie poggia le mani al bancone e si china verso di lui guardandolo male.

《Ti amo anche io cucciola》Andrew le schiocca un bacio a stampo e quest'ultima si scioglie subito saltando dal bancone tra le sue braccia che prontamente la afferrano tenendola sollevata.

Sorrido leggermente e continuo a servire i clienti.

《Non sei morta》è la frase che mi rivolge Nicholas.

《Per tua sfortuna no》rispondo sorridendogli sarcasticamente.

Ringhia e mi volta le spalle poggiandosi al bancone ad osservare Andrew e Silvie limonare appassionatamente al centro del locale.

Andrew le palpa il culo e lei ridacchia per poi tornare dietro il bancone.

《Scusami tesoro ma quando ho le mestruazioni non riesco proprio a lavorare. Mi fa male tutto》si scusa abbracciandomi.

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