Capitolo 30

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Il giorno dopo passai a sfogare la mia rabbia su tutto ciò che era nella mia stanza. Poi decisi di scappare. Aprii la finestra e ne uscii. Percorsi i vicoli a gran velocità fino a raggiungere la bottega del padre di Eric.
Bussai e vidi il viso triste di Eric -Pierre!Cioè... Julie!- disse facendomi entrare -Volevo scusarmi con voi del mio comportamento e capirò se non vorrete far lavorare una ragazza come me nella vostra bottega- dissi d'un fiato -Julie,ti prego siediti- mi disse porgendomi un sedia -Hai avuto molto coraggio. Una ragazza qualunque non l'avrebbe mai fatto- mi sussurró guardandomi negli occhi -Quindi posso continuare a lavorare qui?- chiesi entusiasta -Certo!- disse abbracciandomi. Fu uno di quegli abbracci calorosi...che ti riempono di gioia.
Oddio. L'avevo abbracciato. Perché?
-Scusami,io vado- dissi staccandomi da lui. Aprii la porta e quando la richiusi sospirai profondamente -Julie!Non devi innamorarti!- pensai schiaffeggiandomi le guance. Ma più pensavo a lui,più arrossivo.
Decisi di distrarmi pensando a come avrei dovuto prepararmi per la gran serata a Versailles. Insomma,per una ragazza povera come me non capita tutti i giorni!
Arrivai davanti all'enorme casa di Viviane e bussai. Mi aprí la porta sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi contagiosi -Oh,cara Julie!- disse facendomi entrare. Era ogni giorno più accogliente. Ci sedemmo come al solito sulle poltrone -Julie...ieri non ti ho raccontato di un particolare- mi disse mordendosi il labbro -Dimmi- dissi abbozzando un sorriso -Ecco...io ho solo parenti maschi e se mi chiederanno della tua identità,scopriranno che tu non sei un mio parente,ma una semplice ragazza di paese!- disse tenendomi la mano -Quindi...devo...- sussurrai inarcando le sopracciglia -Ho qui un vecchio vestito di mio fratello..potresti fingere di essere mio cugino Enrique- mi disse -D'accordo- accettai senza troppi indugi -Assomiglio a tuo cugino?- chiesi ridacchiando -Un po'- rispose annuendo. Poi scoppiammo in una risata -Julie,mi raccomando. Domani andiamo a Versailles e fa si che pensino che tu sia un ragazzo- -Penso che non sarà così difficile!Ci ho provato già,sai!- dissi. Ridemmo ancora.

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora