capitolo 14 - sogno a occhi aperti

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Mi ritrovo a stringere la mano si papà come unico appoggio.

Devo andare da Anita.
Non mi Era mai successo prima D'ora.

Mi alzo e bacio la fronte di papà con dolcezza.

Esco di corsa dall'ospedale e prendo l'autobus per un pelo.
Le urla non se le vanno.

Cosa sta succedendo nella mia testa?

Vedo fuoco e rabbia.

Disperazione.
Vedo...un grande occhio fluttuare nel cielo limpido.
Dall'occhio scende...una lacrima.
E poi di nuovo fuoco e urla strazianti.

Mi accorgo di essere sdraiata sul lettino dello studio di Anita, quando accarezzo la stoffa liscia e lucida della pelle finta.

Apro gli occhi lentamente.

"Cara,tutto bene?" La voce di Anita mi investe come una folata di vento fresco.
"Io...devo parlarti." Dico imprecando in silenzio per il dolore della cicatrice.

Lei mi passa un bicchiere d'acqua.
Lo prendo con la mano tremante.

"Cosa ti è successo?"
Non dico nulla.
"Ti va di parlarmene?"

"Va bene" Dico con voce strozzata.

"Ero da papà,gli s-stavo accarezzando la mano come sempre...a-ad un certo punto...s-s-sentivo solo grida. Le voci aumentavano sempre di più fino a diventare una folla incontrollata...donne ,bambini...e poi f-fuoco. C'era un occhio nel cielo. un'occhio m-molto grande,da cui scese una l-lacrima...e poi mi sono svegliata qui." Dissi tremante.

" era come un...sogno?" Mi chiese dolcemente Anita.
" si ma tutto nella m-mia testa." Risposi.

"E sai perché avresti potuto fare questi sogni?"

Non rispondo.
Guardo il vuoto.

Si.

Lo so.

Per i fantasmi che mi circondano.

Sempre.

E non mi piace.

Per niente.

"Mi racconteresti quel giorno?" Chiede Anita.

No.
No.
No.
No.

"NO! NON VOGLIO RIVIVERE QUEL MOMENTO! NO..." grido con le mani nei capelli.

Anita sobbalza quando mi sente.
Si è spaventata.
Di me.
Le ho fatto paura.

Lei si avvicina a me.
E con un piccolo gesto...mi accarezza dolcemente.
I suoi respiri guidano i miei,che si fanno sempre più lenti e calmi.

"Scusami ...scusami tanto Nyx" dice dispiaciuta.

"C'è la faccio" Dico.
"Ti racconto quello che è successo.


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