Salii su per le scale, provai a vedere se tra le macerie ed il fumo si fossero diretti verso gli uffici, ma non c'era nessuno così decisi di scendere giù negli scantinati, zona per noi off limit. Costeggiai i muri, sentivo dei rumori e dei continui spari ma non sapevo da dove provenivano.
" Papà, papà - gridai senza alcuna risposta - papà " continuai proteggendomi le spalle contro il muro e tenendo la pistola ben salda tra le mani. Questo posto è strano, pensai, si sente il mare, le one battere contro le pietre, sembra ci sia un uscita diretta su di esso. Mi sporgo più avanti e sento dei passi, così mi affretto a raggiungerli. Avevo perfettamente ragione questi sotterranei portavano ad un cancelletto che ci avrebbe permesso di uscire direttamente in mare. Mio padre era lì, Sofia era disarmata e per terra, avevano forse combattuto perché le sanguinava il labbro.
" Cosa aspetti Ricci sparami e questo che vuoi no?!" Disse la donna tenendo ancora botta
" No, farti morire così è poco io voglio che tu soffra " ribadì mio padre con tanta rabbia in corpo.
" Sei solo un fallito, non sei stato in grado di mantenerti niente, hai perso tutto comunque vada " disse Sofia sputando per terra
" Sta zitta qua l'unica che ha perso sei tu "
" ma ti rendi conto di che vita hai dato ai tuoi figli ? Ma non ti fa paura l'idea di perderli? "
" E figli mj c pens ij tranquilla - disse ridacchiando - e mo bast e parlat assai " caricó il colpo in canna.
" Papà! " dissi sporgendomi dal muro
" Rosa " dissero contemporaneamente i due
" Piccrè che ci fai qua ? " disse non abbassando mai la guardia
" Ti ho visto entrare e volevo sapere se fosse tutto apposto " dissi cercando di rimanere impassibile dinanzi a lei.
" Si amore è tutto apposto, tra un po' ce ne andiamo e tutto questo sarà un vecchio ricordo è vero direttrì " disse girandosi verso la donna
" non andrete da nessuna parte, siate obiettivi vi cercheranno ovunque, anche se doveste lasciare il paese. Rosa cosa vuoi essere una latitante a vita ?!"
" Tu non sai niente di me, di quello che voglio essere e di quello che saró " dissi provando a trattenere le lacrime
" e sntut a mia figlia stat zitt " disse avvicinandosi pericolosamente a lei
" Papà tranquillo, tranquillo " dissi portandolo verso di me.
" Rosa e guagliun a che stanno ? "
" non li senti li hai mandati tutti a morire, stanno tutti combattendo per un posto da re che non avranno mai. Gli fai combattere una guerra che non è loro, smettila Salvatore,lascia loro la possibilità di scegliere cosa essere, chi essere "
" Loro hanno già deciso, è vero piccrè "
Tentennai, ebbi qualche sussulto ma poi annuii . Improvvisamente sentii dalla radio di mio padre che i ragazzi erano fuori dall'Ipm, che ce l'avevano fatta e stavano scappando.
" e sntut Rosa e frat tuoi stann libr " disse con gli occhi pieni di gioia
" Papà andiamocene anche noi, forza "
" No c rest un ultima cosa da fare Rosa "
" Papa non abbiamo tempo, tra un po' questo posto sarà di nuovo pieno di forze dell'ordine.
" Ij so venut ca p svolgere nu compit, e lo porterò fin in fondo. Per anni questa donna è stato il tormento della nostra famiglia, ti ha fatto soffrire, ti ha maltrattato e adesso si merita di pagare "
" Papà - dissi in preda al panico - ascoltami papà io sto bene, sono qui con te, sono tua figlia e sto combattendo al tuo fianco come farò fino alla fine, ma adesso che abbiamo avuto ciò che volevamo andiamo " dissi quasi supplicandolo.
" Stai provando a salvarle la vita Rosa ? - disse guardandomi con aria sospetta - stai provando a dissuadermi dall' ucciderla ? Hai qualche interesse Rosa in questa storia ?!"
" No papà cosa dici, no - dissi prontamente - voglio solo ricominciare con te, lontano da qui "
" Per ricominciare io - disse pensandoci - devo essere sicuro di te "
" cosa vuoi dire " dissi preoccupata
" devo essere sicuro di potermi fidare di te ciecamente "
" Dopo tutto questo ?"
"Sempre lo sai, le sfide non finiscono mai "
" Papà io voglio stare con te, guardami - dissi afferandogli le spalle - solo con te "
" Allora ho un ultima cosa da chiederti - disse avvicinandosi e abbracciandomi forte - fallo tu " finì porgendomi l'arma.
" Salvatore cazzo - gridó Sfofia non appena mi vide sfiorare l'oggetto - cosa cazzo fai, mi fai uccidere da una bambina ? Uccidimi tu, uomo grande e grosso, non farlo fare a lei. Rosa, Rosa ascoltami se c'è ancora un briciolo di umanità dentro di te non farlo "
" Vai ammor mj - disse lasciandomi un bacio sulla guancia superandomi e mettendosi alle mie spalle - in ginocchio - ordinó a Sofia - ho detto in ginocchio o ti ci vengo a mettere io "
Sofia si alzó e posizionó in ginocchio, tremolante, davanti a me
"Rosa ascoltami "
" Sta zitta porca puttana, quando cazzo parli - disse mollandole un pugno in volto e facendola cadere per terra - ti ho detto in ginocchio " concluse rialzandola subito e riposizionandola
" Forza Rosa dai, che con Emanuela non hai avuto tanto coraggio, alla fine il grilletto l' ho premuto io. Opps - disse portandosi le mani alla bocca e ridendo - forse non avrei dovuto confessare" continuó ridendo
" Non c'è nulla da ridere " Disse Sofia tra i denti.
" Hai ragione direttrì ma rido perché non potrai raccontarlo a nessuno, perché mia figlia tra tre, due - l'ansia mi invase, i suoi occhi erano incastrati ai miei, pieni di lacrime e dispiacere per tutta questa situazione, le mani mi tremavano e avevo il cuore che batteva a mille. Ero sudata, avrei voluto lasciare tutto e tuffarmi in mare, ma quello che si inizia si conclude e le cose non potevano continuare così - uno - lo sentii ridere di gusto, quella scena lo stava rendendo onnipotente, la giustizia ancora una volta piegata al volere della camorra - zero, vai Rosa è il tuo momento " disse chiudendo gli occhi e ridacchiando, ma pochi secondi e il silenzio glieli fece riaprire, quando non senti lo sparo capì che qualcosa non era andato come si aspettava, ma soprattutto la sorpresa più grande fu trovarsi il gioco capovolto, adesso ad avere una pistola puntata contro era lui.
" Rosa ma ch cazz fai?" Chiese sorpreso
Avevo le lacrime che mi rigavano il volto, le mani che mi tremavano e la testa offuscata da mille pensieri, ma sapevo che quella era la cosa giusta
" Papà basta ! - dissi lasciandomi andare in un pianto disperato - basta! - gridai - io non voglio essere come te, non lo sono mai stata, non voglio la tua vita, non voglio il tuo denaro sporco, io non voglio niente di quello che ti appartiene. Voglio una vita normale, una famiglia normale, voglio poter poggiare la testa sul cuscino la sera e non pensare che qualcuno potrebbe uccidere all'improvviso. E poi io voglio lei - dissi guardando Sofia e stringendola forte a me - lei mi ha fatto capire che significa amare, che significa stare bene ed essere felice. Vivere di poche cose, semplici ma che ti completano, Sofia mi completa e se tu solo mi avessi ascoltato, se tu solo avessi capito che tutto questo non era ciò che volevo, non saremo qui " conclusi tirano su col naso
" Rosa - disse sbalordito - questo è alto tradimento, lo sai che i membri della famiglia ti cercheranno ovunque, Rosa come hai potuto tradirmi così , tradire i tuoi fratelli "
" i miei fratelli sono morti, con mia madre per la vita di merda che tu ci hai fatto vivere "
" i tuoi fratelli te li ha uccisi la tua Troia "
" Non ti permettere di parlarle così - dissi alzando di nuovo la pistola - non ti azzardare ha subito fin troppo "
" Che re Piccrè m vuo ricer che saresti in grado di uccidere tuo padre ?" Disse con aria di sfida e portandosi la mano verso la tasca sinistra dei pantaloni
" Non ti muovere o sparo " lo minaccia
" Rosa dammi questa pistola " disse Sofia poggiandoci una mano sopra
" Si dalla a lei Rosa, che tu non sai nemmeno come si usa - continuó - dalla alla tua amica così posso farvi fuori meglio " è nello stesso istante cacció una revoler dalla tasca, puntandomela contro. Sofia nello stesso istante mi scavalcó e si mise davanti a me in segno di protezione " e me che vuoi no ? Prendi me e lasciala in pace "
" Addirittura direttrì innamorata della figlia di un cammorista, che ha ammazzato un ragazzino a sangue freddo e le regaleresti anche la tua vita. Tu sei folle " disse ridendo
" Lei non ha ammazzato nessuno, io credo alla sua innocenza è tutto da dimostrare "
" Direttrì sai cosa che io ho le palle che mia figlia non ha, ho ammazzato mia moglie a sangue freddo solo perché mi dava noi, figuratevi se non ammazzo voi " . E furono pochi secondi caricó la pistola e non appena premette il grilletto io mi fiondai su Sofia cercando di spostarla dalla traiettoria e la galleria si riempì di polizia " Mani in alto Salvatore Ricci, metti giù la pistola, l'area è circondata. Non peggiorare la tua situazione ". Tanti tantissimi poliziotti entrarono in quella galleria, lo braccarono e lo immobilizzarono disarmandolo.
" Rosa - gridó con tutte le forze che gli erano rimaste - Rosa non finisce qua, ti verró a cercare anche in capo al mondo, finché non si avvererà il detto che io ti ho dato la vita e io te la tolgo. Lasciatemi bastardi, lasciatemi "
" Salvatore Ricci, piacere sono il magistrato Caputo, lei è in arresto per associazione di stampo cammorisstico, cosche, giro di prostituzione, vendita di armi, spaccio e multipli risse. Ah in ultimo come da lei stesso dichiarato è in arresto per l'omicidio di Emanuele , la galleria era microfonata abbiamo ascoltato tutto e omicidi multipli dei quali discuteremo nelle sedi appropriate. Ah cazzo e un ultima cosa, quasi dimenticavo , dei suoi ragazzi, o come li vuole chiamare , nessuno è libero perché li abbiamo arrestati nel momento in cui lei è arrivato qui giù, hanno mentito per radio gli è convenuto così " concluse il magistrato facendosi una risata.
" Rosa - disse dimenandosi mentre lo trascinavano fuori - ti ammazzo Rosa ".
Guardai la scena in silenzio, ero lì ferma immobile, non riuscivo a realizzare che davvero tutto era andato per il verso giusto, che questa storia era finita e che eravamo tutti più o meno salvi. Poi ripensai allo sparo, a me su Sofia e mi voltai verso di lei, si premeva sulla spalla, così le corsi incontro " Sofia, Sofia come stai ?"
" Ehi piccolina - disse regalandomi uno dei suoi più grandi sorrisi - sto bene, il proiettile mi ha preso di striscio, tu come stai ? Sei stata coraggiosissima " disse accarezzandomi il volto
" faccio chiamare un medico " dissi asciugandomi gli occhi
" Ehi ehi, ferma sto bene, se mi aiuti ad alzarmi usciamo insieme da qui. Rosa quello che hai fatto non è da tutti, sei stata coraggiosa e ti prometto che andrà tutto bene, non ti lasceró sola mai. In quella lettera tu mi hai regalato il tuo cuore, ti sei fidata di me permettendomi di poter limitare i danni oggi e di poter finalmente fermare questa faida, ti prometto che da oggi in poi ti proteggeró a costo della mia stessa vita. Ti Amo Rosa Ricci " concluse regalandomi un appassionato bacio, carico di mille emozioni, sensazioni, dolore e paure.
" Eh signorine susu basta, rimandiamo le smancerie a dopo, saliamo di nuovo in superficie " disse Maddalena interrompendo il nostro momento magico. Sorridemmo, finalmente ci sentivamo libere e con un macigno in meno da portare. Corsi ad abbracciare l'agente, che mi strinse forte e mi sussuró " sei stata bravissima, io lo sapevo che tu non eri come loro ". L'uscita dalla galleria mi accecó il sole era alto e del penitenziario restava poco e niente, tante macerie, tanto fumo. Le ambulanze cercarono di recuperare i feriti e da lontano vidi una barella con su Lino e così mi avvicinai " Lino, Lino come stai ?"
" Sto buon Piccrè tranquilla, sei stata fantastica " disse sorridendomi
" scusami se non ti ho aiutato ma non potevo, altrimenti sarebbe saltata la mia copertura "
" Piccrè stai tranquilla io mi rimetteró e tu mi offrirai una cena va bene ?" Continuó ridendo
" Va scem va e curati " conclusi ridendo
Degli altri non c'era nessuno, tanti troppi sacchi neri c'erano però intorno a me, se pur è vero che una guerra ha i suoi effetti collaterali questi sono comunque pesanti da digerire.
" ehi il sacrificio di tutti ha permesso di finire questa storia, tuo padre non farà più del male a nessuno e sopratutto a te " disse poggiando le sue mani sulle mie spalle.
Improvvisamente mi sentii chiamare, il mio nome rimbombare lì dentro mi fece rabbrividire, poi riconobbi la voce era Silvia così le corsi incontro stringendola forte. Restammo per un po' in silenzio, poi ci raggiunse Kubra e Gemma " Rosa perché non ci hai detto niente ?" Chiese kubra
" Non volevo mettervi in pericolo, questa era la mia guerra " dissi stringendole forte le mani
" Noi siamo tue amiche e ti avremmo aiutata "
" E io invece vi ho voluto al sicuro "
" Ma come hai fatto ad organizzare tutto questo casino " chiese Silvia con un leggero sorriso sulle labbra
" Mio padre aveva architettato tutto, io ho solo deciso da che parte stare e poi ho scritto una lettera dove ho scritto tante cose, soprattutto cosa stava per accadere e lei - dissi voltandomi verso Sofia che non mi perdeva un attimo di vista - ha fatto il resto, un po' di fortuna e siamo ancora vive, ma avrei accettata di fare tutto ció solo se vi avrei saputo al sicuro " conclusi stringendole forte.
" E gli altri adesso ?"
" Si gli altri sono delle merde come mio padre, nessuno di loro è diverso e nessuno ha intenzione di cambiare, quindi meritano di pagare "
" Tu si pazz, ma sono felice per te e direttrì - disse Silvia attirando l'attenzione di Sofia - mi raccomando me la tratti bene "
Ci guardammo, fu uno sguardo carico di tante cose, ma soprattutto di felicità.
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Tu me appicciat 'o core
FanfictionDue famiglia i Ricci e i Di Salvo in continua guerra tra loro, una guerra inarrestabile. Un penitenziario minorile che prova a raddrizzare il tiro. Figli che pagano le conseguenze dei padri, delle madri. Figli di un educazione sbagliata, di un esem...