"Hours pass, and she still counts the minutes
that I am not there,
I swear I didn't mean for it to feel like this,
like every inch of me is bruised."
Jack's Mannequin - BruisedKristine, Claire e Paul sussultarono di nuovo sentendo la porta del reparto aprirsi, ma il medico che ne uscì li oltrepassò senza dire nulla. Era più di mezz'ora che aspettavano che qualcuno li informasse delle condizioni di salute di Olivia, ma nessuno sembrava curarsi di loro.
- Vado a prendere un caffè. Volete? - si alzò Paul.
Le ragazze scossero la testa, in silenzio. Lo videro allontanarsi a passi lenti, immaginando quanto potesse essere preoccupato per le sorti della sorella. Claire non poteva evitare di pensare a cosa sarebbe successo se avesse deciso di passare la notte da Harry.
- Zayn. - mormorò Kristine.
Claire alzò la testa, vedendo una figura familiare dirigersi verso di loro a passo svelto.
- C'è anche Harry. - rispose Claire vedendo il riccio qualche passo indietro a Zayn.
- Che è successo? - chiese il moro con il fiato corto rimanendo in piedi di fronte alle ragazze.
Harry abbracciò Kristine e Claire, cercando di calmarle.
- Volevo sapere com'era andata la cena da Louis, - mormorò Claire, ancora abbracciata ad Harry - e so che spesso Olivia rimane alzata fino a tardi per scrivere, quindi sono entrata in camera sua e ho visto il letto vuoto. Di solito quando fa tardi avverte, quindi mi sembrava strano che non fosse ancora rientrata. Stavo andando a chiedere a Kiki, quando ho sentito il rumore della doccia e sono entrata in bagno. Olivia era sotto la doccia. - Claire sospirò - Sembrava morta... -
Harry la strinse e lei nascose il viso nel suo giaccone, singhiozzando.
- Da quanto era lì? -
- Non so a che ora fosse tornata, io ero già a letto... -
- E' andata via da casa mia intorno alle undici. - disse Zayn.
Kristine corrugò le sopracciglia. - Da casa tua? -
- Ma non era a cena da Louis? - le fece eco Claire.
Il moro sospirò. - E' una lunga storia. -
Tutti quanti si voltarono immediatamente al suono della porta del corridoio che si apriva, e videro un dottore andargli incontro. Claire si liberò immediatamente dall'abbraccio di Harry e strinse la mano a Kristine.
- La vostra amica sta bene. - disse il dottore - Il corpo è tornato ad una temperatura normale e il metabolismo si sta riavviando. Dovrebbe svegliarsi entro qualche ora, se volete aspettare. -
- Aspettiamo. - decise Claire.
- Dovremmo tenerla in osservazione un paio di giorni, la ripresa del metabolismo può essere difficile. Avete avvertito i suoi genitori? -
- Niente genitori. - i ragazzi sentirono dire. Paul era tornato in quel momento stringendo un bicchiere di plastica colmo di caffè in mano. - Sono suo fratello. -
Il medico soppesò Paul con lo sguardo, poi annuì con un cenno. - Se può seguirmi... -
Claire e Kristine avrebbero voluto andare con lui, ma sapevano che nessuno tranne Paul avrebbe potuto convincere i medici che quello non era stato un tentativo di suicidio. Sapendo di non poter fare niente, le ragazze si lasciarono di nuovo cadere sulle sedie della sala d'attesa.
- I medici non capiranno mai. - mormorò Claire.
- Se non conoscessi Olivia, anch'io la penserei come loro. È normale pensare che una che si mette sotto l'acqua gelata per più di tre ore voglia morire. - rispose Kristine.
- Però la conosciamo. - replicò Claire - Io lo so che non voleva uccidersi. -
Harry scosse la testa, contrariato. - Come lo sai? -
Kristine sospirò, rispondendo al posto dell'amica: - Paul ha detto che è un'abitudine di Olly. Si mette sotto l'acqua gelata quando vuole proteggersi da qualcosa. -
- E da cosa voleva proteggersi? - indagò Harry, scettico.
Kristine spostò lo sguardo, incontrando gli occhi nocciola di Zayn.
Sapeva che doveva essere successo qualcosa di insolito mentre era con lui, qualcosa che la spaventava. Sapeva anche che Zayn non gliel'avrebbe detto, e probabilmente neanche Olivia. Era una cosa che dovevano risolvere da soli, possibilmente senza il rischio di lasciarci le penne.
- Avete litigato? - chiese Claire, determinata a scoprire cosa aveva fatto scattare la molla nella sua amica.
- Non è per quello. - replicò piatto Zayn.
Claire si alzò in piedi. - Ascolta. Io non so a che gioco tu stia giocando, ma non hai idea di chi hai davanti, capito? - gli intimò, minacciosa - Se voi due la smetteste con questi inutili giochetti, fareste un favore a tutti quanti. Se siamo qui, adesso, è solo colpa tua. -
- Claire... - sospirò Kristine - non è colpa di Zayn. -
- E di chi è, allora? - ringhiò Claire.
- Non è colpa di nessuno. - sentenziò Harry - Olivia è una persona particolare. -
- Stalle lontano, Malik. - Claire ignorò Harry.
- Non vado da nessuna parte. - replicò Zayn senza rancore, sedendosi di fronte a Claire.
Claire accarezzò lievemente la testa riccia di Harry appoggiata sulla sua spalla. Lo sentiva respirare pesantemente ed indovinò che si fosse addormentato. Guardandosi intorno vide che anche Niall, arrivato qualche minuto dopo gli altri, aveva gli occhi chiusi e la testa poggiata sulle gambe di Kristine, che invece fissava la porta del reparto speranzosa.
Zayn aveva la testa appoggiata al muro dietro di lui e gli occhi chiusi, ma Claire sapeva che non stava dormendo.
Infatti il moro fu il primo ad aprire gli occhi quando Paul tornò da loro, e si sedette accanto a Niall.
- Allora? - indagò Claire.
- Li ho convinti a non prescriverle una seduta psicologica di due ore a settimana, con la promessa che me ne occuperò io. - sospirò, guardando dritto negli occhi di Claire - Claire, sappiamo entrambe che io non posso farlo. Quindi tu e Kristine dovete tenerla d'occhio, chiaro? Niente serate a casa da sola, quante più chiacchiere possibile. Qualsiasi cosa sia che sta passando, fatele sputare ogni singolo dettaglio, non deve tenersi niente per sé. -
Claire e Kristine annuirono, abbassando lo sguardo.
- Con chi devo parlare per sapere cosa è successo stasera? - chiese Paul.
- Con me. - rispose subito Zayn.
Paul annuì, scrutando il moro. - Andiamo al bar. -
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FAR AWAY, SO CLOSE
Fiksi Penggemar*Se un attimo prima era sicuro che quella festa sarebbe stata una palla mortale, Zayn dovette ricredersi nel momento esatto in cui seguì lo sguardo dell’amica di Claire e lo posò sulla ragazza che si stava avvicinando a loro. *Li conosceva, quelli...