"You still haunt my dreamsI wish my mind could stopthinking about those things."
Wish Upon a Star - In My Dreams- Un anno è lungo... -Il calore del respiro di Zayn sul suo collo la fece rabbrividire, anche più del suo tono suadente.Era in trappola, senza via d'uscita. Dietro di lei, il muro gelido di marmo, e davanti a lei, lui, la sua pelle calda e gli occhi minacciosi. Era in trappola, ma non voleva scappare.Le labbra di Zayn stavano percorrendo un sentiero prevedibile sul suo collo, sfiorando l'incavo della spalla e risalendo fino all'orecchio, alla curva dolce della mascella, alla fossetta appena accennata sul mento.Olivia alzò gli occhi, impaurita. Da sotto le ciglia lunghe, gli occhi di Zayn erano fissi nei suoi. Lui pretendeva, non chiedeva, così come i suoi occhi: espliciti. Così come il tocco leggero delle sue mani sulla stoffa impalpabile della maglia: esplicito. Una delle mani raggiunse calma la guancia di lei, le sue dita sul mento di lei chiedevano che aprisse la bocca. Lui se ne impossessò un secondo dopo, con interminabile lentezza.Non protestò sentendo la lingua di Zayn cercare la sua, si inebriò del sapore delle sue labbra e sentì un languore crescere in lei, lento ma inesorabile. Incapace di toccarlo, alzò le mani, poggiando il dorso delle mani sul marmo dietro di lei.Era una resa, quella. Una dichiarazione di sconfitta, la conferma che lui aveva vinto.Zayn interruppe il contatto tra le loro lingue per rivolgerle uno sprezzante ghigno soddisfatto. Lei, privata delle sue labbra, protestò, spingendosi in avanti, cercandolo. Era una bambina: bisognosa, capricciosa, disperata. Si lasciò avvicinare dalle labbra di lei, che lo attirarono più vicino, lo stuzzicavano per far sì che tornasse da lei, contro di lei, su di lei.Le mani di Zayn accarezzarono languidamente il collo, le spalle, il seno, i fianchi, per fermarsi sul bottone dei jeans. Olivia sentì un gemito sfuggirle dalle labbra, quando lui, senza preoccuparsi di sbottonarli, infilò una mano sotto i jeans.- Olly! Sono le sette e quaranta! -Olivia aprì gli occhi, frastornata. Non era possibile.Non era possibile, pensò, non di nuovo, no...Si alzò velocemente dal letto, aprendo l'acqua della doccia ed buttandocisi sotto senza aspettare che diventasse calda. Rabbrividì al contatto con l'acqua gelida, maledicendo i suoi ormoni e la sua fervida immaginazione. Era la quinta mattina di seguito che si infliggeva una doccia fredda, e questo non sembrava aver migliorato le cose. Era la quinta notte di seguito che sognava Zayn, ed ogni notte era sempre peggio.La prima volta, aveva semplicemente sognato Zayn.La seconda notte, lui le aveva mormorato "Un anno è lungo", e lei si era svegliata di soprassalto, in preda ai brividi.La terza notte, l'aveva baciata.La quarta notte non era più solo un bacio, e Olivia aveva capito che le cose stavano per mettersi davvero male. La quinta notte, lui le aveva infilato una mano dentro i jeans. Olivia si ripromise di passare la notte successiva in bianco, per evitare di scoprire come sarebbe andata a finire.Stupidi ormoni, pensò. Stupidi ormoni impazziti.Si vestì in fretta, cercando di scrollarsi il sogno di dosso. Una delle caratteristiche principali dei suoi sogni su Zayn era che rimanevano nell'aria per l'intera giornata, facendole temere il momento in cui si sarebbe addormentata di nuovo.- Allora! - Kristine si affacciò nella camera di Olivia, spazientita - Guarda che siamo tutti pronti! Il treno c'è alle nove, e non aspetta nessuno. -Non appena Kristine fu tornata in salotto, Olivia sussultò. Corse velocemente a guardare la data sul suo cellulare.Era venerdì. E lei il venerdì non aveva lezione. Quindi l'unico motivo per cui l'avevano svegliata alle sette e quaranta era che... stavano andando nel Somerset.- Kristine! - chiamò, in preda al panico - Kristine! -- Che succede? - accorse lei.- Chiudi la porta. - le intimò, allacciandosi i pantaloni.Kristine obbedì, voltandosi di nuovo verso la sua amica, con aria preoccupata.- Non posso venire. - mormorò.- Non dire boiate, vestiti. - minimizzò lei, facendo per uscire.Olivia le bloccò il braccio con la mano: - No, ascolta. Non posso venire. - piagnucolò.Vide l'amica studiare il suo viso. - Che succede? Sembri terrorizzata. -- Ho sognato Zayn. - confessò Olivia, e sentì che la sua voce si faceva più fioca ad ogni parola che diceva.Kristine sembrò pensarci su un momento, ma alla fine cedette, e si sedette sul letto di Olivia. - Di nuovo? -- Per le ultime cinque notti. Non posso venire, Kiki. -- Andiamo, Olly, sei molto più forte di così. Hai resistito per dieci mesi. -- Appunto! - squittì Olivia - E poi arriva questo... questo stronzo, e mi si risvegliano gli ormoni, tutti insieme. Se vengo tutto quello per cui ho lavorato negli ultimi dieci mesi, la promessa, l'impegno... va tutto a farsi benedire. -- Ascolta. - Kristine si alzò e mise una mano sulla spalla alla sua migliore amica - Ti terremo d'occhio. E poi io sono sinceramente convinta che tu sia molto più forte di quello che credi. Vedrai che andrà tutto bene. -- Un'altra cosa. - esordì Olivia - Non ho preparato la valigia. -Kristine sospirò. - Cerco di tenere occupati gli altri, hai dieci minuti. Sbrigati. - - Wow, Olly, hai fatto le ore piccole? - la prese in giro Liam, una volta arrivati in stazione.- Sul serio, non hai una bella cera. - incalzò Louis.Olivia scrollò le spalle. - Ho qualche problema a dormire, ultimamente. -- Vedrai che una volta arrivati nel Somerset dormirai come un'agnellino. - le sorrise Harry - Il completo silenzio, la neve, una grande casa tutta per noi... -- Sembra un incubo. - replicò piatta Olivia.- Puoi dormire un po' sul treno. - propose Niall - Sono solo due ore, ma... -Lei gli sorrise. - Piuttosto mi sparo in bocca. Ma grazie. -Di dormire sul treno non se ne parlava, pensò Olivia. Di dormire in generale, non se ne parlava, non con Zayn nei paraggi. Se c'era una cosa che odiava del vero Zayn più di quello dei suoi sogni, era che il vero Zayn era reale. Finché faceva degli incontri ravvicinati con lo Zayn immaginario nei suoi sogni, nessuno si faceva male e andava tutto bene. Con lo Zayn vero, era più complicato, e potenzialmente molto pericoloso.Non appena saliti sul treno, Olivia prese posto tra Kristine e Niall, e si infilò subito le cuffiette dell'iPod nelle orecchie. Dovette lottare duramente per non addormentarsi durante il tragitto, e due ore le sembrarono lunghe sei anni, soprattutto perché Zayn era esattamente di fronte a lei.Sussultava ogni volta che le loro ginocchia si sfioravano, e visti gli sballonzolamenti del treno, succedeva abbastanza spesso. Si era costretta a tenere saldamente lo sguardo fisso fuori dal finestrino, ma non poteva evitare di lanciargli qualche occhiata sfuggente. Se i loro sguardi si incrociavano, era sempre lei la prima a guardare altrove. Guardare negli occhi Zayn equivaleva ad avere più materiale per i suoi sogni, e lei non voleva andarsela a cercare.Quando finalmente scesero dal treno le sembrò di uscire da una gabbia. Finalmente non era più costretta in uno spazio microscopico con Zayn, finalmente poteva respirare a pieni polmoni, e muoversi.Casa di Harry era molto vicina alla stazione, ci arrivarono a piedi in cinque minuti. Era immersa nel verde, non c'era nulla intorno nel raggio di almeno un chilometro.Completamente costruita in legno, su due piani, con delle grandi finestre e qualche balcone, sembrava veramente la tipica casa di campagna.Liam e Louis corsero subito a prendere la legna per il fuoco, ed Harry accese i riscaldamenti.- Allora, le stanze. - esordì Harry, richiamando l'attenzione di tutti - Quella al piano terra è mia. E di Claire. -Olivia iniziò a temere che la sua stanza fosse vicina a quella di Zayn. Se così fosse stato, sarebbe stata in grossi guai.- Sopra c'è una tripla, una doppia e una singola. -La ragazza pensò di chiedere di poter avere la stanza singola, ma capì che avrebbe lasciato Kristine a dormire con uno dei ragazzi, e non sarebbe stato giusto.- La singola la prendo io. - si fece avanti Zayn, iniziando a salire le scale con il suo zaino.- Voglio la stanza più lontana possibile dalla sua. - sussurrò Olivia a Kristine, che corse su per le scale, dietro a Zayn.Olivia prese il suo zaino e, dopo aver deciso con Harry chi sarebbe andato a fare la spesa, andò al piano di sopra per verificare che Kristine avesse preso la stanza giusta.Quello che vide la terrorizzò: c'era una stanza, con un letto singolo, e di fronte c'erano due porte. Il che significava che le due porte erano le porte della stanza tripla e della stanza doppia. Il che significava che avrebbe dovuto dormire, per tre lunghissime notti, di fronte a Zayn.Kristine la aspettava sulla porta. Vedendola, scosse la testa dispiaciuta.Olivia sospirò. - Incatenami al letto stanotte. - - Chi fa un altro caffè? -Olivia aprì distrattamente gli occhi alla parola "caffè", ma non riuscì a parlare. Era esausta.Era andata a fare la spesa, aveva aiutato Louis a prendere la legna, aveva rifatto i letti e pulito la casa. Inoltre, erano le due di notte, e lei stava combattendo con tutte le sue forze per rimanere sveglia.- Sono le due Kristine, basta caffè. - sentì Liam rispondere.Harry e Claire erano andati a letto da un pezzo, seguiti a ruota da Louis e Niall.- E poi guardala, sta morendo di sonno. -- Sto benissimo. - biascicò Olivia, con voce più flebile di quanto non avrebbe voluto.- Vado a fare un caffè. - sentenziò Kristine alzandosi, e dirigendosi in cucina.Olivia si rendeva a malapena conto di quello che succedeva intorno a lei, tanto era stanca. Sapeva che non doveva addormentarsi, doveva rimanere sveglia, il più a lungo possibile. E quando finalmente si sarebbe addormentata, doveva essere talmente stanca da non essere in grado neanche di sognare.- La porto a letto. - sentì qualcuno dire.Sentì di essere stata presa in braccio, e capì di stare salendo le scale.- Zayn? - chiese.- Ti sto portando a letto. - rispose lui.Un secondo dopo, era distesa su qualcosa di molto più morbido e confortevole del divano. Aprì distrattamente gli occhi.Per quanto fosse stanca, sapeva che quello non era un sogno. Era terribilmente reale.- Zayn... -- Okay, ci penso io. - decise Kristine, entrando nella camera - Puoi andare. -Lui le lanciò un'ultima occhiata, prima di chiudersi la porta alle spalle.- Appena in tempo. - mormorò Kristine.- Incatenami al letto, Kiki. - sentenziò Olivia - Se riesco ad alzarmi stanotte faccio una strage. -Kristine rise, sfilando le scarpe all'amica. - Parli come uno scaricatore di porto. -- Ricordami di nuovo perché non posso sgattaiolare in camera di Zayn. -- Hai fatto una promessa a te stessa, lo scorso trentuno dicembre, quando Logan ti ha lasciata due ore prima di capodanno. Le tue esatte parole sono state: "Ho chiuso con gli uomini per almeno un anno, finché non imparo a gestire i sentimenti." -- Giusto. - mormorò Olivia - Ma dieci mesi e un anno... sono praticamente la stessa cosa. -- Olivia. - disse Kristine, con un tono che non ammetteva replice - Zayn è esattamente il tipo di ragazzo dal quale stavi cercando di proteggerti quando hai fatto quella promessa. -- Giusto. - Olivia odiava dare ragione alla sua migliore amica, ma il suo ragionamente non faceva una piega. - Questo non toglie - continuò Kristine - che hai vent'anni e puoi fare quello che vuoi. -Olivia si morse un labbro. - Incatenami al letto, Kiki. -
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FAR AWAY, SO CLOSE
Fanfiction*Se un attimo prima era sicuro che quella festa sarebbe stata una palla mortale, Zayn dovette ricredersi nel momento esatto in cui seguì lo sguardo dell’amica di Claire e lo posò sulla ragazza che si stava avvicinando a loro. *Li conosceva, quelli...