Capitolo 29

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La vidi alzarsi dalla poltrona e avvicinarsi alla finestra.La aprii e lei fece lo stesso -Julie,hai gli occhi lucidi...- mi disse -Viviane...posso venire da te?- chiesi -Certo,vieni,vieni pure!- mi disse. Così presi il libro che intanto avevo finito di leggere e scesi per la finestra. Salii dalla sua finestra e entrai in casa sua -Julie,come stai?- mi chiese e io scossi la testa,sedendomi su una poltrona -Preparo un po' di thé- disse chiudendo la fienstra. Mi accarezzó i capelli e andò in cucina .
Ritornò con due tazze fumanti -Ecco qui..- disse poggiando le tazze sul tavolino -Grazie...sei sempre gentilissima- dissi abbozzando un sorriso.
Dopo aver sorseggiato il suo fantastico thé inziammi a parlare del più e del meno -Allora Julie,cos'è che ti turba?- mi chiese -Il punto è che..ho inziato a lavorare presso una falegnameria...e stavo bene.Insomma,il proprietario è gentile e suo figlio è molto dolce...- dissi,sorridendo quando nominai Eric -Sono persino andata a Versailles- dissi -Fantastico...- sussurró incuriosita -Ma ho dovuto fingermi un ragazzo. Mia madre mi ha scoperta e si è infuriata con me- continuai a raccontare -Perché mai?- chiese stupita -Dice che..dovrei essere come tutte le donne della mia famiglia..- -Julie..non demoralizzarti. Tu sei una ragazza speciale ed hai un dono. Questa tua particolarità non deve penalizzarti,anzi... ti aiuterà a diventare una donna completa..con virtù maschili e femminili!- disse sorridendo teneramente. Era proprio ciò che volevo sentirmi dire -Grazie...mi hai aiutata molto con le tue parole!- dissi alzandomi e poi l'abbracciai -Vediamo..quale potrebbe essere la tua medicina per il tuo malessere...?- disse alzandosi e avvicinandosi alla biblioteca -Un bel libro di avventure...- disse prendendo un altro libro da uno scaffale -Bene,lo leggerò!- dissi porgendole il mio vecchio libro -Approposito Julie..tra pochi giorni,devo andare ad una festa a Versailles...ci sono molte persone colte...giornalisti e scrittori...potresti ampliare il tuo sapere...- mi disse -Davvero..posso venire con te?- chiesi,poi mi tappai la bocca -Scusatemi..non dovrei darle del tu- -Ma certo che puoi!- disse con una risata cristallina -Comunque si,puoi venire...dirò che sei una mia cugina!- disse -Oh che felicità!- il mio cuore e le mie mani battevano dalla felicità.

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora