16.Il capitano è tornato

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Dopo l'allenamento mi recai a casa del capitano.
"Wow!" Dissi io. La casa di Riccardo era una villa enorme. Dopo qualche minuto mi fecero entrare. Mi lasciai trasportare dalla musica che il capitano stava suonando dal pianoforte. Quando la musica finì, presi parola "Richi sei incredibile!" "Non è vero" mi rispose freddo lui. "Invece sì, è da questo che è nata la tattica del Virtuoso, mi piacerebbe tantissimo vederlo ancora una volta, anche se ci vorrebbe una partita pulita come quella dell'anno scorso..."
"Non lo era! Fu il Quinto Settore che decise che potevamo giocare liberamente, anche in quell'occasione abbiamo fatto quello che dicevano loro!" Mi Urlò in faccia arrabbiato.
"Capitano.." dissi io. "Finiscila, non sono più il capitano ormai" Disse lui. 
"Ma che cazzo Riccardo, quale parte del discorso non ti è chiara? Io voglio giocare con te, seguendo la bacchetta del Virtuoso!"
Dissi io, che di pazienza ne avevo ben poca.
"Ti ho detto di piantarla, so benissimo che se resterò nel mondo del calcio finirò per odiare questo sport!" Mi disse il ragazzo.
"Secondo me invece stai cercando di tenere vivo il tuo amore per il calcio" Risposi io.
"Ma che stai dicendo?" Chiese lui. "Ma non vedi che ho fatto un casino, che ho disobbedito agli ordini del Quinto Settore? Non lo capisci?!" Tuonò Riccardo.
"E mi spieghi che te ne frega del Quinto Settore? Mi spieghi che te ne frega del fatto che hai disobbedito agli ordini? La tua vita appartiene a te, nessuno può dirti cosa puoi o non puoi fare! Fottitene di tutto e di tutti e fa quello che pensi sia giusto!" Gridai io.
"Sai che ti dico? Secondo me il gol che hai fatto è stato importantissimo!" Continuai io.
"Pensi davvero che sia stato importante?" Sussurò Riccardo.
"Tanto non cambierà nulla. E ora vattene" Disse il capitano. "Ok, me ne vado ma voglio vedere il Tiro Sonoro!"
"Ho detto vattene!" Tuonò il ragazzo, dandomi uno schiaffo. Si rese conto solo pochi secondi dopo che aveva appena alzato le mani su una ragazza. "Scusa" mi disse.
"Riccardo, per favore voglio vedere il Tiro Sonoro!" Gli Chiesi io, implorandolo.
"Va bene" sospirò lui. "Shiiiiiii*sclero time*"
Dissi saltellando per la stanza con le stelline negli occhi. Riccardo mi guardò e poi mi disse "Sembri una bambina" "Lo so" risposi io,ponendo fine allo sclero.
"A te giocare a calcio piace proprio tanto eh?" Mi chiese il ragazzo "Sì, il calcio è la mia ragione di vita,oltre a Victor ovviamente" dissi io, rendendomi conto di aver appena detto a Riccardo che praticamente sono pazza del porcospino blu. Il ragazzo mi guardò sorpreso"Ti piace Victor?!" Mi chiese. Io diventai l'incarnazione dei capelli di Xavier "Sì, ci conosciamo da quando eravamo bambini" spiegai io. Il ragazzo non parlò più e andammo al campo al fiume. Quando tirò in porta rimasi sbalordita e mi stavo trattenendo per non sclerare nuovamente.
"INCREDIBILEEEEE!" Urlai io.
"Allora quando giocheremo al vero calcio tornerai in squadra?" Chiesi io.
"Il vero calcio di cui parli non esiste più!" Mi Gridò lui.  Iniziammo una specie di mini partita dove cercava di prendermi la palla.
"Ti sbagli!" Urlai io. Superai il capitano con una nuova supertecnica, che chiamai 'Ali Nere'. Mi accorsi che Riccardo era a terra dietro di me. "Oh cazzo Richi! Scusa scusa scusa! Tutt'apposto?" Dissi io. "È tutto ok, sei stata grande" Mi rispose lui. Mi accorsi che piangeva. "Riccardo..." sussurrai. "Non merito di essere il capitano" Disse lui.Pochi secondi dopo si fece vivo il mister. "Ti sbagli. Le lacrime che stai versando sono un ottimo requisito per esserlo, perchè queste sono le lacrime di qualcuno che ama davvero il gioco del calcio. Sei veramenteun Virtuoso.  Come un direttore d'orchestra riesce a far emergere il meglio dai musicisti, tu hai fatto emergere ancora di più il talento di Lia. " Disse l'allenatore Evans, strappando il foglio con le dimissioni di Richi.
"Anch'io lo voglio. Anch'io voglio vincere, voglio giocare senza conoscere il risultato in anticipo, voglio giocare il vero calcio" si convinse alla fine Riccardo.
"Grande Richi" gli dissi io, dandogli uno schiaffo nella spalla piuttosto forte. "Ahi! Mi spieghi che ti ho fatto?" Mi chiese lui. "Mi sono vendicata per la cinquina che prima mi hai mollato in piena faccia" dissi io.
"Sei proprio una bambina" ribattè lui. Io gli andai dietro e gli feci le corna sulla testa così velocemente che lui non se ne accorse, ma l'allenatore sì. Così ci mettemmo a ridere di gusto. Non mi accorsi del blu, nascosto dietro a un angolo,che guardava specialmente me e mentre abbracciavo Riccardo sussurrò, sapendo che nessuno poteva sentirlo "Riccardo di Rigo vedi di staccarti un pò da Lia...lei è mia"










SPAZIO AUTRICE
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Ciaooo❤❤❤

I Love You - Victor Blade - Inazuma Eleven GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora