19. Minacce

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Si schiarì la voce e disse " Maddalena dimmi " cercando di trattenere tutta la tensione.
" Direttrì posso entrare un attimo? È urgente !"
" Maddalena adesso non è il momento sono impegnata " continuò cercando di apparire calma e rilassata.
" Direttrice - provò a dire Maddalena - aprite la porta, lo so che sta la " disse sotto voce.
Ci guardammo, entrambe incredule. Ci sistemammo e mi andai a sedere sulla sedia davanti la scrivania, ci saremo inventata qualcosa.
" Stai calma " le sussurrai, mentre aprì la porta e Maddalena si fiondò dentro
" Che stat facenn tutt e doij " ci ammonì
" Niente Maddalena stavamo discutendo "
" Stavamo parlando di un permesso che mi è stato negato " intervenni.
" Si e dalle 4 di stamattina state parlando? " ci rimproverò
" Maddalena è colpa mia, volevo parlare con la direttrice lo sai come sono " dissi assumendomi la colpa
" Rosa ma tu piens che so nata ieri - disse accennando ad un sorriso - direttri toglietevi quel rossetto rosso dal collo, e tu sistemati i capelli e quel jeans e vieni con me e stai al gioco Rosa! "
Io e Sofia ci guardammo accennammo un sorriso nervoso, Maddalena aveva capito tutto e in quel momento mi fu chiaro che aveva capito forse prima di noi tutta sta storia. Era arrivata con il solo scopo di proteggerci e di non far creare il caos.
" Va bene - dissi - grazie Maddalè - continuai sorridendole - ciao direttrì ci vediamo dopo " conclusi avvicinandomi e dandole un bacio sulla guancia mentre Sofia arrossì
" Rosa ! - mi ammonì Maddalena - bast smancerie muoviti !! Direttrì - disse ridendo di gusto - ma proprio cu Rosa Ricci " lei sorrise e fece spallucce portando gli occhi dietro.
Maddalena mi ammanettò, assunse la sua aria più seria e mi portò fuori.
" Mo ce sfastriat proprio Rosa " Gridò in modo che tutti la sentissero e ci guardassero
" Ma chest ch c facev qua ?" Chiese Beppe appena arrivato all'istituto
" Comm al solit fa casin e chella povra direttrice s ladda subì "
" Ma - disse Beppe dandomi un leggero schiaffo dietro la testa - possibile fai sempre questo?"
" Mamma mia ne state facenn na tragedia ja " dissi con aria spavalda.
Arrivammo in giardino, erano già tutti li, era veramente tardi ed un sorriso mi apparve sul volto.
" Rosa ma che cumbinat? " Disse Silvia venendomi contro
" E na scem, Silvia ma quand c spieg nu poc comm s fa a brav?" Disse Maddalena
" Maro Rosa che fatt?" Disse la ragazza porgendomi una sigaretta
" Niente Silvia, Maddalena è esagerat"
" Rosa - mi ammonì l'agente- m arraccumann " disse facendomi l occhiolino.
Accesi la sigaretta ed involontariamente alzai la testa a guardare verso l'ufficio e la vidi, vicino ai vetri ad osservarmi, le sorrisi e lei fece lo stesso.
" Wee ma che è succies ?" Disse Silvia vedendo quel gesto.
" Shh Silvia nun alluccà , to spieg ma mi raccomando muta come una tomba " restammo li quasi un ora, tra fumo e sigarette a raccontarle tutto quello che quella notte era successo e tutto quello che avevo provato.
" Maro Rosa non ci posso credere  - disse emozionata - quindi è ricambiato veramente?"
" Si Silvia, è stato bellissimo, fantastico, ho le farfalle nello stomaco " dissi saltellando
" Statt ferma, non mostrare troppo entusiasmo - disse Silvia facendomi sedere - sono contenta per voi, ma vi siete rese conto in cosa vi state mettendo ? "
" Lo so non sarà facile, ma io ci voglio provare e lei mi ha giurato che ci proverà "
" Dovete stare attente Rosa, tu stai ca dint ma ess sta la for, no che non si sappia difendere, ma tu già sai no? "
" E che pensi che non ci ho pensato?! Mio padre non sarà mai d'accordo con questa cosa, ma se mi ama dovrà accettarlo "
" Maro nennella teng l'ansia io per te "
Ci abbracciamo e finii di fumare la sigaretta buttandola nel cestino, ma bastò una frazione di secondo a farmi sussultare e a scombussolare quello stato di felicità.
" Rosa Ricci, ij t tagli a cap a copp o' cuoll e capit " Gridò qualcuno alle mie spalle, con aria inferocita, mi volta e vidi Carmine venirmi contro
" Che cazz vuo Carmine ogg " risposi
" Ij t tagli a cap a copp o cuoll, si nu c ric a chella merd e pat e lascia sta a famiglia mi "
" Carmine ij n sacc quant a te, sto ca dint pur ij"  chiesi perplessa della sua reazione
" Vuo sapere quant è n'omm e merd tuo padre ? Ha sparat a mia mamma dint a machina cu Futur a ind. Rosa ij t scann " disse avvicinandosi e prendendomi per la gola. Facevo veramnete molta fatica a respirare, diventai rossa in volto e lo supplicai di lasciarmi, mente da lontano vidi gli agenti correre verso di noi.
" Che cazzo fate! Carmine !" Sentii gridare Beppe
" Rosa ric a patto che questo è l'ultimo avvertimento, si s avvicin a futura o tagli a cap "
" Rosa ! - sentii gridare alle mie spalle, era Eduardo - Carmine lascia sta a Rosa, fa l'omm" e nel mentre gli si scaraventò addosso.
Ci fu una rissa tra i due che con molta difficoltà gli agenti placarono.
"Che cazzo sta succedendo ?" Sentimmo gridare e riconobbi la sua voce
" Portate questi due nel mio ufficio e tu che cazzo fai - disse guardandomi - invece di separarli "
" io non ho fatto niente direttrice!" Ma non mi ascoltò volto le spalle e risalì in ufficio.
" Beppe ! Voglio parlare immediatamente con il mio avvocato ! Subito !".
Passarono due ore e finalmente fu lì, ero incazzata come non mai, non potevo crederci mio padre tutto sommato ha sempre avuto un codice d'onore.
" Avvocà che cazz e succies la for?"
" Ciao Rosa, siediti parliamone con calma "
" Avvocà voglio na rispost subt" dissi avvicinandomi pericolosamente al suo volto
" Rosa non capisco a cosa ti riferisci " disse con calma provando ad abbassare i toni.
" Ah no, at attntat a machin re Di Salvo, ca creatura dint ? Ma che uommn e merd sit?"
" Rosa queste accuse che stai rivolgendo potrebbero essere molto gravi, perché non ti calmi ? "
" Stamm a' snti - dissi tirandolo per il colletto della camicia - entro domani voglio un permesso, aggia vre mio padre, oppure avvocà t tagli a cap" chiusi li il colloquio ed andai via.
Passai la notte in agitazione, volevo delle risposte e quando finalmente il sole fu alto vidi Maddalena arrivare " Jamm piccrè oggi gita ".
Presi lo zaino, salutai le ragazze e scesi giù in cortile, mi aprirono i cancelli e prima di uscire fui fermata " Dove stai andando senza scorta ? "
" Direttrì buongiorno anche a lei - dissi infastidita del suo modo di rivolgersi, ma capii che c'erano le altre guardie - è un permesso normale senza scorta, ventiquattro ore e sono qui "
" Non mi interessa devi uscire con la scorta " insistette
" Rolando dammi le chiavi dell'auto, vado io con lei, avvisate il comandante ci vediamo stasera, qualsiasi cosa ho il cellulare " concluse avviandosi alla macchina.
" Direttrì faccio da sola davvero - dissi portando gli occhi al celo, e no che non fossi felice che ci fosse lei, ma dovevo andare a casa mia e non volevo ripetere la storia della volta precedente - davvero Sofia "
" Cosa devi fare che non vuoi che venga ? " Chiese battendo le mani sul cofano della macchina
" Devo andare a casa e non voglio " mi interruppe
" Tranquilla resterò giù senza fare casini, ho imparato la lezione "
Il traggitto fu silenzioso, era nervosa ed agitata.
" Vai, scendi, io aspetto qui " si fermò qualche metro più indietro e mi fece scendere.
Chiusi la porta e non dissi nulla, quella freddezza e distacco mi faceva andare fuori di testa. Salii le scale ed entrai in camera di mio padre, trovandolo a scopare come un animale con la prima che aveva avanti. Gli dissi di vestirsi e raggiungermi in salotto.
" Rosa a papà ma che ci fai qui , scusa ma mi dovevi avvisare " disse fiero e soddisfatto
" Non ti fa schifo scopare chiunque nel letto della mamma ?" Dissi con le braccia conserte
" Rosa mammt era pazza, e po nu s offend " ridacchiò
" Veramente non so cosa dirti mi fai " mi interruppe subito
" Statt accort a chell che dic, nennella t si scetata storta oggi ?! Che vuo Rosa ?"
" Dimmi che non sei il mandante dell'attentato ai Di Salvo con dentro la bambina " andai dritta al punto
" Rosa cosa ti importa ? Queste sono questioni che non ti riguardano !"
" Ah non mi riguardano? E quando mi hai detto di far uccidere il figlio di Di Salvo allora ?"
" Rosa sono affari e chella femmina adda capi chi comanda "
" Ma scrupoli? Coscienza? È un anima innocente "
" Chella direttrice e chillu comandant la dentro v stann facenn perdere a cap"
" Almeno loro ci danno una speranza di vita migliore " e un ceffone mi arrivò in pieno volto
" Tu devi solo ringraziare a me se hai tutto questo, sei hai un tetto sulla testa, vestiti da mettere e una vita normale e agiata, p mammt avissiv fatt a famm "
" Lascia stare mamma ! Non la devi nominare "
" Rosa ma t aggia fa ricovera pure a te ? Mi stai preoccupando "
" No io sto benissimo e che credevo avessi un codice d'onore almeno "
" La bambina non era un obiettivo è capitata lì"
" Don Salvatore scusate l'interruzione- disse una delle guardie entrando nella stanza - ca sott c sta chella scem ra direttrice "
" Sta con me, mi ha accompagnata " risposi immediatamente
" Rosa - disse avvicinandosi mio padre - chest sta pigliann troppa vicinanza cu te, m aggia preoccupa ? " Disse minaccioso
" No! Non ti ho mai tradito e mai lo farei, ma ricordati che è creatur nu s toccn"
" statt tranquilla non succederà niente alla piccola futura. - e mentre stavo per andare via - Rosa nu vni chiu cu chest ca o è a ess ch facc for" concluse sorseggiando il suo martini.
Andai via, si era creata davvero un aria pesante e non mi andava più di stare lì dentro, mio padre la stava minacciando e io dovevo allontanarmi da lì velocemente.

Tu me appicciat 'o coreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora