Capitolo 20- papà

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Pov Elisa
Scesi al piano di sotto con un sorriso a 32 denti. La mattinata non era iniziata bene ma stava andando per il verso giusto. Quando arrivai non trovai Dom.

Eli:"raga dov'è Dom?"

Tej:"in giardino, Elisa potresti parlarci e fargli capire che non è un pessimo fidanzato?"

Eli:"Dominic è tutto il contrario di un pessimo fidanzato chi l'ha detta questa cosa? L'hai detta tu? Giuro che se non è oggi ma domani ti prendo a calci in culo" sbraito verso Roman.

Rom:"io non ho detto proprio niente"

Mia:"è vero Eli, lui non ha detto niente ma è una storia lunga"

Andai in giardino e lo trovai nell'amaca, la nostra amaca"

Eli:"ei" dissi quando lo raggiunsi ma lui mi ignorò

Eli:"mi vuoi dire che succede?" Dissi con tono calmo

Dom:"perché stai con me?" Rimasi al quanto confusa dalla sua domanda.

Eli:"in che senso?"

Dom:"perché stai con me? Io non ti merito"

Eli:"ma cosa stai dicendo?"

Dom:" la verità Elisa" disse alzandosi dall'amaca e mettendosi di fronte a me alzando la voce.

Eli:"fino a stamattina mi dici che vuoi dei bambini con me, che solo con me avevi fatto l'amore per la prima volta che con le altre era solo sesso e ora mi parli così!! Cazzo sei, bipolare" dissi alzando anche io la voce.

Dom:"si Elisa sono bipolare scordati di tutto quello che è accaduto" mi vennero gli occhi lucidi.

Eli:"hai ragione"

Dom:"cosa?"

Eli:"hai sentito bene. Sono stata una cretina a fidarmi di te" girai i tacchi e me ne entrai dentro casa prendendo le chiavi della mia Ferrari.

Meg:" dove vai?"

Eli:"a prendere Alejandro e recuperare tutto il tempo perso inutilmente" dissi guardando Dom che mi aveva seguito a ruota dentro casa.
Gli vidi gli occhi lucidi ma non mi importava, se lo meritava. Mi sono fidata di lui, gli ho dato la mia verginità e non è andata come volevo neanche per la seconda volta, però questa era l'ultima volta.

Andai a prendere Alejandro che fu contento di vedere me al posto di qualche altro componente della famiglia. Non che lui non gli voglia bene anzi li chiama anche zii, ma la mamma è la mamma.

Ale:"mammaaa che bello che sei venuta tu" disse saltandomi addosso.

Eli:" e da oggi in avanti verrò sempre io, recuperiamo il tempo perso?"

Ale:"ovvio mamma"
La cosa più bella che possa esistere? Vedere il proprio figlio felice solo per il fatto di passare del tempo con la propria mamma.

X:"salve io sono la maestra Oliver, molto piacere" mi salutò una ragazza molto giovane, sui 24 anni penso, porgendomi la mano.

Eli:" piacere mio, Elisa Suarez" dissi stringendole la mano

Oliver:" volevo complimentarmi con lei per suo figlio. Partecipa a tutte le attività con molta felicità ed è educatissimo. Pensi che stamattina una mia collega era un po' giù e lui ha fatto tutto il possibile per tirarle su il morale."

Eli:"grazie mille lei è molto gentile, ora vado buon lavoro e grazie ancora."

Oliver:"si figuri con piacere" disse regalandomi un bel sorriso sincero.

Eli:"allora dove vuoi andare per pranzo?" Dissi dopo aver messo la cintura ad Ale.

Ale:"che bello andiamo a pranzo fuori, mhh fammi pensare... Andiamo da Burger King "

Eli:"e che Burger King sia"

Ci dirigemmo lì e dopo andammo al parco giochi.

Verso le 5 salimmo in macchina per tornare a casa.

Eli:" Ale"

Ale:"dimmi mamma" mi rispose stanco.

Eli:"tempo fa mi avevi chiesto una cosa, ti ricordi?"

Ale:"certo mamma ti avevo chiesto una macchina volante"

Eli:"ma non quello amore, mi avevi chiesto di venire con me in un posto"

Ale:"si nel garage con te, zio Tej, zio Roman, zia Mia e papà "
Mi venne un colpo al cuore.

Eli:"amore in che senso papà?"

Ale:"papà mamma, Dominic è il mio nuovo papà. Perché voi due siete fidanzati"
L'intelligenza di quel bambino mi stupisce ogni giorno di più.

Eli:"amore io e dominic non stiamo più insieme, quindi potresti non chiamarlo così per favore?" Chiesi con tono calmo e gentile

Ale:"certo mamma tranquilla, quindi oggi mi porti lì?"

Eli:"si amore"

Ale:" siiiiii" disse battendo le mani euforico.

Verso le 6 siamo a casa così cambio Ale e andiamo subito in garage dove trovo tutti tranne Dom.

Rom:"quindi l'ometto cresce" dice prendendolo in braccio e dandogli qualche bacio nelle guance poi lo fa scendere e viene da me.

Rom:"ei Elisa possiamo parlare un attimo?"

Eli:"certo"

3 ore dopo

Rom:" a dopo piccola peste" dice scompigliandomi i capelli ed entrando dentro casa con Ale in braccio. Si è divertito molto però gli piacciono di più le moto che le macchine ma va bene lo stesso.
Con Rom lui abbiamo chiarito. Verso le 7:30 è arrivato Dom che senza salutare nessuno si è concentrato sulla sua nuova macchina.

Sono le 11:55 quando sento qualcuno entrare in garage così con uno scatto fulmineo prendi la pistola dai jeans e la punto all'ombra sconosciuta che subito dopo fa un ghigno.

Dom:"so quanto mi vorresti sparare in questo momento ma sono venuto solo a portarti la cena." Così abbasso la pistola e la rimetto al suo posto.

Eli:"non mi pare che te lo abbia chiesto"

Dom:"pensavo di fare una cosa carina" dice con un pizzico di tristezza.

Eli:"be non l'hai fatta mi hai solo sconcentrato" così ritorno al cofano della macchina a cui stavo lavorando.

Dom:"Non deve per forza finire così"

Eli:"così come Dom" urlo sbattendo la chiave inglese per terra

Dom:"Che tu mi odi e quelle poche volte che parliamo mi urlerai contro"

Eli:"Si, sai a me mi piace urlare contro le persone così, senza un motivo"
Dico anche lanciando una frecciatina e quando sta per iniziare a parlare lo interrompo.
Eli:"e ora vai via"
E così fa. Mi metto nel divano e piango, piango per non essere riuscita a farmi rispettare, piango per essermi fidata per l'ennesima volta, piango perché non voglio vedere mio figlio star male per colpa mia. E tra le lacrime mi addormento.

Non riuscurai mai a levarti dai guaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora