Capitolo 14

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Sentimmo il rintocco della campana della chiesa lì vicino -È già mezzogiorno!Meglio che torni a casa!- dissi -Anche noi dobbiamo andare!- disse Genevieve rivolta a suo fratello Pascal -Uffa!- sbuffarono tutti i ragazzi,che evidentemente volevano continuare a far guai ancora per un po' -Ci vediamo in giro!- dissi iniziando a camminare per ritornare a casa -Certo,a presto Julie!- rispose Genvieve,salutandomi con la mano,mentre con l'altra teneva suo fratello per un orecchio.
Mi incamminai per una stradina che amavo. Forse una delle più povere,ma era sicuramente una delle più caratteristiche di Parigi -Buongiorno Liliane!- dissi salutando la sarta per la quale lavorava mia madre -Buongiorno Julie!Ma tua madre?- chiese -È rimasta a casa,sá per lei non è mai festa!- dissi osservandola mentre stendeva gli abiti per farli asciugare.Lei abitava lì,come quasi tutti i botteghai -Io vado,arrivederci madame!- dissi incamminandomi -Ciao cara!- urló mentre rientrava in casa per prendere altri abiti.
Arrivai nella piazza vicino casa mia. Li,c'era un piccola chiesa.Molto carina e con vetrate colorate che emanavano gioia alla gente che passava da lì. Sulla facciata principale c'era anche un enorme orologio. Era da lì che mi informavo sull'ora.
Entrai in chiesa e come tante altre volte rimasi a bocca aperta. Alzai il capo e vidi la luce colorata che filtrava dalle vetrate.Inspirai un'aroma di incenso misto a marmo. L'odore delle chiese insomma. Mi avvicinai all'altare e mi inginocchiai per pregare. In tutta la chiesa non c'era nessuno,così mi persi nei miei pensieri più profondi.
-Gesù mio,mi senti?- chiesi -Io ho un po' di paura. Secondo te la regina dice la verità?Io ho paura per i miei genitori. Cosa faranno senza soldi?Non voglio vederli morire!- dissi chiudendo gli occhi. Dal mio occhio scese una lacrima che mi percorse tutto il viso,fino ad arrivare a bagnarmi le labbra screpolate dal freddo -Gesù,puoi dire a mia nonna che mi manca?Dille che vorrei essere con lei!Ti prego...- dissi abbassando il capo.
Una luce accecante fece chiudere i miei occhi. Quando si placó li riaprii con un po' di timore. La visione che mi si presentò davanti fu tanto scioccante quanto bella:lì,c'era...Gesù. Era sceso dalla croce e mi guardava,con i suoi occhi lucidi -Julie...andrà tutto bene. Abbi fede,io ti darò la forza per superare i problemi e ti sarò sempre vicino!Ho mandato un angelo per te!- disse con la sua voce profonda -Gesù,ti ringrazio...mia nonna,mia nonna come sta?- chiesi mettendomi le mani sul cuore -Sta bene...molto bene..ma le manchi proprio come lei manca a te. Ma non disperare. Presto vi vedrete!- disse con un sorriso,per poi scomparire nel nulla.

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora