Capitolo 22

12 1 0
                                    

-Buongiorno- dissi entrando in cucina. Nessuna risposta.Probabilmente stavano ancora dormendo. Mi affaciai alla finestra e osservai il sole. Era appena albeggiato.
Decisi di far passare un po' di tempo sedendomi su una sedia.
Mi misi ad osservare la spada di mio nonno . Era così perfetta...così regale. Era la cosa più bella in casa mia.Mi alzai e la impugnai. Mi ci specchiavo dentro. Non sembravo io quella nel riflesso. Sembravo proprio un ragazzo...
Mi alzai dalla sedia e mangiai una mela. Lasciai un biglietto sul tavolo -Torno per ora di pranzo- scrissi sulla carta consumata.
Uscii e il freddo gelido sembrò più debole. Meno male!Così non avrei dovuto costringere il mio corpo a sopportare il gelo.
Arrivai davanti alla bottega del falegname. Bussai. Nessuna risposta. Bussai una secondo volta e mi aprì Eric -Buongiorno- disse vedendomi-Buongiorno,desiderei parlare con il proprietario!- dissi imitando un tono maschile -Si,entrate pure- disse Eric aprendo completamente la porta -Papà!Puoi venire qui?- urlò Eric. Dopo cinque minuti dalla porta uscì l'uomo anziano -Questo ragazzo desidera parlare con te...- disse sedendosi su uno sgabello. Poi prese qualcosa in mano ed iniziò ad intagliare e a decorare -Salve,vorrei sapere se c'è un posto di lavoro libero- dissi -Certo ragazzo!- disse -Forza,mettiti al lavoro!- continuò a dire mettendomi in mano chiodi e martello.
Andò tutto liscio,proprio come avevo immaginato. Già avevo un aspetto maschile di mio,poi con i capelli corti e quegli abiti,lo sembravo ancora di più.
-Sei molto fortunato sai!- disse Eric -Perché?- chiesi -Il tuo primo lavoro sarà un comodino per la figlia di Maria Antonietta!- disse entusiato -Maria Antonietta?- chiesi stupita -Si!Pensa un po'...ha scelto proprio questa bottega- disse contento -Bene!Dove sono le tavole di legno?-chiesi -Di là- disse indicandomi uno sgabuzzino alla sua sinistra.
Entrai cautamente lì dentro. Mi calai per prendere alcune tavole,ma andai a sbattere contro uno scaffale sopra la mia testa.
Sono sempre stata una gran imbranata!

La ladra di roseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora