Elektra non ha mai avuto una vita semplice.
Il padre non l'ha mai conosciuto e la madre la maltratta per il suo albinismo.
Non ha mai avuto una vita agiata, anzi, arriva a stento a fine mese e con la madre che pensa solo a bere non è semplice anda...
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Mi fissano tutti.
Io mi dondolo sui piedi a disagio e stringo al petto il curriculum.
《La ragazza vuole fare il colloquio per essere assunta》parla silvie vedendo che io non parlo.
Non mi capita tutti i giorni di essere fissata da tre uomini grandi, muscolosi e in giacca e cravatta.
In più l'uomo dietro la scrivania mi mette più a disagio di nick che continua a guardarmi male.
《Ma certo accomodati pure》la voce profonda dell'uomo dietro la scrivania mi fa venire i brividi.
Silvie, vedendo che non mi muovo, mi spinge leggermente verso la stanza e appena entro mi sussurra all'orecchio 《Ricorda gli ormoni》poi ridacchiando schiocca le dita verso nick e Andrew che, come comandati da un telecomando, si alzano e la seguono fuori.
《Ciao tesoro io sono Andrew ma tu puoi chiamarmi Drew》il biondo si presenta prendendomi la mano e baciandomi il dorso.
《Andrew ti strappo i capelli uno ad uno》lo minaccia silvie.
Lui ridacchia ed esce borbottandole cose così sconce che avrei preferito non sentire.
Nick mi squadra di nuovo e si avvicina al mio orecchio per intimidirmi con una voce bassa e minacciosa《Non è posto per te questo ragazzina》poi come se niente fosse, se ne va sbattendosi la porta alle spalle.
Mi stringo il curriculum al petto con il cuore a mille.
Non so perché ma le sue parole mi hanno ferito.
Io non lo conosco e lui non conosce me eppure l'odio che sento nei miei confronti è così forte da farmi quasi piangere.
《Tutto ok?》Chiede l'uomo dietro la scrivania con sguardo confuso.
Quasi mi ero dimenticata che ora siamo solo io e lui.
《Ehm si tutto ok. Scusi per il disturbo forse è meglio se vada》mi giro e corro verso la porta.
Questo non è posto per me ha ragione Nick.
La sua voce mi blocca appena metto mano sulla maniglia.
《Ferma》ordina facendomi irrigidire.
《Volevi fare il colloquio mi sembrava di aver capito》continua, questa volta meno brusco.
《Si ma ho cambiato idea》mormoro voltandomi verso di lui.
《Qualsiasi cosa ti abbia detto Nicholas ignorala. Tende a minacciare tutti senza motivo》mi rassicura indicandomi la poltrona davanti la scrivania.
《Sembrava molto personale la sua minaccia》confido stringendo di più il curriculum.
《Fidati》preme le mani sul ripiano della scrivania e sposta indietro la sedia su cui è seduto per poi sollevarsi in piedi ed eregersi in tutta la sua altezza.