Capitolo 13

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-Quest'altra regina è un'altra buffona!- dissero i ragazzi -Come si permette di dire cose simili se non cambia nulla e lei si arricchisce sempre di più?- disse Genevieve arrabbiata -In effetti...- dissi prendendo il taccuino -Cosa fai?- mi chiese Genevieve -Voglio scrivere un articolo- -Su cosa?- -Su tutto ciò che abbiamo visto oggi- dissi iniziando a pensare -Ragazze,noi cerchiamo di riuscire a rubare qualcosa,con tutta questa gente,non ci vedranno mai!- disse Pascal con un ghigno malizioso -Se vi beccano,vi ammazzo!- disse Genevieve -Poi si vedrà!- dissero i ragazzi scendendo dalle tubature -Allora,mettiamoci al lavoro!- disse -Hai intenzione di aiutarmi?- chiesi -Logico!- disse sorridendo -Allora...- iniziai a muovere con eleganza la matita sul foglio e mano a mano le parole scorrevano con velocità nella mente mia e di Genvieve,che mi suggeriva di cambiare le parole e correggere alcuni errori.
Alla fine del lavoro ne uscì un articolo non tanto male! -Oggi nelle strade della nostra disagiata Parigi è arrivata a farci visita la regina del regno di Napoli, Maria Carolina,sorella della nostra regina Maria Antonietta.La regina è arrivata a Parigi con una vistosa carrozza,sfilando per le vie,seguita da un corteo enorme di guardie. Dopodiché è arrivata in Place de la Concorde,per citare il suo discorso. Inizialmente la regina,ha iniziato a leggere su pergamena,ma dopo ha deciso di continuare il discorso con parole sue improvvisate al momento. Una decisione che ha suscitato stupore,ma anche ammirarazione tra la folla presente oggi.Tante promesse e tante speranze sono i concetti principali del discorso della regina. Cambierà veramente qualcosa?Oppure resteremo nella povertà?- lesse Genevieve,imitando il modo di leggere di quei ragazzi che la domenica leggevano il giornale a voce alta,tra i poveri nella piazza del mercato -Ottimo,direi!- conclusi -Si,ma come farai a pubblicarlo?- mi chiese -Non preoccuparti,ho una "conoscenza" molto speciale...- dissi creando un po' di confusione nella sua mente. Infatti mi guardò curiosa.
All'improvviso sentimmo delle urla di bambini. Ci affacciammo e vedemmo i nostri amici nelle grinfie di alcuni venditori -Li hanno beccati!- disse Genevieve disperata -Andiamo ad aiutarli!- dissi scivolando lungo le tubature assieme a lei.
Arrivammo finalmente a terra -Pascal!Marc!- urlammo noi due -Scusateci signori,ma i nostri fratelli sono degli scostumati e non vogliono saperne di mettere la testa a posto!- dissi -La prossima volta,gli mozzo le mani!- mi disse il panettiere arrabbiato -Si,fate bene!- dissi guardando Marc come se fossi sua madre o sua sorella -Andiamo,su!A casa!- disse Genevieve rimproverando Pascal e gli altri.
Così ci incaminammo per le strade,che sembravano fiumi pieni di gente.

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora