Capitolo 35

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-Ehm...scusatemi se vi ho dato fastidio,io vado via- disse Andrea alzandosi,io presi la sua mano e dissi -Per qualsiasi cosa,io sono qui per voi- -Grazie mille Julie. Ma l'unica cosa che voglio è che non farai parola con nessuno di ciò che ti ho detto- rispose andandosene via -Così forte e così debole...- pensai osservando la figura possente di quella donna che dinanzi a me era crollata e aveva pianto -Perché era ridotta in quel modo?- mi chiese Viviane,mentre l'aiutavo ad alzarsi -Non posso dirtelo,ma una cosa è certa:devo aiutarla...Viviane,devo scriverle una lettera!- dissi iniziando a pregarla per darmi il permesso di scrivere una lettera al generale -Certo che puoi,ma non farti notare..chissà cosa inizierebbero a pensare!- rispose aprendo il ventaglio per sventolarsi. Uscimmo da quei corridoi soffocanti e mentre Viviane conversava su chissà quale capolavoro della letteratura italiana con alcune ragazze,io mi ero isolata a scrivere una lettera. Inizialmente ero a corto di idee,ma poi l'ispirazione arrivò -Cara Andrea,scusatemi se vi chiamo così in una lettera,ma mi sembrava innaturale chiamarla generale,nonostante la stima che nutro per lei. Vorrei tanto aiutarla a risolvere il problema che affligge il suo cuore. Se lei vuole,la mia famiglia e la mia casa sono a sua disposizione. Ogni volta che vorrete venirmi a trovare siete la benvenuta. Abito nel centro di Parigi,all'indirizzo che scriverò sul retro del foglio. Probabilmente leggerete questo messaggio nel cuore della notte,quindi Buonanotte Andrea-
Scrissi le righe su un foglio di carta trovato per caso,sporcandomi di inchiostro tutte le dita -Vi ho trovato finalmente!- disse qualcuno mettendomi le mani sulle spalle -Oh,siete voi- dissi appena mi girai. Ovviamente era quella ragazzina fastidiosa,che per tutta la serata non si rese conto che io fossi una ragazza. Però magari poteva tornarmi utile...

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora