Abyss-my emo girl

capitolo 11 - ma si tornerà sempre al presente

Sono passati cinque minuti e non mi ha ancora colpito.

Ormai il pubblico si annoia a vedere in azione solo me e se ne sta ndando a fare cose migliori.
Anche tigger non sembra contento della situazione.

"Ehi,si proprio tu stronzo" mormoro ad andras.
Lui mi guarda con sguardo di sfida.
"Vedi di fare qualcosa perché se no me ne vado." Dico.

Lui in compenso si mette in guardia meglio e mi guarda con attenzione.
Alzo in piede e con un calcio gli colpisco la caviglia facendolo cadere in ginocchio.

Avvicino la bocca al suo orecchio "picchiami,non ho paura di farmi male".

Lui non fa nulla comunque.
Io allora vado da tigger infuriata

Gli spettatori mi guardano scendere dal ring.

" ma con chi cazzo mi fai combattere?! L'unico segno di vita che mi ha dato è stato un pugno a vuoto!" Gli Urlo.

Non risponde nemmeno lui.
Non sapeva che a Andras avrebbe avuto questa reazione.

Anche Andras scende del ring e si mette accanto a me senza sfiorarmi.
"Andras vieni dobbiamo parlare." Gli dice tigger e vanno nel suo ufficio.

Nel locale torna il brusio e le spogliarelliste salgono sui palchetti e cominciano a ballare.

Io mi avvicino al bancone e mi siedo.
Mark si avvicina a me e mi offre una birra "ne vuoi una?".
"Si grazie" Dico prendendola dandone il primo sorso.

"Ma cos'è successo sul ring? perché non avete combattuto?" Mi chiede.
"Perché quel cretino non faceva un cazzo" rispondo secca.
"Ah" borbotta Mark alle prese con una macchinetta del caffè rotta.

La musica mi rimbomba nelle orecchie e comincia a farmi venire mal di testa.

"Mark, io torno a casa" Dico.

"Va bene..." Dice sorridendomi tristemente.

"Qualcosa non va?" Gli chiedo preoccupata.

Lui si avvicina a me e mi porge due banconote da 100 dollari.
Io le afferro e lo stringo forte a me.
" grazie di tutto" Dico staccandomi.
Esco dal locale e torno a casa.

Ma io non riesco a togliermi dalla mente quel cretino di Andras.