18.

2 0 0
                                    

Aiko è la prima a reagire, correndo verso Victor, seguita dagli altri, che lo osservano con espressioni che mescolano preoccupazione e sospetto. «Victor! Victor, svegliati!» esclama Aiko, scuotendolo leggermente. Ma lui non risponde subito, il viso pallido e il respiro debole.

Gli altri si scambiano sguardi incerti, alcuni iniziano a mormorare tra di loro, chiedendosi cosa sia successo, mentre altri lo fissano con diffidenza, come se temessero che ci sia qualcosa di più oscuro dietro il suo malore.

Finalmente, dopo qualche secondo che sembra durare un'eternità, Victor inizia a muoversi, riprendendo lentamente conoscenza, si sforza di aprire gli occhi, confuso e disorientato, e con l'aiuto di Aiko riesce a mettersi a sedere, anche se è chiaro che è ancora molto debole.

«Cosa ti è successo?» chiede Aiko, con preoccupazione nella voce. Victor, con la voce ancora tremante, risponde solo «Sto bene... è solo stanchezza.» Ma il suo sguardo tradisce un profondo tormento interiore.

Liam incrocia le braccia, guardando Victor con scetticismo. «Non ci posso credere, è solo stanchezza? O c'è qualcos'altro che non ci stai dicendo?» Il tono è pungente, carico di diffidenza.

Kofi, invece, si avvicina ad Aiko e Victor, accovacciandosi accanto a loro. «Ehi, forse dovremmo lasciarlo riposare un po', non ha senso stare qui a fare domande ora.»

Samantha scuote la testa, visibilmente irritata. «Non mi piace questa situazione, se non è in grado di starci dietro, allora che ci fa qui?»

Alessandro prova a calmare le acque. «Tutti possiamo avere un momento di debolezza, soprattutto con quello che stiamo vivendo, forse ha solo bisogno di un po' di tempo.»

Daciana resta in silenzio, ma il suo sguardo è più empatico rispetto agli altri; c'è una comprensione silenziosa nei suoi occhi.

Aiko, preoccupata ma sempre attenta agli altri, si rivolge al gruppo. «Dobbiamo smetterla di saltare a conclusioni affrettate, non sappiamo cosa abbia Victor, attaccarlo non aiuterà nessuno. Dategli il tempo di riprendersi.»

Il gruppo, pur ancora diviso nelle opinioni, sembra riluttante a insistere ulteriormente. Alcuni si allontanano per dare spazio a Victor, mentre altri lo osservano ancora con una certa cautela.

C'è una tensione palpabile nell'aria, con ognuno che si chiede se davvero possono fidarsi di lui, ma nessuno osa spingersi oltre in quel momento.

«Lasciamolo andare a casa,» aggiunge Samantha guardandolo con irritazione .

«Da solo?» chiede Kofi sorpreso e in disaccordo.

«Sì, ragazzi, nessun problema, ce la faccio anche da solo,» risponde Victor, con voce debole ma determinata.

«Ecco, infatti, chissà cosa deve fare,» mormora Samantha a bassa voce.

«Non possiamo mandarlo via da solo in queste condizioni,» dice Aiko con fermezza. «Non sappiamo cosa potrebbe succedergli, qualcuno deve accompagnarlo e assicurarsi che stia bene.»

Daciana annuisce, visibilmente preoccupata. «Non è giusto, lasciarlo solo sarebbe da infami, e mi sentirei in colpa. Lo accompagno io, se nessun altro vuole farlo.»

«Non ti lascio andare da sola, ti aiuto,» si propone Aiko, preoccupata che la sua amica possa trovarsi in difficoltà.

Victor non si oppone e lascia fare.

Dopo la fatica per portarlo dentro casa, lo lasciano sedere sul suo letto e Daciana chiede «Vuoi un po' d'acqua?» Victor annuisce, e Aiko va a prendere un bicchiere d'acqua dal secchio contenente quella del pozzo, poi glielo porta. Infine lui si sdraia e con una voce bassa dice «Ho bisogno di stare un po' da solo.»

«Non c'è problema, io rimango tu Aiko se vuoi torna.»

Lei guarda Daciana per un istante, incerta su cosa fare, non vuole lasciare sola la sua amica, ma sente anche che il resto del gruppo potrebbe aver bisogno di lei. «Daciana, sei sicura? Non mi piace l'idea di lasciarti qui da sola...»

Daciana le sorride con gentilezza, cercando di rassicurarla. «Tranquilla, Aiko, me la cavo. Se Victor ha bisogno di qualcosa, io sono qui.»

Aiko esita ancora un momento, il senso di responsabilità che la caratterizza è evidente nel suo sguardo.
Alla fine, sospira e annuisce. «Va bene, ma se hai bisogno di qualcosa, chiamami subito, d'accordo? Non esitare.»

Daciana annuisce, e Aiko si volta per andarsene, ma prima di uscire dalla stanza, si ferma e getta un ultimo sguardo a Victor, preoccupata. Poi si allontana, chiudendo la porta alle sue spalle con un leggero senso di inquietudine.

Confini oscuri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora