𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓿𝓮𝓷𝓽𝓲

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PUBBLICATO IL 05/09/24

《Mio dio mi stanno esplodendo le ovaie》mormora Silvie accanto a me

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《Mio dio mi stanno esplodendo le ovaie》mormora Silvie accanto a me.

《Ti fa tanto male?》le chiedo preoccupata ma il suo viso è tutt'altro che dolorante mentre fissa la regina di sangue come se la volesse mangiare.

《Quella donna è il sogno proibito di tutti gli uomini e donne ed è qui nel mio locale》mormora facendo divertire la regina di sangue.

《Il locale è mio se vogliamo dirla tutta》la corregge indignato Byron.

《Zitto tu》lo fulmina con lo sguardo facendolo sbuffare.

《Lieta di essere il sogno proibito di molti. Mio marito lo sarà un po meno》replica divertita la regina di sangue guardando il marito che sbuffa imbronciato.

《Ora non devo essere geloso solo degli uomini ma anche delle donne. Non si sta un attimo tranquilli》borbotta lui con l'accento spagnolo.

《Se può consolarti anche tu mi stai facendo esplodere le ovaie》ribatte Silvie suscitando uno sguardo d'avvertimento da Nicholas e Andrew.

《Giù gli occhi da mio marito o te li cavo》la minaccia la regina di sangue non più divertita.

《Amore puoi cavarmi quello che vuoi io non mi opporrò. Mi piace violento》Silvie le fa l'occhiolino suscitando uno sguardo divertito misto al confuso dalla regina di sangue.

《Mi ricordi Megan》replica la regina di sangue guardandola con la testa inclinata.

《Mios dios una Megan basta e avanza》si intromette Theo seriamente preoccupato.

《Attento a come parli di mia sorella》lo minaccia la regina.

《Perdonami corvina non era mia intenzione offenderla》theo la prende per il fianco e l'avvicina a lui.

《Posso offrirvi qualcosa?》Chiede Byron.

《Un whisky grazie》risponde Theo.

《A me va bene una coca cola》aggiunge la regina.

《Arrivano subito. Prendete posto》li invito indicando il locale ormai vuoto.

Neanche mi ero accorta fossero usciti tutti appena è entrata la regina di sangue.

《Siediti anche tu Elektra. Ci penso io》Byron mi poggia una mano sulla parte bassa della schiena invitandomi a seguire gli altri che si stanno accomodando sui divanetti posti in fondo al locale.

《Sono ancora in servizio》gli faccio presente.

《Al bar non c'è nessuno e loro due sono miei amici perciò ci penso io. Tu siediti con loro e rilassati》allunga la mani oltre i miei fianchi e mi slaccia il grembiule levandomelo.

《Ne è sicuro?》chiedo arrossendo.

《Rilassati fiocco di neve. Hai lavorato abbastanza per oggi》mi dice facendomi l'occhiolino e andando dietro il bancone.

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