Alessandro si sente completamente sopraffatto dalla situazione, con il cuore che gli batte all'impazzata e il respiro che si fa sempre più affannoso. La paura lo stringe in una morsa gelida, ma nonostante tutto cerca disperatamente una via d'uscita. Si guarda intorno, osservando le pareti ricoperte di ragnatele e le foto inquietanti sul tavolo. Il panico cresce dentro di lui, e senza altra scelta, comincia a urlare: «Aiuto! Aiuto!» Ma le sue grida sembrano disperdersi nel vuoto, senza che nessuno le senta.
Dopo aver urlato fino a perdere quasi la voce, si sente stanco e frustrato. Si lascia scivolare lungo la porta chiusa, con le lacrime che gli rigano il volto. Sente il bisogno di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per distrarsi dal terrore che lo sta consumando. Inizia quindi a cercare indizi nella stanza, esplorando ogni angolo nella speranza di trovare una via di fuga.
Trova un libro nero, ricoperto di polvere e dall'aspetto molto antico, posato su un ripiano. Lo apre con mani tremanti e lo sfoglia, scoprendo pagine piene di antiche maledizioni, rituali oscuri e immagini di demoni terrificanti. Un brivido lo percorre dalla testa ai piedi, facendogli cadere il libro dalle mani. Dalle pagine volano via alcune foto, e all'inizio non ci fa caso, troppo sconvolto per preoccuparsi di altri dettagli.
Ma quando abbassa lo sguardo, nota qualcosa di ancor più inquietante. Sono nove foto, ognuna raffigurante uno dei ragazzi, inclusa la sua, più un'altra di un ragazzo dai capelli lisci e neri, con un leggero ciuffo che gli cade sulla fronte e occhi verdi penetranti. Non ha idea di chi sia quell'ultimo ragazzo, e la sua mente corre freneticamente, cercando di dare un senso a ciò che vede.
Il fatto che il proprietario della casa abbia le loro foto è terribile. È come se li avesse aspettati, come se il loro arrivo fosse già stato previsto, e questo rende l'intera situazione ancora più inquietante. Alessandro raccoglie le foto da terra, notando che la sua è identica a quella che aveva fatto per il passaporto, un dettaglio che lo fa rabbrividire.
Mentre sente strani rumori provenire da dietro di sé, prende velocemente il libro e lo rimette al suo posto, infilando le foto in tasca. La paura lo attanaglia, e in preda al panico cerca disperatamente di sfondare la porta, ma non ci riesce. La disperazione lo travolge e si lascia andare alle lacrime, appoggiando la testa contro la porta. Piange e urla, la sua voce si rompe sotto il peso dell'angoscia.
In un accesso di rabbia e frustrazione, comincia a lanciare tutto quello che trova nella stanza. Tira giù i vecchi quadri, butta a terra il corvo imbalsamato e gli dà un calcio con tutta la forza che ha. Quando finalmente si siede a terra, cerca di calmarsi, il cuore che batte come un tamburo e il respiro che si fa affannoso.
Poi, con gli occhi gonfi di lacrime, nota qualcosa che prima gli era sfuggito: una delle assi del pavimento sembra leggermente rialzata rispetto alle altre. Con il cuore in gola e le mani che tremano, si china e prova ad alzarla. Il legno si solleva, rivelando un passaggio segreto, abbastanza grande da far passare una persona.
Con il respiro spezzato dalla paura, Alessandro sa di non avere altra scelta. Deve seguire quel passaggio, sperando che sia la sua via di fuga da quell'incubo. Si asciuga le lacrime e si fa coraggio, infilandosi nel buio.
Mentre si muove lungo il passaggio stretto e soffocante, sente delle voci provenire da qualche parte più avanti. Le voci sembrano rimbalzare contro le pareti, confuse e distorte, ma riesce a distinguere alcune parole.
«C'è qualcuno qui?» chiede, con i denti che battono e le mani che tremano.
«Alessandro, sei tu!» sente rispondere una voce, ed è chiaramente quella di uno dei suoi amici.
«Aiuto, Alessandro!» un'altra voce piange e urla disperatamente.
«Raggiungici, fai presto!» una voce maschile, forte e autoritaria, riecheggia nelle sue orecchie.
Alessandro sente il cuore che gli sale in gola. Deve andare avanti, deve scoprire cosa c'è in fondo a quel passaggio. Non può arrendersi ora, anche se ogni fibra del suo essere vorrebbe solo scappare. Avanza con passi incerti, mentre il buio sembra stringersi sempre di più intorno a lui, e una puzza nauseante di muffa ed escrementi gli riempie le narici, facendogli venire la nausea.
Nonostante il terrore, Alessandro continua a seguire le voci, sperando disperatamente che lo conducano ai suoi amici, e soprattutto, a una via di fuga da quel luogo maledetto.
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Confini oscuri
Misterio / SuspensoOtto giovani si risvegliano in un villaggio situato in un mondo parallelo, ma non sanno come ci siano arrivati. Devono sopravivere senza servizi e soldi, raccogliendo legna per il fuoco, facendo la doccia con l'acqua del pozzo, mangiando quello che...